Dal 9 maggio alla Galleria dell’Accademia
Al via David 140, due mesi di eventi per festeggiare il colosso di Michelangelo
Michelangelo Buonarroti, David 1501-1504, Galleria dell'Accademia - David Bickerstaff. Courtesy of Nexo Digital
Francesca Grego
03/05/2022
Firenze - Era il 22 luglio 1882 quando la nuova casa del David aprì finalmente le porte al pubblico: progettata dall’architetto Emilio de Fabris come un palcoscenico per la scultura di Michelangelo, la Tribuna dell’Accademia aveva il compito di preservare l’opera simbolo di Firenze dalle intemperanze degli uomini e del meteo, che in tre secoli di permanenza sull’Arengario di Palazzo Vecchio avevano messo a dura prova la salute della statua. A 140 anni dal trasferimento, la Galleria dell'Accademia festeggia il suo gigante con un ricco programma di eventi: un’occasione per saperne di più su un’icona dell’arte italiana e godere in sua compagnia di spettacoli e incontri sul tema.
Galleria dell'Accademia di Firenze | Foto: © Guido Cozzi | Courtesy Galleria dell'Accademia
A partire da lunedì 9 maggio, musicisti, storici dell’arte, protagonisti del mondo della cultura italiani e internazionali si alterneranno sotto il lucernario della Tribuna per celebrare con un personale omaggio un’opera conosciuta in tutto il mondo.
“Il personaggio biblico scolpito da Michelangelo, l’eroe David, giovane Re di Giuda e di Israele che vince il gigante Golia, è una figura leggendaria, simbolo del bene che lotta contro il male, che nei secoli ha affascinato tanti artisti, così da essere oggetto di molte sculture del Rinascimento e non solo. Ognuno dei nostri ospiti racconterà e approfondirà aspetti della storia dell’opera e dell’artista che l’ha creata; dialogherà in forma di spettacolo con una delle statue più amate in assoluto”, spiega il direttore del museo fiorentino Cecilie Hollberg.
La Cappella de la Torre I Courtesy Galleria dell'Accademia, Firenze
La rassegna inaugurerà con le note rinascimentali dell’ensemble “La Cappella de la Torre” diretto da Katharina Bäuml, tra i primi al mondo per le ricerche sulla musica dal XV al XVII secolo, e proseguirà con gli strumenti antichi del giovanissimo virtuoso francese Théotime Langlois de Swarte e con l’Accademia Musicale del Maggio Fiorentino, che si esibirà nei Seven sonets of Michelangelo di Benjamin Britten e nel repertorio verdiano dell’Ottocento, il periodo in cui il David fu accolto in Accademia. E per finire, l’omaggio di Patti Smith in un reading musicale dedicato al genio di Michelangelo, in scena il 27 giugno.
Patti Smith. Photo Paolo Brillo I Courtesy Galleria dell'Accademia, Firenze
Per chi desidera saperne di più sul capolavoro del Buonarroti sono due gli appuntamenti da non perdere. Il 23 maggio la storica dell’arte Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce, dell'Accademia delle Arti del Disegno e delle Fondazioni Casa Buonarroti e Roberto Longhi, entrerà nel vivo della storia del David con il racconto del suo avventuroso “traslocamento” da Piazza della Signoria alla sua sede attuale. Furono necessari ben cinque giorni per spostare il colosso di Michelangelo, alto cinque metri e pesante altrettante tonnellate. La statua fu trasportata su un carro appositamente concepito dagli ingegneri Porri e Poggi, con partenza alle 4 del mattino per dribblare la calura estiva, prima di entrare trionfalmente all’Accademia, dove una folla di cittadini entusiasti lo attendeva come nel 1504 a Palazzo Vecchio.
Copia del David di Michelangelo in Piazza della Signoria, Firenze (© Shutterstock)
Il 6 giugno, infine, faremo conoscenza con un personaggio dai trascorsi meno edificanti: scultore e medaglista nella Firenze del Cinquecento, Pietro Torrigiano è passato alla storia esclusivamente per aver sferrato un pugno sul naso al rivale Buonarroti, che a sua volta non aveva certo un buon carattere. A raccontarcelo sarà lo storico dell’arte Felipe Pereda, docente presso la Harvard University e autore dell’unica biografia dell’artista che sia mai stata scritta, dal titolo Torrigiano. L'uomo che ruppe il naso a Michelangelo.
