Uno sguardo dentro la vita

Courtesy of ©Museo del Vittoriano | Henri Toulouse-Lautrec
 

19/09/2003

Si è conclusa martedì 16 settembre, in tarda mattinata, la conferenza stampa di presentazione della mostra "Toulouse-Lautrec.Uno sguardo dentro la vita". L'esposizione, che sarà aperta al pubblico a partire da sabato 11 ottobre nella sede del Complesso del Vittoriano in Roma, nasce sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il patrocinio della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica, del Ministero per gli Affari Esteri, del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, della Regione Lazio. Circa 200 le opere in mostra fra disegni, oli, litografie e rarità tra cui una proveniente dall'Egitto "La leçon de chant: Mademoiselle Dihau e Madame Jeanne Favereau, 1898", per questa grande retrospettiva promossa dal Comune di Roma in collaborazione con la Provincia e curata dalla prof. Emerita dell'Università del Colorado Julia Frey, maggiore esperta americana su Henry de Toulouse-Lautrec. L'esposizione vuole ricostruire le tappe della vita artistica dell'autore attraverso una rilettura completa delle opere a partire dal periodo giovanile, accantonando definitivamente la leggenda che insiste sulla sua anomalia fisica, delineando così l'immagine di un'artista dotata di amore e di attaccamento alla vita, totalmente indipendenti dal crudele condizionamento del destino. Purtroppo, Henry de Toulouse-Lautrec, nato nel 1864 ad Albi, era figlio di due cugini di primo grado e pertanto affetto da gravi malformazioni genetiche che lo portarono a lunghi periodi di malattia. Solo grazie all'aiuto della sua fervida immaginazione, unita al talento artistico, egli riuscì a tollerare meglio i dolorosi interventi chirurgici e la sua deformità fisica. Attratto inizialmente dall'impressionismo, ma presto influenzato dal realismo di ascendenza fotografica di Degas, dai tagli prospettici e dalla spazialità bidimensionale dell'arte giapponese, dal sintetismo simbolista, l'artista fa proprio un utilizzo del colore originale e una linea incisiva ma elegante. I suoi famosissimi manifesti pubblicitari, nati per alcuni personaggi dello spettacolo parigino, sono documenti di un'epoca e capolavori d'arte di altissima qualità. Artista istintivo e libero Toulouse-Lautrec individua nella vita di tutti i giorni il soggetto principale delle sue rappresentazioni. I soggetti preferiti sono molto spesso quelli appartenenti al famoso "demì monde" ovvero a tutta quella tipica cultura di Montmartre degradata fatta di clown, ballerine, sciantose, bordelli e prostitute che la classe borghese ipocrita del periodo cercava di tenere celata. I protagonisti dei dipinti, creati dall'autore in questo periodo, sono spesso donne sole, assorte nei loro pensieri più profondi, che sedute su rossi divani aspettano malinconicamente qualcosa o qualcuno; oppure ritratti di amicizie maschili colti con umorismo aristocratico attraverso uno stile guizzante dalla composizione e sorprendenti effetti cromatici. Nell'ultimo periodo della sua breve ma intensa vita, la tavolozza cambia improvvisamente tonalità passando da colori chiari e brillanti a colori più scuri e impasti più densi quasi a testimoniare la depressione e la mancanza di speranza di un uomo che aveva sempre rappresentato i protagonisti della sua arte in maniera assolutamente autentica e sincera. Toulouse-Lautrec. Uno sguardo dentro la vita Dall'11 ottobre 2003 all'8 febbraio 2004 Complesso del Vittoriano Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali), Roma Dal lunedì al giovedì: 9 30 – 19 30; venerdì e sabato: 9 30 – 23.30 Domenica: 9 30 – 20 30 Tel. 06/6780664