I libri del mese

L’Agenda dell’Arte – In libreria

Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
 

Francesca Grego

05/07/2018

• Maurizio Baroni, Pittori di cinema. Lazy Dog Press
Li chiamavano “cartellonisti”, in realtà erano veri e propri “pittori di cinema”. Per la prima volta l’editoria volge lo sguardo verso gli artisti che dal secondo dopoguerra hanno fatto la fortuna di un’industria cinematografica in ascesa come quella italiana.
“Quella dei pittori del cinema fu un’arte magica e misteriosa”, scrive Gian Luca Farinelli nella prefazione, “Il cinema è l’arte del movimento, come sintetizzarla in un rettangolo dipinto? Come estrarre da due ore un’immagine sola? Come trasformare attori bidimensionali in dei dell’Olimpo?”
 
La risposta è in 432 pagine e 500 illustrazioni a colori, alcune delle quali inedite, che passano in rassegna una produzione da riscoprire. Manifesti, schizzi, bozzetti, opere rare custodite in collezioni private ripercorrono 50 anni di cinema tra gustosi aneddoti e curiosità, in un volume di notevole interesse storico che strizza l'occhio a cinefili e appassionati, ma che conquisterà anche grafici, illustratori e comunicatori di nuova generazione.
 
Disponibile su www.pittoridicinema.it.
 
• Ennery Taramelli, Louis Daguerre. L’alchimista che fermò il tempo. Diabasis
Suspense e atmosfere rétro per un romanzo che ci trasporta agli albori della fotografia, in una Ville Lumière sospesa tra la fede nel progresso e un’irresistibile attrazione per le arti oscure.
Il protagonista è nientemeno che Louis Daguerre, passato alla storia per l’invenzione del dagherrotipo (antenato della fotografia), nonché pittore, regista e impresario di diorami.
 
Quello che molti non sanno è che Daguerre fu un adepto di culti esoterici. Attraverso due voci femminili, Ennery Taramelli gli costruisce intorno un’avvincente narrazione: passioni amorose e perturbanti esperienze iniziatiche si intrecciano alla marcia di una tecnologia destinata a cambiare il nostro rapporto con la realtà, in un viaggio tra la Parigi ottocentesca e la misteriosa Alvernia. Sullo sfondo, intrighi politici, scoperte dirompenti, dibattiti tra artisti e scienziati che prepareranno il terreno all’avvento della nuova invenzione.
 
Disponibile su www.diabasis-editrice.it.
 
• Claude Cahun, Le scommesse sono aperte. Edizioni Wunderkammern
Prima traduzione italiana per il provocatorio pamphlet di Claude Cahun, pubblicato per la prima volta nel 1934 e ancora attualissimo. Artista ribelle, donna in abiti e nome da uomo, lesbica, ebrea, partigiana non violenta, Lucy Renée Mathilde Schwob alias Claude Cahun le aveva proprio tutte per scandalizzare i benpensanti della Francia dell’Affaire Dreyfus e della Repubblica di Vichy.
 
Riscoperte di recente, la sua creazioni hanno anticipato temi femminili e femministi alla ribalta della produzione artistica contemporanea. In autoritratti e travestimenti pregni di irriverente ironia, Cahun si chiedeva: chi sono? Cosa si nasconde sotto le maschere che sono costretta a indossare? La risposta era in un “Dio elastico”, nel diritto a un’identità plurale, nella ricerca di una “deliberata follia”.
Oltre le definizioni di genere e i limiti di un Movimento Surrealista tutto declinato al maschile, Le scommesse sono aperte è un inno alla libertà, la rivendicazione dell’indipendenza dell’arte e della poesia da chi cercava di piegarle a esigenze ideologiche.
 
Disponibile su www.dislocata.it.
 FOTO: CANOVA, HAYEZ, CICOGNARA. L'Ultima gloria di Venezia
• Giandomenico Romanelli, Il guardaroba del Conte e altre storie. Personalità, avventure e stili di vita di Leopoldo Cicognara, Lineadacqua, Venezia, 2017
Un agile volumetto di formato tascabile dedicato ad un eroe culturale di inizio '800, la cui vita viene raccontata da Giandomenico Romanelli attraverso il manoscritto del libro di cassa in cui il Conte Leopoldo Cicognara teneva la sua personalissima contabilità, tra spese per arredare le sue abitazioni e acquisti di vestiario.

Leopoldo Cicognara, nato a Ferrara nel 1767, personaggio di spicco della Repubblica Cisalpina e del Regno Italico e primo presidente dell’Accademia di belle arti di Venezia dal 1812, fu un rivoluzionario fedele allo Stato, funzionario pubblico ed esteta, eroe prometeico nella cui vita brillarono diverse costellazioni: da un lato quella napoleonica, la cui Stella Polare fu Antonio Canova, dall'altro, il bene comune, espressione del concetto di bene culturale universale, il merito della cui fondazione va proprio a Cicognara e al grande amico Canova, attento quest'ulltimo alla formazione dei giovani e meritevoli talenti contemporanei, come lo stesso Francesco Hayez.

Disponibile su laFeltrinelli.it

Per saperne di più sulle vicende di Cicognara, Canova e gli altri protagonisti delle storie narrate, vedi anche:
• Cicognara, Hayez e Canova: la triade della rinascita
• CANOVA, HAYEZ, CICOGNARA. L'Ultima gloria di Venezia
• FOTO: L'Accademia di Venezia onora i suoi padri fondatori