Salvatore Ciaurro. Il segno nel tempo 1993-2013
Dal 27 Novembre 2013 al 06 Gennaio 2014
Napoli
Luogo: Castel Nuovo
Indirizzo: piazza del Municipio
Orari: da unedì a sabato 9-21
Curatori: Daniela Ricci
Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 3, gratuito per cittadini EU minori di 18 anni e sopra i 65 anni
Telefono per informazioni: +39 081 7955877/ 335 5289607
E-Mail info: annalisa.tirrito@tin.it
Sito ufficiale: http://www.comune.napoli.it
Il tempo e la metamorfosi sono gli "ingredienti" delle 24 opere di Salvatore Ciaurro, tutte di grandi dimensioni che saranno presentate nella Sala Carlo V di Castel Nuovo. Ciaurro è un artista colto, ligio ai canoni fondamentali del disegno e della pittura. Al limite dell'astrattismo, la sua ricerca è scandita prevalentemente dalla realizzazione di cicli che costituiscono i periodi più intensi della sua attività. La dimensione temporale, un tema interiore scrutato e indagato nelle sue mille sfaccettature, è da lui intesa come tempo interiore da cui si tracciano nuove forme ricche di memorie collettive ed una realtà relativa da esplorare.
Come un "archeologo" del quotidiano, Ciaurro fa emergere sui supporti uomini, donne, animali, piante, pietre, nuvole, attraverso segni mai narrativi, ma sintetici e dinamici dove l'allegoria diventa realtà prendendo possesso dei nostri sensi per riuscire a scoprire altri mondi. Curata da Daniela Ricci, la personale intende trasportare il visitatore nel territorio poetico - letterario di Ciaurro, che riesce con le tele realizzate ad olio, ricche di seducenti ed inedite trasposizioni, a reinventare il presente.
"La memoria non riproduce-spiega l'artista- ma ridisegna la realtà, la reinterpreta perché necessariamente deve fare i conti con il profondo".
La ricerca di Ciaurro, sempre sperimentale, è scandita da cicli produttivi influenzati soprattutto dalla poesia e la letteratura, da Pavese, Pasolini, Màrquez, Lorca, Hemingway. Cicli principali: Fiori del male, Ritratti di personaggi e poetica della donna, Memoria degli anni '50, Il teatro di F.Garcia Lorca, Il Candelaio di Giordano Bruno, Federico II di Svevia, Diario viaggiante, I labirinti delle passioni, Canti Orfici. L'altro aspetto non meno importante dell'attività di Ciaurro è il suo consolidato rapporto con l'editoria (Pironti, Guida, Ibiskos e altri).
Come un "archeologo" del quotidiano, Ciaurro fa emergere sui supporti uomini, donne, animali, piante, pietre, nuvole, attraverso segni mai narrativi, ma sintetici e dinamici dove l'allegoria diventa realtà prendendo possesso dei nostri sensi per riuscire a scoprire altri mondi. Curata da Daniela Ricci, la personale intende trasportare il visitatore nel territorio poetico - letterario di Ciaurro, che riesce con le tele realizzate ad olio, ricche di seducenti ed inedite trasposizioni, a reinventare il presente.
"La memoria non riproduce-spiega l'artista- ma ridisegna la realtà, la reinterpreta perché necessariamente deve fare i conti con il profondo".
La ricerca di Ciaurro, sempre sperimentale, è scandita da cicli produttivi influenzati soprattutto dalla poesia e la letteratura, da Pavese, Pasolini, Màrquez, Lorca, Hemingway. Cicli principali: Fiori del male, Ritratti di personaggi e poetica della donna, Memoria degli anni '50, Il teatro di F.Garcia Lorca, Il Candelaio di Giordano Bruno, Federico II di Svevia, Diario viaggiante, I labirinti delle passioni, Canti Orfici. L'altro aspetto non meno importante dell'attività di Ciaurro è il suo consolidato rapporto con l'editoria (Pironti, Guida, Ibiskos e altri).
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