I titoli del mese
L’Agenda dell’Arte – In libreria
Alfabeto umano da le Heures de Charles d'Angoulême di Robinet Testard, XV secolo
, Bibliothèque nationale de France in Paris
, Bibliothèque nationale de France in Paris
Francesca Grego
31/01/2019
• Rossella Mamoli Zorzi, Quasi un profeta. Henry James su Tintoretto. Supernova
“Darei moltissimo per poter buttar giù una dozzina dei suoi quadri in una prosa di forza e colore corrispondenti”: dalla sua prima visita a Venezia, quando rimane folgorato dalla potenza di Tintoretto, Henry James si identifica nel pittore rinascimentale al punto da cercare di riportarne lo spirito all’interno dei suoi scritti. A dispetto dei quattro secoli che li separano.
Rossella Mamoli Zorzi recupera le testimonianze di un’incoercibile attrazione e ce la presenta in tutta la sua fragranza. L’uso rivoluzionario del punto di vista (“ti sembra non soltanto di guardare i quadri ma di guardarvi dentro”, scrisse James), il connubio tra simbolo e realismo, l’impatto teatrale dei dipinti di Tintoretto conquistano l’autore di Ritratto di signora insieme alla capacità di rappresentare la vita nella sua pienezza, varietà e profondità, come soltanto Shakespeare era riuscito a fare in letteratura.
Un dialogo oltre il tempo e i confini delle arti si intesse tra due uomini vissuti in epoche di tragica instabilità. Fino a quando luci e colori sembrano sul punto di traboccare sul foglio scritto, mentre James progetta il suo nuovo romanzo pensando alla molteplicità di storie che si intrecciano nel ciclo della Scuola Grande di San Rocco.
http://www.supernovaedizioni.it
• Costantino D’Orazio, L’arte in sei emozioni. Laterza
La storia dell’arte può essere raccontata da tanti punti di vista: attraverso i movimenti, gli stili, le tecniche, le epoche, i personaggi. Costantino D’Orazio sceglie un’altra strada e ci invita a compiere un viaggio nel tempo alla scoperta dei modi in cui gli artisti, dall’antichità fino ad oggi, hanno rappresentato le emozioni. Moti dell’anima che cambiano nel corso dei secoli insieme al contesto nel quale vengono avvertite ed espresse, dando vita a un inesauribile repertorio di immagini e iconografie da esplorare.
Dai reperti dell’antica Grecia ai capolavori del Rinascimento, dalle invenzioni del Barocco alle rivoluzioni del Romanticismo, fino alle provocazioni del Novecento, lo storico dell’arte, curatore e divulgatore ci guida attraverso celebri capolavori per immergerci di volta in volta nei meandri del desiderio e dello stupore, del delirio e del tormento, del dubbio e dell’allegria.
Ma l’arte deve necessariamente emozionare? No, risponde D’Orazio. “Un dipinto o una scultura per essere annoverati nel catalogo delle opere d’arte devono condurci in una dimensione dove la realtà non riesce ad arrivare. Devono prenderci per mano o strattonarci oltre la soglia del nostro quotidiano, devono porci domande a cui non sappiamo trovare una risposta immediata, lasciare un segno e piantare un rovello da cui difficilmente riusciamo a liberarci, un pensiero a cui torniamo di continuo”. Può essere considerata un’emozione anche questa?
In vendita su https://www.laterza.it
• Antonella Marino, Maria Vinella, Coltivare l’arte. Educazione, natura, agricoltura. Franco Angeli
Un filo sottile lega l’arte alla natura. Come è cambiato nel tempo? Dove ci porterà?
Il volume di Antonella Marino e Maria Vinella ci conduce alle origini di un rapporto ambivalente e fecondo, per poi interrogarsi sulle risorse che l’arte può offrire ai problemi dell’era dell’Antropocene.
Dai primordi dell’umanità alla nascita del genere paesaggistico, dalla pittura en plein air degli Impressionisti all’Astrazione, si dipana un percorso denso di spunti di riflessione, che decolla con accelerazione imprevista nella seconda metà del XX secolo, quando l’ambiente diventa il “territorio magico” della Land Art americana, dell’europea Art in Nature e dell’Arte Povera di casa nostra.
E se già per gli antichi la natura era maestra di vita, con Joseph Beuys e Gianfranco Baruchello preservare la Terra attraverso mirate opere di denuncia assurge a specifico obiettivo dell’attività artistica.
Ma l’indagine dà il meglio con l’avvento del terzo millennio, con un’ampia ricognizione di pratiche ed esperienze: dall’arte eco-sostenibile ai progetti per parchi scultura e giardini d’artista, fino a interventi urbani partecipati o generati “dal basso”. Interviste ad artisti impegnati sul campo e una mappatura degli spazi italiani dedicati al tema completano il quadro, spostando l’attenzione dall’utopia beusyana a proposte concrete per migliorare a piccoli passi la vita sul pianeta.
