A partire dal 18 maggio la ripartenza dei luoghi d'arte
Verso la riapertura: Bologna riparte dal Polittico Griffoni e Palazzo Pallavicini riaccende le luci su Doisneau
Robert Doisneau, Le baiser de L’Hotel De Ville, 1950 | © Atelier Robert Doisneau
Samantha De Martin
04/05/2020
Musei, si ricomincia. Ma non tutti insieme. Mentre la scorsa settimana il Presidente del Consiglio ha annunciato il 18 maggio 2020 come possibile data per la ripartenza dopo il fermo forzato imposto dal coronavirus, gli scrigni dell’arte sono in fermento per organizzare la riapertura in piena sicurezza dopo il lungo lockdown.
• Palazzo Fava riparte dal Polittico Griffoni
A Bologna Palazzo Fava riparte dal Polittico Griffoni, guardando alla riapertura che, se la data proposta dal Governo sarà confermata, è prevista per il 18 maggio.
Palazzo delle Esposizioni di Genus Bononiae si prepara così a dare il via possibile alla mostra La riscoperta di un capolavoro dedicata al Polittico realizzato da Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.
Questo evento straordinario e di respiro internazionale che per la prima volta riunirà a Bologna dopo 300 anni, le 16 tavole originali grazie a straordinari prestiti dei nove musei proprietari - la National Gallery di Londra, la Pinacoteca di Brera, il Louvre, la National Gallery di Washington solo per citarne alcuni - avrebbe dovuto inaugurare lo scorso 11 marzo. Ma in seguito alle disposizioni contenute nel DPCM dell’8 marzo 2020, che imponevano la chiusura dei musei in tutta Italia,
Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Francesco del Cossa, Santa Lucia, Tempera su tavola, Washington, National Gallery of Art
La pala d’altare dedicata a San Vincenzo Ferrer fu commissionata tra il 1470 e il 1472 da Floriano Griffoni al ferrarese Francesco del Cossa, per la sua Cappella nella Basilica di San Petronio a Bologna.
L’opera segnò l’inizio della sua collaborazione con il più giovane Ercole de’ Roberti e con l’intagliatore Agostino de Marchi da Crema che fu autore della cornice, oggi perduta. Nel 1725 l’opera fu smembrata dal nuovo proprietario della cappella, Monsignore Pompeo Aldrovandi, per finire nel mercato antiquario e raggiungere le istituzioni internazionali oggi proprietarie.
“L’accesso alla mostra - spiegano da Palazzo Fava - sarà contingentato per garantire il distanziamento sociale, e avverrà rigorosamente con guanti e mascherine. Nel caso in cui i visitatori non dovessero esserne in possesso, potranno trovare le mascherine presso il nostro bookshop. L’orario di visita sarà tutti i giorni dalle 9 alle 22, mentre, almeno nella prima fase di riapertura per l’accesso alla mostra è prevista la prenotazione con prevendita online, per gestire al meglio i flussi all’interno di Palazzo Fava. Il tempo di visita sarà limitato a 50 minuti, mentre ai visitatori sarà concesso portare le proprie cuffiette per le audioguide, per limitare l’utilizzo di quelle a disposizione".
All’ingresso dispositivi ad infrarossi rileveranno la temperatura dei visitatori mentre i percorsi obbligatori saranno delimitati da transenne mobili.
Il Polittico Griffoni, un capolavoro riscoperto - FOTO
Il ritorno a Bologna del capolavoro quattrocentesco del Polittico Griffoni realizzato da Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti è annunciato infine per il 18 maggio a Palazzo Fava.l ritorno a Bologna del capolavoro quattrocentesco del Polittico Griffoni realizzato da Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti è annunciato infine per il 18 maggio a Palazzo Fava.
“Avevamo già chiesto e ottenuto dai Musei prestatori delle tavole del Polittico la possibilità di una proroga dei prestiti, inizialmente concessi fino al 28 giugno - spiega il presidente di Genus Bononiae. Musei nella città Fabio Roversi-Monaco - ora che abbiamo anche una data di riapertura sarà possibile riaprire il dialogo con i vari interlocutori, anche internazionali, per concordare l’effettivo prolungamento della mostra e i tempi”.
Intanto anche gli altri musei e luoghi della cultura stanno lavorando di concerto con il Mibact, in attesa delle direttive offerte dal comitato scientifico del Ministero della salute relative ai musei, in vista della riapertura che molto probabilmente slitterà, sebbene di qualche giorno, a dopo il 18 maggio.
