Futurismo e Futuro: le frontiere dell’arte
Velocità e paesaggio di Giacomo Balla
16/12/2003
A Roma, presso lo splendido ”Es Hotel”, si è svolto dal 4 al 6 dicembre il convegno internazionale Sulle tracce del futuro: arte, comunicazione e cultura nella civiltà digitale, che ha coinvolto illustri studiosi, filosofi, psichiatri, esperti delle nuove tecnologie, interessati a interpretare i complessi mutamenti generati dall’Era mediatica, creatrice di inedite e straordinarie forme espressive ed artistiche. Presente in sala anche Luce Marinetti, figlia del grande maestro.
L’incontro ha toccato il rapporto tra arte, tecnologia, comunicazione e mente, privilegiando come centro focale la relazione tra Futuro e Futurismo, avanguardia tra le più innovative del Novecento. La lucida immaginazione di Marinetti ha anticipato, con impressionante precocità, i vertiginosi mutamenti delle nuove tecnologie: già la ”Radia” aboliva Spazio e Tempo, già il Pubblico andava inteso come massa, già l’Uomo s’identificava con la macchina, ”immensificazione del suo Spirito” e vortice inebriante di ”infinite azioni simultanee”.
Ed è proprio un avvolgente amalgama di danze, suoni, odori, sapori ad aver entusiasmato il pubblico in sala, coinvolto nel dibattito, ma anche a livello sensoriale, secondo i dettami più fecondi del genio marinettiano. Performances di giovani artisti hanno intervallato le fasi del convegno, prestando corpo e voce alle ”Parole in Libertà”, e una ”Cena Futurista” ha chiuso i lavori con un originalissimo menu a base di ”frecceprofumo, atolli di pasta, aereopolpette bombardiere e tavolozze ambrascaldate di gelato”.
Molte e di rilievo le conclusioni emerse in campo artistico. I futuristi compresero in pieno l’importanza delle tecnologie per l’arte. L’arte digitale capovolge i dettami rinascimentali, rivolti alla strutturazione di prospettive gerarchizzanti: le immagini perdono staticità, per ridefinirsi in un contesto multifocale e quasi liquido (A. Gasparrini). La divisione tra le arti confluisce in una rinnovata convergenza, già osservata da Marinetti sulla scena teatrale, punto di incontro tra le varie forme espressive (M. D’Ambrosio). La rete intensifica il collegamento tra forme artistiche e processi culturali e sociali: l’arte diventa ”sistema fluttuante, da cui emergono pratiche d’interferenza” (T. Tozzi).
Il convegno è solo una delle iniziative di FuturNet, complesso progetto culturale, ideato e curato dalla brillante scrittrice e regista Marina Bellini. L’iniziativa vanta un’origine mediatica nel sito ”www.futuristi.it”, fervido punto di scambio tra esperti e curiosi del Futurismo. Il sito collega molteplici iniziative e concorsi: ”FuturShort” si è rivolto a cortometraggi ispirati al Manifesto del cinema futurista, ”FuturArtivism” interessa i lavori delle attuali avanguardie artistiche, e la primavera del 2004 vedrà una grande mostra-evento, che riunirà gli esiti delle attività previste per gennaio, febbraio e marzo. Appuntamenti da non perdere per originalità e interesse.
Per informazioni sulle attività.
Ufficio stampa: Peliti Associati. Rosalba Celestini/Valeria Piani-06.5295548
info@peliti.it; www.futuristi.it
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