Tribuna del David, Galleria dell'Accademia, Firenze
Leggi anche:
• A Firenze la rivoluzione di Donatello, genio del Rinascimento
• Il David di Michelangelo, un gigante di marmo esempio di lotta e coraggio
• Perché il David di Michelangelo è così famoso?
• Le guide di ARTE.it - Firenze
Galleria dell'Accademia di Firenze | Foto: © Guido Cozzi | Courtesy Galleria dell'Accademia
A partire da lunedì 9 maggio, musicisti, storici dell’arte, protagonisti del mondo della cultura italiani e internazionali si alterneranno sotto il lucernario della Tribuna per celebrare con un personale omaggio un’opera conosciuta in tutto il mondo.
“Il personaggio biblico scolpito da Michelangelo, l’eroe David, giovane Re di Giuda e di Israele che vince il gigante Golia, è una figura leggendaria, simbolo del bene che lotta contro il male, che nei secoli ha affascinato tanti artisti, così da essere oggetto di molte sculture del Rinascimento e non solo. Ognuno dei nostri ospiti racconterà e approfondirà aspetti della storia dell’opera e dell’artista che l’ha creata; dialogherà in forma di spettacolo con una delle statue più amate in assoluto”, spiega il direttore del museo fiorentino Cecilie Hollberg.
La Cappella de la Torre I Courtesy Galleria dell'Accademia, Firenze
La rassegna inaugurerà con le note rinascimentali dell’ensemble “La Cappella de la Torre” diretto da Katharina Bäuml, tra i primi al mondo per le ricerche sulla musica dal XV al XVII secolo, e proseguirà con gli strumenti antichi del giovanissimo virtuoso francese Théotime Langlois de Swarte e con l’Accademia Musicale del Maggio Fiorentino, che si esibirà nei Seven sonets of Michelangelo di Benjamin Britten e nel repertorio verdiano dell’Ottocento, il periodo in cui il David fu accolto in Accademia. E per finire, l’omaggio di Patti Smith in un reading musicale dedicato al genio di Michelangelo, in scena il 27 giugno.
Patti Smith. Photo Paolo Brillo I Courtesy Galleria dell'Accademia, Firenze
Per chi desidera saperne di più sul capolavoro del Buonarroti sono due gli appuntamenti da non perdere. Il 23 maggio la storica dell’arte Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce, dell'Accademia delle Arti del Disegno e delle Fondazioni Casa Buonarroti e Roberto Longhi, entrerà nel vivo della storia del David con il racconto del suo avventuroso “traslocamento” da Piazza della Signoria alla sua sede attuale. Furono necessari ben cinque giorni per spostare il colosso di Michelangelo, alto cinque metri e pesante altrettante tonnellate. La statua fu trasportata su un carro appositamente concepito dagli ingegneri Porri e Poggi, con partenza alle 4 del mattino per dribblare la calura estiva, prima di entrare trionfalmente all’Accademia, dove una folla di cittadini entusiasti lo attendeva come nel 1504 a Palazzo Vecchio.
Copia del David di Michelangelo in Piazza della Signoria, Firenze (© Shutterstock)
Il 6 giugno, infine, faremo conoscenza con un personaggio dai trascorsi meno edificanti: scultore e medaglista nella Firenze del Cinquecento, Pietro Torrigiano è passato alla storia esclusivamente per aver sferrato un pugno sul naso al rivale Buonarroti, che a sua volta non aveva certo un buon carattere. A raccontarcelo sarà lo storico dell’arte Felipe Pereda, docente presso la Harvard University e autore dell’unica biografia dell’artista che sia mai stata scritta, dal titolo Torrigiano. L'uomo che ruppe il naso a Michelangelo.
Tribuna del David, Galleria dell'Accademia, Firenze
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