Mario Giacomelli, Io non ho mani che mi accarezzino il volto, 1961-1963
• Dal 20 maggio Senigallia omaggia Giacomelli
Ad annunciare la ripresa, il prossimo 20 maggio con la mostra Sguardi di Novecento. Giacomelli e il suo tempo, inaugurata lo scorso febbraio e subito chiusa a causa dell’emergenza Covid-19, sono oggi Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera di Senigallia. Il primo edificio riunirà i grandi Maestri della fotografia del Novecento - da Robert Doisneau a Henri Cartier-Bresson - in dialogo con il fotografo senigalliese Mario Giacomelli. La sezione a Palazzetto Baviera ripercorre invece l’avventura del Gruppo Misa dove lo stesso Giacomelli mosse i primi passi.
Senigallia, Città della Fotografia, rende così omaggio al suo fotografo, in occasione dei venti anni dalla scomparsa, con un’esposizione che sarà prorogata fino a domenica 27 settembre 2020.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Il Suonatore di liuto, San Pietroburgo, Ermitage | Hermitage Photograph
• Slitta in autunno la mostra su Caravaggio
La Galleria Borghese di Roma conferma la riapertura il 19 maggio (il 18, lunedì, è il giorno di chiusura), mentre slitterà in autunno, probabilmente a ottobre, la mostra dedicata a Caravaggio, essendo l’esposizione legata a due importanti prestiti che arriveranno nella capitale da San Pietroburgo e da Londra.
Il percorso vedrà il confronto tra le due versioni del Suonatore di liuto, quella eseguita per Benedetto e Vincenzo Giustiniani, conservata al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo e recentemente restaurata; e la versione commissionata da Francesco Maria Del Monte (già in Badminton House, Gloucestershire). I due capolavori verranno esposti, in un unico ambiente, assieme ai sei della collezione Borghese. Tutte insieme le otto opere ripercorreranno l’intera esistenza di Caravaggio, dal Bacchino malato, la prima opera certa presente in Collezione, all’ultima che il pittore aveva con sé prima di morire.
Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma
• A Roma riapre la mostra Rinascimanto marchigiano
Il 18 maggio riapre i battenti il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro che accoglie la mostra Rinascimanto marchigiano,. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma , inaugurata a febbraio e chiusa dopo pochi giorni a causa dell’emergenza. L'esposizione, che sarà prorogata fino a domenica 26 luglio, ospita 36 opere d’arte, che vanno dal Quattrocento al Settecento, tra quelle restaurate in seguito al terremoto del 2016, grazie al contributo di Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, insieme all’apporto scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e alla collaborazione della Regione Marche.
• Palazzo Pallavicini riparte dalla fotografia di Doisneau
Porte aperte, a partire dal 21 maggio, anche a Palazzo Pallavicini dove si riaccendono le luci sul “bacio” più famoso della storia della fotografia, presente tra le 143 immagini di Robert Doisneau, al centro di un'importante mostra.
L’esposizione dedicata alla street photography dell’artista parigino riaprirà i battenti il 21 maggio (in tutta sicurezza con prenotazione online dei biglietti, capienza massima ridotta e paratie in plexiglass per la biglietteria e il bookshop) e sarà prorogata fino al 21 luglio.
Giovanna Garzoni (Ascoli Piceno, 1600 - Roma, 1670), Cagnolina con biscotti e una tazza cinese, 1648 circa, Tempera su pergamena, 27.5 x 39.5 cm , Firmato nell’angolo in basso a destra “Giovanna Garzoni F.”, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria Palatina
• Le Gallerie degli Uffizi riaprono con 'La grandezza del universo' nell’arte di Giovanna Garzoni
Anche le Gallerie degli Uffizi si preparano alla graduale uscita dal lockdown, che potrebbe essere già il 18 maggio con la riapertura dell’esposizione 'La grandezza del universo' nell’arte di Giovanna Garzoni.
• In attesa delle Scuderie del Quirinale e dei Musei Vaticani
Ancora nessuna data certa invece per le Scuderie del Quirinale dove la mostra dedicata a Raffaello, in occasione dei 500 anni dalla morte, aspetta di riaprire al pubblico dopo la repentina chiusura a pochi giorni dall’inaugurazione, mentre si ipotizza la possibilità di una proroga.
Lo stesso vale per i Musei Vaticani dove “si sta lavorando costantemente per tornare a “riabbracciare” i visitatori in totale sicurezza".
Aspettando la riapertura, la consultazione dell'archivio digitale delle opere delle Gallerie Estensi permette di accedere alle informazioni relative a tutta le Collezioni visibili al pubblico e non dell'istituto museale.
• Riapertura il 2 giugno per le Gallerie Estensi e non solo
Se i Musei Civici di Venezia ipotizzano come prima data utile per la riapertura il 1° giugno (i primi a ripartire potrebbero essere Palazzo Ducale e il Museo Correr), le Gallerie Estensi riapriranno quasi sicuramente il 2 giugno, come anche il Museo Archeologico di Napoli.
