Un ricco programma culturale celebra il pittore barocco

Da Bologna a Cento, il grande ritorno del Guercino

Guercino (Giovanni Francesco Barbieri), Padre Eterno con putto (cimasa), 1620, olio su tela. Genova, Musei di Strada Nuova © Copyright Musei di Strada Nuova
 

Francesca Grego

02/11/2023

Bologna - “Gran disegnatore e felicissimo coloritore”, disse di lui il caposcuola della pittura bolognese Ludovico Carracci. Da parte sua, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666) riuscì a infondere nella pittura del suo tempo una forza espressiva inusitata, che ne fa un artista internazionale di straordinaria modernità, interprete di un sentimento religioso sincero e umile, segnato da un’attenzione peculiare per la dimensione umana.
 
Presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna, che conserva alcuni dei suoi capolavori, la mostra Guercino nello studio ci regala uno sguardo ravvicinato sul pittore emiliano, indagandone i processi creativi, nonché le relazioni con collaboratori e committenti. Fino all’11 febbraio 2024, i dipinti custoditi dal museo dialogheranno con importanti prestiti, in un progetto basato sulle ultime ricerche condotte intorno all’artista.

In città e in regione eventi e itinerari inviteranno il pubblico a espandere lo sguardo, per scoprire quanto ricco e variegato sia stato il contributo del maestro al patrimonio artistico del territorio. Cuore del progetto sarà la riapertura della Pinacoteca di Cento, città natale dell’artista, prevista per il prossimo 25 novembre.


Guercino nello studio, veduta dell'allestimento. Foto Roberto Serra-Iguana I Courtesy Pinacoteca Nazionale di Bologna

"Guercino nello studio" - La mostra
Due momenti distinti articolano il percorso dell'esposizione bolognese. Il primo ruota intorno alla monumentale pala della Vestizione di San Guglielmo, della quale viene ricostruita, attraverso disegni preparatori, la lunga e complessa gestazione. Per l’occasione la pala è ricongiunta alla sua cimasa raffigurante il Padre Eterno col puttino, proveniente dai Musei di Strada Nuova di Genova, permettendo di ammirare la struttura originaria di un’opera smembrata oltre tre secoli fa.
 
Uno spazio fondamentale è poi dedicato all’imponente San Bruno in adorazione della Madonna in gloria, capolavoro della maturità del Guercino caratterizzato l’ampio utilizzo del prezioso azzurro oltremare, che probabilmente l’artista realizzò in collaborazione con il fratello Paolo Antonio Barbieri, pittore di nature morte.


Guercino (Giovanni Francesco Barbieri), La Madonna del Passero, 1615-1616, olio su tela. Pinacoteca Nazionale di Bologna 

Protagonista della seconda parte della mostra è il talento imprenditoriale del Guercino, a capo di una bottega importante e ben organizzata, con una divisione di ruoli avanzata e in grado di offrire alla clientela tanti prodotti diversi - pale d’altare, dipinti di storia, nature morte, ritratti, paesaggi – ma anche copie dei capolavori del maestro, un articolo a quei tempi molto richiesto.
 
La mostra offre anche l’occasione di scoprire tele importanti ma poco conosciute come Maria Maddalena e San Paolo Eremita, che secondo le fonti rimasero nello studio del pittore dopo la sua morte. Ed è esposto anche il libro dei conti della bottega, una fonte fondamentale per comprenderne il funzionamento, dove è ancora possibile leggere appunti puntuali sui quadri venduti, il nome dei clienti e i relativi guadagni.
 
Infine i visitatori potranno apprendere i segreti della tecnica pittorica del Guercino attraverso un tavolo multimediale, insieme alle novità emerse dalle indagini condotte sulle opere della Pinacoteca di Bologna nell’ambito del progetto “Guercino. Oltre il colore”.


Guercino (Giovanni Francesco Barbieri), Paolo Antonio Barbieri, Ortolana, 1655, olio su tela. Collezione privata I Courtesy Cantore Galleria Antiquaria 

A casa del maestro. Riapre la Pinacoteca Il Guercino di Cento
A 11 anni dal terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012, il prossimo 25 novembre riaprirà finalmente la Pinacoteca Il Guercino di Cento, città natale dell’artista. Tre giorni di concerti, proiezioni, incontri, rievocazioni storiche e laboratori celebreranno il ritorno del maestro barocco nel museo che detiene la più vasta collezione del mondo a lui dedicata.

Accanto a 16 quadri e pale d'altare, 20 affreschi staccati e 11 disegni di Giovanni Francesco Barbieri - tra cui capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre e la Madonna con Bambino benedicente – troveremo opere di Guido Reni, Ludovico Carracci e altri importanti artisti della scuola emiliana in un nuovo, stimolante allestimento.


Guercino nello studio, veduta dell'allestimento. Foto Roberto Serra-Iguana I Courtesy Pinacoteca Nazionale di Bologna