Video of the Week. Un video d’artista alla settimana - Michele Böhm. I’m NPC F43
Dal 24 Febbraio 2021 al 02 Marzo 2021
Roma
Luogo: MLAC YouTube Channel
Indirizzo: Mlac - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Piazzale Aldo Moro 5
Curatori: Francesca Gallo e Paola Lagonigro
Sito ufficiale: http://https://www.youtube.com/channel/UCqkovF1cI9u9AQiWXu4jo7Q
Il MLAC è lieto di presentare per la prima volta al pubblico I’m NPC F43 di Michele Böhm.
Uno scenario iperrealistico e allo stesso tempo impossibile è popolato da cloni che camminano senza meta. Unico luogo realmente esistente è la Caserma Pepe di Venezia, attorno alla quale Böhm costruisce uno spazio desolante dove spicca il Monumento al Nulla - edificio circolare, vuoto e trasparente - emblema di una realtà in cui tutto sembra essere privo di uno scopo razionale. Nei videogame, gli NPC (Non-Player Character) sono i personaggi sotto il controllo del software e non del giocatore, dotati di un’intelligenza comportamentale, ma spesso goffi e ripetitivi. In I’m NPC F43, Böhm ne vuole “raccontare l’implicita poesia, il senso di pietas che suscitano, l’eterna disponibilità a clonare loro stessi, a percorrere gli scenari e a trovarne gli errori, i bachi”.
Michele Böhm fin dai primi anni Ottanta si distingue nel panorama della computer art italiana (con lo studio Crudelity Stoffe, fondato insieme a Marco Tecce), esponendo già nel 1983 nella memorabile mostra Electra (Musée de l’Art Moderne de la Ville de Paris). Böhm, alias prof. Nulla, è un artista-programmatore: scrive i software con cui lavora, rivendicando un eclettismo stilistico che va dal fotorealismo all’analisi e manipolazione dell’immagine. Con Francesco Palenga ha fondato lo studio Codenrama con cui è attualmente impegnato in un progetto di ricostruzione e riattivazione virtuale della Caserma Pepe di Venezia.
Uno scenario iperrealistico e allo stesso tempo impossibile è popolato da cloni che camminano senza meta. Unico luogo realmente esistente è la Caserma Pepe di Venezia, attorno alla quale Böhm costruisce uno spazio desolante dove spicca il Monumento al Nulla - edificio circolare, vuoto e trasparente - emblema di una realtà in cui tutto sembra essere privo di uno scopo razionale. Nei videogame, gli NPC (Non-Player Character) sono i personaggi sotto il controllo del software e non del giocatore, dotati di un’intelligenza comportamentale, ma spesso goffi e ripetitivi. In I’m NPC F43, Böhm ne vuole “raccontare l’implicita poesia, il senso di pietas che suscitano, l’eterna disponibilità a clonare loro stessi, a percorrere gli scenari e a trovarne gli errori, i bachi”.
Michele Böhm fin dai primi anni Ottanta si distingue nel panorama della computer art italiana (con lo studio Crudelity Stoffe, fondato insieme a Marco Tecce), esponendo già nel 1983 nella memorabile mostra Electra (Musée de l’Art Moderne de la Ville de Paris). Böhm, alias prof. Nulla, è un artista-programmatore: scrive i software con cui lavora, rivendicando un eclettismo stilistico che va dal fotorealismo all’analisi e manipolazione dell’immagine. Con Francesco Palenga ha fondato lo studio Codenrama con cui è attualmente impegnato in un progetto di ricostruzione e riattivazione virtuale della Caserma Pepe di Venezia.
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