Più probabile che a rispettare la data indicata dal Presidente del Consiglio circa la riapertura siano i Parchi Archeologici come quello di Ostia antica che, con i suoi 150 ettari, potrebbe già riaprire già il 18 maggio. Intanto domani, martedì 5 maggio, il Parco, a partire dalle ore 17, presenterà online un racconto della civiltà romana vista con gli occhi della pittura. Gli oltre 3.600 metri quadri di affreschi saranno al centro di un avvincente racconto delle archeologhe Mariarosaria Barbera e a Stella Falzone.
Parco Archeologico di Ostia Antica | Foto: neufal54 via Pixabay
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• Oltre il lockdown: il museo del futuro in attesa della riapertura
• Palazzo Fava riparte dal Polittico Griffoni
A Bologna Palazzo Fava riparte dal Polittico Griffoni, guardando alla riapertura che, se la data proposta dal Governo sarà confermata, è prevista per il 18 maggio.
Palazzo delle Esposizioni di Genus Bononiae si prepara così a dare il via possibile alla mostra La riscoperta di un capolavoro dedicata al Polittico realizzato da Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.
Questo evento straordinario e di respiro internazionale che per la prima volta riunirà a Bologna dopo 300 anni, le 16 tavole originali grazie a straordinari prestiti dei nove musei proprietari - la National Gallery di Londra, la Pinacoteca di Brera, il Louvre, la National Gallery di Washington solo per citarne alcuni - avrebbe dovuto inaugurare lo scorso 11 marzo. Ma in seguito alle disposizioni contenute nel DPCM dell’8 marzo 2020, che imponevano la chiusura dei musei in tutta Italia,
Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Francesco del Cossa, Santa Lucia, Tempera su tavola, Washington, National Gallery of Art
La pala d’altare dedicata a San Vincenzo Ferrer fu commissionata tra il 1470 e il 1472 da Floriano Griffoni al ferrarese Francesco del Cossa, per la sua Cappella nella Basilica di San Petronio a Bologna.
L’opera segnò l’inizio della sua collaborazione con il più giovane Ercole de’ Roberti e con l’intagliatore Agostino de Marchi da Crema che fu autore della cornice, oggi perduta. Nel 1725 l’opera fu smembrata dal nuovo proprietario della cappella, Monsignore Pompeo Aldrovandi, per finire nel mercato antiquario e raggiungere le istituzioni internazionali oggi proprietarie.
“L’accesso alla mostra - spiegano da Palazzo Fava - sarà contingentato per garantire il distanziamento sociale, e avverrà rigorosamente con guanti e mascherine. Nel caso in cui i visitatori non dovessero esserne in possesso, potranno trovare le mascherine presso il nostro bookshop. L’orario di visita sarà tutti i giorni dalle 9 alle 22, mentre, almeno nella prima fase di riapertura per l’accesso alla mostra è prevista la prenotazione con prevendita online, per gestire al meglio i flussi all’interno di Palazzo Fava. Il tempo di visita sarà limitato a 50 minuti, mentre ai visitatori sarà concesso portare le proprie cuffiette per le audioguide, per limitare l’utilizzo di quelle a disposizione".
All’ingresso dispositivi ad infrarossi rileveranno la temperatura dei visitatori mentre i percorsi obbligatori saranno delimitati da transenne mobili.
Il Polittico Griffoni, un capolavoro riscoperto - FOTO
Il ritorno a Bologna del capolavoro quattrocentesco del Polittico Griffoni realizzato da Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti è annunciato infine per il 18 maggio a Palazzo Fava.l ritorno a Bologna del capolavoro quattrocentesco del Polittico Griffoni realizzato da Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti è annunciato infine per il 18 maggio a Palazzo Fava.
“Avevamo già chiesto e ottenuto dai Musei prestatori delle tavole del Polittico la possibilità di una proroga dei prestiti, inizialmente concessi fino al 28 giugno - spiega il presidente di Genus Bononiae. Musei nella città Fabio Roversi-Monaco - ora che abbiamo anche una data di riapertura sarà possibile riaprire il dialogo con i vari interlocutori, anche internazionali, per concordare l’effettivo prolungamento della mostra e i tempi”.
Intanto anche gli altri musei e luoghi della cultura stanno lavorando di concerto con il Mibact, in attesa delle direttive offerte dal comitato scientifico del Ministero della salute relative ai musei, in vista della riapertura che molto probabilmente slitterà, sebbene di qualche giorno, a dopo il 18 maggio.
Mario Giacomelli, Io non ho mani che mi accarezzino il volto, 1961-1963
• Dal 20 maggio Senigallia omaggia Giacomelli
Ad annunciare la ripresa, il prossimo 20 maggio con la mostra Sguardi di Novecento. Giacomelli e il suo tempo, inaugurata lo scorso febbraio e subito chiusa a causa dell’emergenza Covid-19, sono oggi Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera di Senigallia. Il primo edificio riunirà i grandi Maestri della fotografia del Novecento - da Robert Doisneau a Henri Cartier-Bresson - in dialogo con il fotografo senigalliese Mario Giacomelli. La sezione a Palazzetto Baviera ripercorre invece l’avventura del Gruppo Misa dove lo stesso Giacomelli mosse i primi passi.