In vendita su https://www.francoangeli.it
Leggi anche:
• Tintoretto, il ribelle di Venezia presto nelle sale
• Da Venezia a Washington nel segno di Tintoretto
• L’omaggio di Venezia a Tintoretto per i 500 anni dalla nascita
• Land art sulla Via Francigena: parla il curatore e artista Angelo Cricchi
“Darei moltissimo per poter buttar giù una dozzina dei suoi quadri in una prosa di forza e colore corrispondenti”: dalla sua prima visita a Venezia, quando rimane folgorato dalla potenza di Tintoretto, Henry James si identifica nel pittore rinascimentale al punto da cercare di riportarne lo spirito all’interno dei suoi scritti. A dispetto dei quattro secoli che li separano.
Rossella Mamoli Zorzi recupera le testimonianze di un’incoercibile attrazione e ce la presenta in tutta la sua fragranza. L’uso rivoluzionario del punto di vista (“ti sembra non soltanto di guardare i quadri ma di guardarvi dentro”, scrisse James), il connubio tra simbolo e realismo, l’impatto teatrale dei dipinti di Tintoretto conquistano l’autore di Ritratto di signora insieme alla capacità di rappresentare la vita nella sua pienezza, varietà e profondità, come soltanto Shakespeare era riuscito a fare in letteratura.
Un dialogo oltre il tempo e i confini delle arti si intesse tra due uomini vissuti in epoche di tragica instabilità. Fino a quando luci e colori sembrano sul punto di traboccare sul foglio scritto, mentre James progetta il suo nuovo romanzo pensando alla molteplicità di storie che si intrecciano nel ciclo della Scuola Grande di San Rocco.
http://www.supernovaedizioni.it
• Costantino D’Orazio, L’arte in sei emozioni. Laterza
La storia dell’arte può essere raccontata da tanti punti di vista: attraverso i movimenti, gli stili, le tecniche, le epoche, i personaggi. Costantino D’Orazio sceglie un’altra strada e ci invita a compiere un viaggio nel tempo alla scoperta dei modi in cui gli artisti, dall’antichità fino ad oggi, hanno rappresentato le emozioni. Moti dell’anima che cambiano nel corso dei secoli insieme al contesto nel quale vengono avvertite ed espresse, dando vita a un inesauribile repertorio di immagini e iconografie da esplorare.
Dai reperti dell’antica Grecia ai capolavori del Rinascimento, dalle invenzioni del Barocco alle rivoluzioni del Romanticismo, fino alle provocazioni del Novecento, lo storico dell’arte, curatore e divulgatore ci guida attraverso celebri capolavori per immergerci di volta in volta nei meandri del desiderio e dello stupore, del delirio e del tormento, del dubbio e dell’allegria.
Ma l’arte deve necessariamente emozionare? No, risponde D’Orazio. “Un dipinto o una scultura per essere annoverati nel catalogo delle opere d’arte devono condurci in una dimensione dove la realtà non riesce ad arrivare. Devono prenderci per mano o strattonarci oltre la soglia del nostro quotidiano, devono porci domande a cui non sappiamo trovare una risposta immediata, lasciare un segno e piantare un rovello da cui difficilmente riusciamo a liberarci, un pensiero a cui torniamo di continuo”. Può essere considerata un’emozione anche questa?
In vendita su https://www.laterza.it
• Antonella Marino, Maria Vinella, Coltivare l’arte. Educazione, natura, agricoltura. Franco Angeli
Un filo sottile lega l’arte alla natura. Come è cambiato nel tempo? Dove ci porterà?
Il volume di Antonella Marino e Maria Vinella ci conduce alle origini di un rapporto ambivalente e fecondo, per poi interrogarsi sulle risorse che l’arte può offrire ai problemi dell’era dell’Antropocene.
Dai primordi dell’umanità alla nascita del genere paesaggistico, dalla pittura en plein air degli Impressionisti all’Astrazione, si dipana un percorso denso di spunti di riflessione, che decolla con accelerazione imprevista nella seconda metà del XX secolo, quando l’ambiente diventa il “territorio magico” della Land Art americana, dell’europea Art in Nature e dell’Arte Povera di casa nostra.
E se già per gli antichi la natura era maestra di vita, con Joseph Beuys e Gianfranco Baruchello preservare la Terra attraverso mirate opere di denuncia assurge a specifico obiettivo dell’attività artistica.
Ma l’indagine dà il meglio con l’avvento del terzo millennio, con un’ampia ricognizione di pratiche ed esperienze: dall’arte eco-sostenibile ai progetti per parchi scultura e giardini d’artista, fino a interventi urbani partecipati o generati “dal basso”. Interviste ad artisti impegnati sul campo e una mappatura degli spazi italiani dedicati al tema completano il quadro, spostando l’attenzione dall’utopia beusyana a proposte concrete per migliorare a piccoli passi la vita sul pianeta.
In vendita su https://www.francoangeli.it
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