Viaggio nel Rinascimento
courtesy of ©Comune di Parma |
Piazza Duomo a Parma
28/01/2003
Esistono luoghi che sono appuntamenti con l’anima per i viaggiatori in cerca d’emozioni. Territori che invitano a un’esperienza necessaria per ricordi indelebili. Gli stessi che sa regalare un luogo d’arte come la provincia di Parma che dall’8 febbraio a settembre 2003 racconta, attraverso rocche, ville e castelli, la bellezza e la vita del Rinascimento. Non un territorio ma un intero secolo da attraversare, grazie al filo rosso offerto dal cinquecentenario della nascita del Parmigianino. Un grand-tour nel Cinquecento organizzato dalla Provincia di Parma con dodici Comuni del territorio parmense e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, per regalare il privilegio di uno sguardo nel caleidoscopio del Rinascimento. Si chiama ”Le arti e le corti” l’intenso programma di eventi ”collaterali” in onore del Parmigianino, quel Francesco Mazzola che alla nativa Parma deve il più celebre soprannome. Tra allestimenti tematici curati alla perfezione, supplementi multimediali e una superba ambientazione inedita quale può essere una sala, un sotterraneo, un’intera ala di queste storiche dimore, la vita e la cultura del tempo si svela in ogni sua sfaccettatura.
Per iniziare, Villa Pallavicino, a Busseto. Restaurata per l’ occasione accoglie i visitatori facendo rivivere i fasti dell’incontro tra Carlo V e Papa Paolo III Farnese, avvenuto nel 1543. A San Secondo si possono percorrere antri e segrete della Rocca, mentre a Zibello, nel Palazzo Pallavicino, si illuminano di ritrovato splendore i decori di terracotta tipici di questo borgo. Imperdibile la salita al fiabesco castello di Torrechiara, dove un affascinante racconto svela il passaggio di quelle antiche mura, che da fortezze si trasformarono in sontuose dimore signorili. Nella Reggia di Colorno, invece, a svelarsi è una donna: Barbara Sanseverino, signora di grande e raffinata cultura attorno alla quale ruotava un intellettuale mondo di corte.
La cultura rinascimentale – quella degli incunaboli, dei libri, dei trattati – la si trova raccolta nella più grande biblioteca del Rinascimento che rivive nel castello di Montechiarugolo. E poi ancora arte, arte suprema, nell’arroccato castello di Bardi dove si scoprono sale e si indaga sul sacro rinascimentale attraverso opere pittoriche e pale d’ altare. A Fontanellato splende di luce intatta il capolavoro di un Francesco Mazzola che era già il Parmigianino, nella stanza segreta ”di Diana e Atteone” mentre nella Sala Baganza, in una Rocca che ritrova i perduti splendori, scorre una galleria di ritratti. A Soragna, nella Rocca Meli Lupi, rivive la straordinaria bellezza delle Fatiche di Ercole, il ciclo pittorico con il quale Nicolò dell’Abate decorò gli appartamenti privati della regale dimora. E rivive grazie a uno spettacolare gioco virtuale che disegna le pareti sulla base delle ormai poche tracce esistenti. Un tocco di illusione che ci ricorda la bellezza di ieri e quella di oggi.
Infromazioni: tel. 0521/228152 (Parma Turismi)
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