Senigallia, Città della Fotografia, rende così omaggio al suo fotografo, in occasione dei venti anni dalla scomparsa, con un’esposizione che sarà prorogata fino a domenica 27 settembre 2020.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, Il Suonatore di liuto, San Pietroburgo, Ermitage | Hermitage Photograph
• Slitta in autunno la mostra su Caravaggio
La Galleria Borghese di Roma conferma la riapertura il 19 maggio (il 18, lunedì, è il giorno di chiusura), mentre slitterà in autunno, probabilmente a ottobre, la mostra dedicata a Caravaggio, essendo l’esposizione legata a due importanti prestiti che arriveranno nella capitale da San Pietroburgo e da Londra.
Il percorso vedrà il confronto tra le due versioni del Suonatore di liuto, quella eseguita per Benedetto e Vincenzo Giustiniani, conservata al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo e recentemente restaurata; e la versione commissionata da Francesco Maria Del Monte (già in Badminton House, Gloucestershire). I due capolavori verranno esposti, in un unico ambiente, assieme ai sei della collezione Borghese. Tutte insieme le otto opere ripercorreranno l’intera esistenza di Caravaggio, dal Bacchino malato, la prima opera certa presente in Collezione, all’ultima che il pittore aveva con sé prima di morire.
Rinascimento Marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma
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Il 18 maggio riapre i battenti il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro che accoglie la mostra Rinascimanto marchigiano,. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma , inaugurata a febbraio e chiusa dopo pochi giorni a causa dell’emergenza. L'esposizione, che sarà prorogata fino a domenica 26 luglio, ospita 36 opere d’arte, che vanno dal Quattrocento al Settecento, tra quelle restaurate in seguito al terremoto del 2016, grazie al contributo di Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, insieme all’apporto scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e alla collaborazione della Regione Marche.
• Palazzo Pallavicini riparte dalla fotografia di Doisneau
Porte aperte, a partire dal 21 maggio, anche a Palazzo Pallavicini dove si riaccendono le luci sul “bacio” più famoso della storia della fotografia, presente tra le 143 immagini di Robert Doisneau, al centro di un'importante mostra.
L’esposizione dedicata alla street photography dell’artista parigino riaprirà i battenti il 21 maggio (in tutta sicurezza con prenotazione online dei biglietti, capienza massima ridotta e paratie in plexiglass per la biglietteria e il bookshop) e sarà prorogata fino al 21 luglio.
Giovanna Garzoni (Ascoli Piceno, 1600 - Roma, 1670), Cagnolina con biscotti e una tazza cinese, 1648 circa, Tempera su pergamena, 27.5 x 39.5 cm , Firmato nell’angolo in basso a destra “Giovanna Garzoni F.”, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria Palatina
• Le Gallerie degli Uffizi riaprono con 'La grandezza del universo' nell’arte di Giovanna Garzoni
Anche le Gallerie degli Uffizi si preparano alla graduale uscita dal lockdown, che potrebbe essere già il 18 maggio con la riapertura dell’esposizione 'La grandezza del universo' nell’arte di Giovanna Garzoni.
• In attesa delle Scuderie del Quirinale e dei Musei Vaticani
Ancora nessuna data certa invece per le Scuderie del Quirinale dove la mostra dedicata a Raffaello, in occasione dei 500 anni dalla morte, aspetta di riaprire al pubblico dopo la repentina chiusura a pochi giorni dall’inaugurazione, mentre si ipotizza la possibilità di una proroga.
Lo stesso vale per i Musei Vaticani dove “si sta lavorando costantemente per tornare a “riabbracciare” i visitatori in totale sicurezza".
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• Riapertura il 2 giugno per le Gallerie Estensi e non solo
Se i Musei Civici di Venezia ipotizzano come prima data utile per la riapertura il 1° giugno (i primi a ripartire potrebbero essere Palazzo Ducale e il Museo Correr), le Gallerie Estensi riapriranno quasi sicuramente il 2 giugno, come anche il Museo Archeologico di Napoli.
Più probabile che a rispettare la data indicata dal Presidente del Consiglio circa la riapertura siano i Parchi Archeologici come quello di Ostia antica che, con i suoi 150 ettari, potrebbe già riaprire già il 18 maggio. Intanto domani, martedì 5 maggio, il Parco, a partire dalle ore 17, presenterà online un racconto della civiltà romana vista con gli occhi della pittura. Gli oltre 3.600 metri quadri di affreschi saranno al centro di un avvincente racconto delle archeologhe Mariarosaria Barbera e a Stella Falzone.
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