Milano: apre TAM TAM, scuola d'arte democratica e gratuita

TAM TAM NABA
29/10/2012
Milano - Nasce una nuova realtà dedicata all’arte e alle attività visive chiamata TAM TAM. E’, negli obiettivi dei fondatori, una "scuola estrema", o meglio, un laboratorio d’eccellenza, molto democratico. Prima di tutto perché si frequenta gratuitamente. Chiunque può accedervi e i corsi hanno durata variabile. Ogni Maestro, coadiuvato da collaboratori, decide in modo autonomo il tema e la durata del proprio contributo (dedicato a design, pittura, moda, scultura, gioiello, grafica, fotografia...). Nasce da un’idea di Alessandro Mendini, Riccardo Dalisi e Alessandro Guerriero, architetti, designer ed artisti di fama internazionale. Gli spazi che ospitano la scuola sono in prestito e non sono limitati ad un’unica struttura. La sua sede principale è a Milano, presso la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti).
Tra gli artisti che hanno già aderito al progetto: Tarshito, Marina Spadafora, Mauro Panzeri, Anna Gili, Maurizio Cattelan, Alessandro Mendini, Tony Cavadini, Bubble Design, Thomas Raimondi, Luca Sacchetti.
I connotati di questa realtà sembrano davvero originali e interessanti: “La scuola TAM TAM”, si legge nel blog di presentazione “non è, innanzitutto, una scuola, perché non ne prevede il flusso più tipico, che è il passaggio di nozioni… da un piccolo gruppo che sa verso un grande gruppo che non sa…Si svolge proprio solo fra coloro che assieme intendono scoprire e scegliere nozioni, modelli, tecniche e metodi che gli si addicono. Non è collettiva, non è obbligatoria, non è autoritaria, non è statale, non è borghese, non è operaia, non è ideologica… E’ un evento naturale... È amorale, originale, discontinua, classica, destrutturata…Suo fine tattico è l’eliminazione della didattica istituzionale. Non avviene per accumulo ma per azzeramento. Suoi riferimenti sono i bambini, le avanguardie, i paranoici, i selvaggi, gli umanisti, le culture arcaiche, i classici lontani… Non si applica a orario fisso dentro le classi, ma è latente dovunque. È uno spazio virtuale, psicofisico, che ciascuno sempre possiede. La scuola TAM TAM, in definitiva, consiste nella non esistenza della scuola stessa”.
N.S.
Tra gli artisti che hanno già aderito al progetto: Tarshito, Marina Spadafora, Mauro Panzeri, Anna Gili, Maurizio Cattelan, Alessandro Mendini, Tony Cavadini, Bubble Design, Thomas Raimondi, Luca Sacchetti.
I connotati di questa realtà sembrano davvero originali e interessanti: “La scuola TAM TAM”, si legge nel blog di presentazione “non è, innanzitutto, una scuola, perché non ne prevede il flusso più tipico, che è il passaggio di nozioni… da un piccolo gruppo che sa verso un grande gruppo che non sa…Si svolge proprio solo fra coloro che assieme intendono scoprire e scegliere nozioni, modelli, tecniche e metodi che gli si addicono. Non è collettiva, non è obbligatoria, non è autoritaria, non è statale, non è borghese, non è operaia, non è ideologica… E’ un evento naturale... È amorale, originale, discontinua, classica, destrutturata…Suo fine tattico è l’eliminazione della didattica istituzionale. Non avviene per accumulo ma per azzeramento. Suoi riferimenti sono i bambini, le avanguardie, i paranoici, i selvaggi, gli umanisti, le culture arcaiche, i classici lontani… Non si applica a orario fisso dentro le classi, ma è latente dovunque. È uno spazio virtuale, psicofisico, che ciascuno sempre possiede. La scuola TAM TAM, in definitiva, consiste nella non esistenza della scuola stessa”.
N.S.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Varese | Dal 30 novembre a Gallarate
Kandinsky e l’Italia, una grande mostra nell’inverno del MA*GA
-
Venezia | Transforming Energy dal 6 maggio al 19 ottobre 2026
Marina Abramović 80 ragioni per una mostra a Venezia
-
Milano | A Milano fino all’11 gennaio 2026
“Forme di luce”, la grande mostra su Man Ray a Palazzo Reale
-
Milano | Parla l’artista e regista Ioana Păun
Le nuove frontiere del sogno. Al Museo della Scienza per la Notte dei Ricercatori
-
Milano | A Milano fino all’8 febbraio
Al Mudec un nuovo sguardo sull'evoluzione di Escher, tra scienza e influssi islamici
-
Milano
Brera rende omaggio a Giorgio Armani, il maestro che ha trasformato l’eleganza in arte