L'Idea espansa. L'opera d'arte riproducibile attraverso le collezioni dell'Istituto nazionale per la grafica
Dal 22 Dicembre 2012 al 17 Febbraio 2013
Roma
Luogo: Istituto Nazionale per la Grafica
Indirizzo: via Poli 54
Orari: da martedì a domenica 10-19; 25 dicembre e 1 gennaio 13-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 334 6842173
E-Mail info: in-g.ufficiostampa@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.grafica.beniculturali.it
L'istituto nazionale per la grafica rende omaggio alla figura di Federica Di Castro (1932- 1998), curatrice e conservatrice dell'arte contemporanea per l'Istituto dal 1977 al 1997, con un'edizione selezionata dei suoi scritti e una mostra di opere grafiche del secondo Novecento, acquisite alle collezioni della Calcografia, grazie alla sua mediazione. L'ampiezza degli interessi che contraddistingue la ricerca della studiosa può essere ricondotta ad alcuni concetti di fondo: l'opera d'arte riproducibile, il suo valore estetico e la sua funzione sociale, con un'attenzione particolare al ruolo svolto dalla donna in ogni campo di ricerca affrontato.
Le opere esposte offrono un panorama molto ampio della ricerca contemporanea del secondo dopoguerra, tra queste si segnalano i lavori di Accardi, Capogrossi, Dorazio, Novelli, Perilli, Radice, solo per citare alcuni nomi. Tali opere provengono, per la gran parte, dalla donazione che Renzo Romero fece al termine della sua attività di gallerista e stampatore nel 1986. Il fondo, con più di 1000 pezzi tra stampe, matrici e disegni, costituisce la più ampia acquisizione di opere dei maestri dell'astrattismo italiano.
Dalla donazione di Francesco Flores D'Arcais derivano invece alcune opere utilizzate per la rivista «Civiltà delle Macchine» come nel caso di Santoro e Consagra.
In mostra anche i collages di Remo Remotti sul caso Moro, le cartelle di grafica della storica Galleria La Salita, stampate da Roberto Bulla alla fine degli anni Cinquanta, con Fontana, Schifano, Festa e molti altri.
Non mancano i grandi formati e tra questi, oltre alla xilografia di Kritsotaky, anche le acqueforti di Chia e Vedova, donate dalla stamperia Il Cigno Galileo Galilei Edizioni di Arte e alcune delle opere selezionate per la Biennale internazionale di grafica di Lubiana nel 1995, tra le quali quelle di Delhove, Ducrot, Frare, Napoleone, Paladino, Romanello. Infine, è esposta una scelta dalla cartella Paolini Patella Pistoletto, realizzata alla fine degli anni Settanta all'interno delle sperimentazioni della scuola della Calcografia voluta da Carlo Bertelli. Sempre nell'ambito del progetto, l'Istituto offre la possibilità di consultare la raccolta di filmati d’artista, avviata anch'essa da Federica Di Castro nel 1979. Quest'ultima realtà dimostra quanto la ricerca sui linguaggi contemporanei della riproducibilità, fin da allora, sentiva il bisogno di espandersi oltre i limiti del foglio e di confrontarsi con altri media trovando nell'Istituto un punto privilegiato di analisi.
Nel suo complesso l'iniziativa si inserisce nel progetto GRAFICA: femminile singolare, sostenuto dalla Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali. L'installazione di computer art Echi della memoria, omaggio a Federica Di Castro, ideata per questa occasione da Ida Gerosa, con musiche di Nicola Sani, è parte integrante del progetto.
Le opere esposte offrono un panorama molto ampio della ricerca contemporanea del secondo dopoguerra, tra queste si segnalano i lavori di Accardi, Capogrossi, Dorazio, Novelli, Perilli, Radice, solo per citare alcuni nomi. Tali opere provengono, per la gran parte, dalla donazione che Renzo Romero fece al termine della sua attività di gallerista e stampatore nel 1986. Il fondo, con più di 1000 pezzi tra stampe, matrici e disegni, costituisce la più ampia acquisizione di opere dei maestri dell'astrattismo italiano.
Dalla donazione di Francesco Flores D'Arcais derivano invece alcune opere utilizzate per la rivista «Civiltà delle Macchine» come nel caso di Santoro e Consagra.
In mostra anche i collages di Remo Remotti sul caso Moro, le cartelle di grafica della storica Galleria La Salita, stampate da Roberto Bulla alla fine degli anni Cinquanta, con Fontana, Schifano, Festa e molti altri.
Non mancano i grandi formati e tra questi, oltre alla xilografia di Kritsotaky, anche le acqueforti di Chia e Vedova, donate dalla stamperia Il Cigno Galileo Galilei Edizioni di Arte e alcune delle opere selezionate per la Biennale internazionale di grafica di Lubiana nel 1995, tra le quali quelle di Delhove, Ducrot, Frare, Napoleone, Paladino, Romanello. Infine, è esposta una scelta dalla cartella Paolini Patella Pistoletto, realizzata alla fine degli anni Settanta all'interno delle sperimentazioni della scuola della Calcografia voluta da Carlo Bertelli. Sempre nell'ambito del progetto, l'Istituto offre la possibilità di consultare la raccolta di filmati d’artista, avviata anch'essa da Federica Di Castro nel 1979. Quest'ultima realtà dimostra quanto la ricerca sui linguaggi contemporanei della riproducibilità, fin da allora, sentiva il bisogno di espandersi oltre i limiti del foglio e di confrontarsi con altri media trovando nell'Istituto un punto privilegiato di analisi.
Nel suo complesso l'iniziativa si inserisce nel progetto GRAFICA: femminile singolare, sostenuto dalla Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee del Ministero per i beni e le attività culturali. L'installazione di computer art Echi della memoria, omaggio a Federica Di Castro, ideata per questa occasione da Ida Gerosa, con musiche di Nicola Sani, è parte integrante del progetto.
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