Una mostra in tour da Tokyo ad Osaka
Il Poldi Pezzoli parte alla conquista del pubblico giapponese
Piero del Pollaiolo, Ritratto di dama, 1470-1472. Tecnica mista su tavola, cm 45,5x32,7. Museo Poldi Pezzoli, Milano
E. Bramati
06/04/2014
Milano - La casa-museo Poldi Pezzoli, fondata a Milano nel 1881, approda per la prima volta in Giappone con una mostra dal titolo "The Poldi Pezzoli Museum. The Aristocratic Palace and its Beauty-Milan: the Magnificent Collection of the Nobleman”.
Appena inaugurata Bunkamura Museum of Art di Tokyo, rimarrà qui fino al 25 maggio 2014, per poi trasferirsi all'Abano Harukas Art Museum di Osaka, dal 31 maggio al 21 luglio.
Si tratta di un'importantissima occasione, tanto per il pubblico giapponese, quanto per il museo stesso, che in vista di Expo 2015 sta investendo su importanti collaborazioni internazionali. Questa mostra, per la quale sono attesi oltre 250 mila visitatori, consentirà di promuovere anche all'estero non solo questa prestigiosa collezione, ma anche lo spirito con il quale il nobile Gian Giacomo Poldi Pezzoli volle crearla.
Tra le opere prestate alle istituzioni del Sol Levante, oltre numerosi pezzi di arte decorativa, arazzi e armature, si distinguono il "Compianto sul Cristo morto" di Botticelli, l’"Autoritratto in un gruppo di amici" di Francesco Hayez, e importanti dipinti veneziani di Jacopo Palma il Vecchio, Francesco Guardi, Tintoretto e Tiepolo.
Oltre a questi, arriverà anche il celebre "Ritratto di donna" attribuito a Piero del Pollaiolo, che fino ad ora il museo ha concesso solo in rarissime occasioni.
Nel frattempo, a Milano è in corso dal 26 marzo la mostra "La casa morbida. Tra Arte e Design", che con una raccolta di tessuti, arazzi e tappeti anticiperà il Salone del Mobile della prossima settimana.
Appena inaugurata Bunkamura Museum of Art di Tokyo, rimarrà qui fino al 25 maggio 2014, per poi trasferirsi all'Abano Harukas Art Museum di Osaka, dal 31 maggio al 21 luglio.
Si tratta di un'importantissima occasione, tanto per il pubblico giapponese, quanto per il museo stesso, che in vista di Expo 2015 sta investendo su importanti collaborazioni internazionali. Questa mostra, per la quale sono attesi oltre 250 mila visitatori, consentirà di promuovere anche all'estero non solo questa prestigiosa collezione, ma anche lo spirito con il quale il nobile Gian Giacomo Poldi Pezzoli volle crearla.
Tra le opere prestate alle istituzioni del Sol Levante, oltre numerosi pezzi di arte decorativa, arazzi e armature, si distinguono il "Compianto sul Cristo morto" di Botticelli, l’"Autoritratto in un gruppo di amici" di Francesco Hayez, e importanti dipinti veneziani di Jacopo Palma il Vecchio, Francesco Guardi, Tintoretto e Tiepolo.
Oltre a questi, arriverà anche il celebre "Ritratto di donna" attribuito a Piero del Pollaiolo, che fino ad ora il museo ha concesso solo in rarissime occasioni.
Nel frattempo, a Milano è in corso dal 26 marzo la mostra "La casa morbida. Tra Arte e Design", che con una raccolta di tessuti, arazzi e tappeti anticiperà il Salone del Mobile della prossima settimana.
milano · botticelli · sandro botticelli · tintoretto · giambattista tiepolo · giappone · tiepolo · francesco hayez · hayez · jacopo tintoretto · francesco guardi · poldi pezzoli · guardi · tokyo · casa museo · arazzi · osaka · jacopo palma il vecchio · tappeti
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Dal 13 aprile al 28 luglio
Da Hayez a Previati, l'Ottocento lombardo si racconta a Monza
-
Napoli | Dal 18 aprile a Castellammare di Stabia
Il Museo archeologico di Stabia apre al pubblico i suoi depositi
-
Gorizia | Anna Bartolozzi Crali racconta l'esposizione al Museo di Santa Chiara fino al 29 settembre
A Gorizia una mostra racconta 70 anni di vita e di arte di Tullio Crali, il Futurista che amava volare
-
Milano | Dal 14 maggio ai Chiostri di Sant’Eustorgio
Oltre il mito, l’uomo: Robert Capa in arrivo a Milano
-
I programmi dal 29 aprile al 5 maggio
La settimana dell’arte in tv, da Lorenzo Lotto a Chanel
-
Brescia | Dal 23 aprile al 1° settembre al Museo di Santa Giulia
Legacy. A Brescia il viaggio inedito di Gabriele Micalizzi tra linguaggi fotografici e teatri di guerra