Cinecittà World celebra i 500 anni dalla morte del maestro con una nuova attrazione

Un cinema volante per la settima arte, tra i tetti di Firenze, sulle ali di Leonardo

Volarium - Il cinema volante, l’omaggio di Cinecittà World a Leonardo da Vinci. Courtesy of Cinecittà World

 

Samantha De Martin

23/03/2018

Roma - Un volo sospesi sul vuoto, a dieci metri d’altezza, sulle ali di Leonardo da Vinci, tra i luoghi di Firenze più cari al genio indiscusso del Rinascimento.
Bisognerà attendere ancora qualche mese prima di poter vivere, a settembre, sette intensi minuti di adrenalina sul primo flying theatre realizzato in Italia e che celebrerà, in un modo decisamente insolito, i 500 anni dalla morte del maestro, nel 2019.

Ad accogliere questo avveniristico gioiello votato alla settima arte, in vista del cinquecentenario della scomparsa dello scienziato che già nel 1486 aveva espresso la sua fede nella possibilità del volo umano - “potrai conoscere l'uomo colle sue congegnate e grandi alie, facendo forza contro alla resistente aria, vincendo, poterla soggiogare e levarsi sopra di lei” - Cinecittà World. Perché c’è spazio anche per l’arte in questo parco “esperienziale” dedicato al cinema e alla televisione, inaugurato nel 2014 a Castel Romano, a una trentina di chilometri da Roma, e collocatosi già, nel 2017, al secondo posto, tra i parchi italiani su Facebook, con oltre 400mila fan.

E Volarium - Il cinema volante è una delle sette attrazioni che questo ritrovo per grandi e bambini, con i suoi circa 300mila metri quadrati, ha in serbo per la stagione 2018.

E così, oltre a passeggiare tra i set dei kolossal che hanno fatto la storia, tra templi, piramidi e cattedrali gotiche, oltre ad assistere a una “Jurassic war” tra dinosauri a grandezza naturale, si potranno anche scoprire le bellezze di Firenze e del suo genio, sospesi nel vuoto, grazie alle virtù della settima arte, impreziosite dalla tecnologia.
Un simulatore dinamico, con tanto di effetti speciali, consentirà infatti di effettuare un viaggio a volo d’uccello tra Palazzo Vecchio, gli Uffizi, quasi sfiorando i tetti, abbracciando la Cupola del Brunelleschi, il campanile di Santa Maria del Fiore, in un inedito dialogo tra arte, tecnologia, divertmento.