La Street Art si mobilita per portare colore ai paesi terremotati
Collettivo FX Riggiolo
02/12/2012
Reggio Emilia - FX è un collettivo di Street Artist che ha come obiettivo quello di “inquinare” (questa la parola che utilizzano) con colori e immagini il cemento armato di muri e edifici. “Le incursioni o intrusioni”, spiegano “sono realizzate direttamente dal Collettivo o in modo Collettivo cioè coinvolgendo numerose persone che agiscono utilizzando il materiale prodotto da noi (stickers, manifesti, quadri)”. Chiunque, perciò, conosca un angolo di città dove i muri sono troppo grigi, può rivolgersi a loro per richiedere intervento o materiale. Però c'è una condizione: "è necessario specificare una buona motivazione per cui si vuole agire”.
Ed è proprio quello che hanno fatto gli abitanti di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, che è stato tra i più colpiti dal sisma dello scorso maggio. Quando hanno visto il loro paese trasformarsi in un cantiere a cielo aperto, con i palazzi del centro storico, riaperto lo scorso 18 novembre, nascosti da impalcature e teloni e ancora con diverse aree off limits, hanno deciso di ricorrere all’aiuto del Collettivo Fx, che ha base proprio tra Reggio Emilia a Modena ma, attraverso una rete di collaboratori, ha realizzato lavori in diverse parti del mondo (Buenos Aires, Città del Messico, Gerusalemme, Göteborg, Helsinki, Londra, Melbourne, Washington). Un po’ alla volta è arrivato l’aiuto anche di aziende grandi e piccole che si sono offerte come sponsor per pagare i materiali necessari, da pennelli e colori a bombolette spray per i writers. Ed è arrivata anche la collaborazione di due curatori, Fabiola Naldi e Claudio Musso, e di street artist indipendenti come Reve+, Rhiot, Gas e Göla.
Nicoletta Speltra
Ed è proprio quello che hanno fatto gli abitanti di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, che è stato tra i più colpiti dal sisma dello scorso maggio. Quando hanno visto il loro paese trasformarsi in un cantiere a cielo aperto, con i palazzi del centro storico, riaperto lo scorso 18 novembre, nascosti da impalcature e teloni e ancora con diverse aree off limits, hanno deciso di ricorrere all’aiuto del Collettivo Fx, che ha base proprio tra Reggio Emilia a Modena ma, attraverso una rete di collaboratori, ha realizzato lavori in diverse parti del mondo (Buenos Aires, Città del Messico, Gerusalemme, Göteborg, Helsinki, Londra, Melbourne, Washington). Un po’ alla volta è arrivato l’aiuto anche di aziende grandi e piccole che si sono offerte come sponsor per pagare i materiali necessari, da pennelli e colori a bombolette spray per i writers. Ed è arrivata anche la collaborazione di due curatori, Fabiola Naldi e Claudio Musso, e di street artist indipendenti come Reve+, Rhiot, Gas e Göla.
Nicoletta Speltra
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