Orodè Deoro. Do you love me?

Orodè Deoro, Lucilla, 2020, mosaico ceramico su pannello, cm 60x80

 

Dal 10 Luglio 2020 al 10 Luglio 2020

Conversano | Bari

Luogo: Galleria Cattedrale

Indirizzo: Largo Cattedrale 9/12

Orari: dal martedì alla domenica dalle 18 alle 21

Telefono per informazioni: +39 080.9672994

E-Mail info: info@gallericattedrale.it

Sito ufficiale: http://www.galleriacattedrale.it



Un nuovo importante progetto espositivo, questa volta allineato con lo spirito del tempo che impone distanziamento e rispetto di sicurezza. L’arte ai tempi del Covid non si ferma, per questo nella Galleria Cattedrale di Conversano (Ba) si continua ad ammirare la bellezza, questa volta passeggiando di vetrina in vetrina.
 
È “DO YOU LOVE ME?”, la personale di Orodè Deoro, ad essere protagonista dello spazio espositivo a partire da venerdì 10 luglio, nel rispetto delle regole e della sicurezza di ciascuno.
 
Quindici, tra sculture e mosaici, le creazioni esposte. Opere definite “pop” dalla critica Alessandra Redaelli, sulla rivista “Arte” edita da Mondadori: “Orodè sta facendo un lavoro pressoché unico nel panorama italiano. La pratica del mosaico assume nelle sue mani un volto attuale, pop nelle cromie, ma potente nei contenuti”.
 
L’artista tarantino che sta conquistando il panorama italiano e internazionale utilizza la tecnica antica del mosaico in una chiave completamente nuova ed originale. Frammenti di ceramica ritagliata a mano, stucco, resina  e ferro battuto sono i materiali prescelti, utilizzati in forme inedite e uniche. Nascono così “Baccanale” (2019), “Senza parole” (2016), “Il volto di lei” (2018), “Geisha” (2019), “Nudità allo specchio” (2016)o il ritratto “Lucilla” (2020), tutte presenti in “DO YOU LOVE ME?”.
 
Al centro della ricerca di Orodè, la donna e la sua femminilità che diventa quasi ossessione. E così, nelle sue espressioni di sensualità e passione, esuberanza ed erotismo, si mescolano il bello al grottesco, il sereno con il torbido, i colori accesi con i toni più cupi, la forma con la deformità. Lo spiegano bene Linda Kniffitz e Daniele Torcellini:  “Il mosaico di Orodè è un trencadis impulsivo ed emozionale, fatto di pezzi di ceramica irregolare dalle tinte piatte, in cui lo spazio degli interstizi, che lui chiama fughe, gioca un ruolo di primo piano nella definizione delle forme e negli effetti di superficie”.
 
All'interno della galleria, dove sono esposte altre opere dell’artista, si potrà accedere solo su prenotazione e nel rispetto delle norme anti Covid-19. 
Orodè Deoro, Taranto (1974). Vive e lavora a Lecce. Artista eclettico, si occupa di mosaico, pittura e action painting in spettacoli multidisciplinari.  Le sue caratteristiche opere in mosaico ceramico, nascono nella Casa-Museo Vincent City, a Guagnano (LE), dove tra il 2000 e il 2004 l'artista vive, realizzando opere di grandi dimensioni sui muri interni ed esterni della struttura, ora sua mostra permanente, liberamente visitabile. Nel 2014 il Museo MAR di Ravenna acquisisce una sua opera. Il 2014 lo vede protagonista a Milano, con un trittico in mostra alla Triennale Design Museum e un’opera in mosaico ceramico di grandi dimensioni realizzato su un muro esterno della casa studio dell’archistar Fabio Novembre. Nel 2015 vince la Targa d’oro del Premio Arte, per la sezione scultura, e una sua opera è acquisita dal Museo MAR di Ravenna. In precedenza nel 2009 ha vinto il Premio Nazionale Enzo Fani (sezione pittura) e il Premio Celeste Voto Online. Ha collaborato con brand internazionali, come il marchio inglese Victoria+Albert, per cui ha realizza una vasca d’artista. Nel 2018 è invitato al Secondo Simposio del mosaico contemporaneo, presso l’Accademia d’Egitto di Roma, che acquisisce una sua scultura in mosaico. Nel 2019 è stato docente di Tecniche del mosaico presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce.
Le sue opere appaiono su vari cataloghi e riviste d’arte, tra cui Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini a oggi (catalogo della collettiva al Museo Mar di Ravenna, a cura di Alfonso Panzetta e Daniele Torcellini), Silvana Editoriale; Il design italiano oltre le crisi. Autarchia. Austerità. Autoproduzione (catalogo della Triennale Design Museum 2014, a cura di Beppe Finessi), Corraini Edizioni; Mosaique Magazine gennaio 2015 e luglio 2015 – n° 9 e n°10 (Articolo; Copertina e articolo); Arte (n° 505 Settembre 2015, n° 506 Ottobre 2015, n° 507 Novembre 2015); Catalogo dell’Arte Moderna. Gli artisti italiani dal primo Novecento ad oggi n° 51 (Editoriale Giorgio Mondadori, 2015).

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI