Gli appuntamenti da non perdere dal 7 al 13 settembre

Conto alla rovescia per la Milano Art Week 2020

Miart 2019 | Courtesy of miart
 

Francesca Grego

13/08/2020

Milano riparte nel segno dell’arte. Dal 7 al 13 settembre mostre, progetti speciali, performance e urban art animeranno la città in occasione della Milano Art Week, mentre nei padiglioni di Fieramilanocity andrà in scena la venticinquesima edizione di Miart, la fiera d’arte internazionale dedicata al moderno e al contemporaneo (11-13 settembre). Sono numerose le istituzioni coinvolte: musei, fondazioni, gallerie e spazi metropolitani accoglieranno nomi di spicco della creatività contemporanea, da Martin Kippenberger ad Alfredo Jaar, da Trisha Baga a Laurie Anderson, spesso protagonisti di inediti progetti site specific.


Museo del Novecento, Sala Lucio Fontana | Courtesy of Museo del Novecento, Milano

A inaugurare idealmente la rinascita nelle navate del Duomo saranno le musiche di Giuseppe Verdi eseguite dall’Orchestra e dal Coro della Scala il 4 settembre, con repliche a Bergamo e a Brescia. Il messaggio di speranza si estenderà all’intera penisola con il grande Concerto per l’Italia in programma nella serata di domenica 13 all’ombra della Madonnina, con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly e i virtuosismi del violinista russo-israeliano Maxim Vengerov. Una pioggia di note che si prolungherà fino al 19 con il festival MITO Settembre Musica, quest’anno in edizione tutta italiana con 80 concerti da gustare tra Milano e Torino.
Ma torniamo all’arte per scoprire in anteprima gli appuntamenti da non perdere, in un calendario che continuerà ad arricchirsi durante il mese che ancora ci separa dalla Milano Art Week.

Dalla collaborazione di Furla con la GAM - Galleria d’Arte Moderna nasce Misfits, progetto site specific che porta per la prima volta in un’istituzione italiana le creazioni dell’iraniana Nairy Baghramian. Le grandi sculture realizzate per l’occasione segnano il debutto dell’artista con un materiale eterno e denso di risonanze: il marmo, di cui Baghramian si serve in modo peculiare per ripensare, prendendo spunto dal gioco dei bambini, il confine tra interno ed esterno, le relazioni tra l’opera, il contesto in cui è inserita e il corpo umano.


"K" Fondazione Prada Milano, Martin Kippenberger - The Happy End of Franz Kafka’s “Amerika”, 1994 | Foto: Andrea Rossetti

Sono ben due le mostre da visitare da Fondazione Prada. In K l’immaginario straniante di Franz Kafka rivive attraverso una trilogia multimediale. Negli spazi post-industriali di Largo Isarco romanzi come Il processo, America e Il castello parlano i linguaggi contemporanei dell’arte, del cinema e della musica elettronica. In evidenza la vasta installazione The Happy End dell’artista tedesco Martin Kippenberger, che si carica di nuove suggestioni con i suoni dei Tangerine Dreams e l’universo onirico di Orson Welles in The Trial.
La pittura intima e sensuale del cinese Liu Ye è invece protagonista di Storytelling, che con 35 quadri di piccolo e medio formato ci restituisce il ritratto di un apprezzato protagonista della scena orientale. Ironia e parodia incontrano le atmosfere sospese di una fiaba, tra illustrazioni di eventi storici e immaginati, trasposizioni di leggende popolari, ritratti di attori, musicisti e personaggi dei cartoon. “L’arte di Liu Ye ha subito suscitato in me un grande interesse perché crea una relazione non solo con i complessi sviluppi della cultura in Cina, ma si fa testimone di una profonda conoscenza della storia culturale e pittorica europea”, ha spiegato il curatore Udo Kittelmann.


Trisha Baga, The eye, the eye and the ea | Courtesy of Pirelli Hangar Bicocca

Da Pirelli Hangar Bicocca ci attendono invece le sperimentazioni video di Trisha Baga, artista americana di origini filippine per la prima volta in Italia. Come in una sit-com di cui Baga interpreta tutti i ruoli, cinque grandi installazioni esplorano le possibili interazioni tra il corpo e la tecnologia, toccando temi come l’identità di genere e i rapporti tra mondo reale e digitale. Dopo aver sondato le tecnologie video dai VHS al 3D, l’artista invita i visitatori a immergersi in un ambiente che espande i confini dello spazio fisico attraverso suoni e visioni. Ma la sua ricerca non si ferma qui: all’Hangar Bicocca scopriremo anche una ricca selezione di ceramiche e originali quadri composti con semi di sesamo.

Al Padiglione di Arte Contemporanea, spazio ai possibili incroci tra musica e arti visive grazie agli appuntamenti settembrini di Performing PAC - Made in Sound. Con Laurie Anderson come madrina e il video di una sua memorabile performance milanese, i più interessanti talenti internazionali della video arte e del videoclip conquistano la scena. E se nel Giardino Giancarlo De Carlo Triennale Estate chiuderà in bellezza una coloratissima stagione di arte, suoni e cinema, il Parco Sculture di City Life è pronto ad accogliere nuove opere site specific: tra le architetture di Isozaki, Adid, Libeskind e Fuksas, scopriremo le creazioni realizzate per il progetto Artline da Mario Airò, Alfredo Jaar, Maurizio Nannucci e Wilfredo Prieto.