Building Bridges
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Building Bridges, a.topos Venice
Dal 22 Maggio 2021 al 06 Giugno 2021
Venezia
Luogo: a.topos Venice
Indirizzo: Castello 2432, Fondamenta dei Penini
Orari: Giovedì - Domenica 10 - 18
Curatori: a.topos Venice
E-Mail info: info@atoposvenice.com
Sito ufficiale: http://atoposvenice.com
a.topos Venice è lieta di presentare Building Bridges, prima di cinque mostre collettive dal respiro internazionale, nate a partire dai lavori selezionati tramite l’open call “THE CREATIVE ROOM”.
Gli artisti coinvolti sono: Agata Treccani, Colectivo Suspeito (João Dias-Oliveira, Nuno Mota e Rossana Ribeiro), Doris Schamp & Michael Gruber, Collettivo AE (Luisella Zambon, Giancarlo Chirico e Gianluca Marasca) Pax Paloscia, omino71, Karin Fink (in collaborazione con la comunità “Anthroponauts”), Marianne Schmid, Vera Vera e Ylenia Modolo.
Per questo primo progetto espositivo si è scelto di porre in dialogo opere che esplorano il proprio rapporto con lo spettatore, in particolare sottolineando come questo sia mutato in tempi di pandemia. I lavori selezionati affrontano il cambiamento tentando di trovare risposte a un’esigenza collettiva di autorinnovamento, e lo fanno servendosi delle tecnologie più recenti, dal podcast all’interfaccia digitale, e ancora da Instagram ai codici QR. Gli artisti assumono così un ruolo socialmente impegnato nella lotta all’emergenza sanitaria, riscoprendosi capaci di far fronte a quel senso di solitudine causato dal distanziamento sociale, e in grado di compensare un bisogno crescente di connettività.
Building Bridges vuole dunque sollecitare il visitatore proponendo un percorso intimo e in stretto rapporto con il processo creativo degli artisti. La mostra racconta aspetti differenti di questo anno segnato dalla pandemia e invita lo spettatore a fare altrettanto, condividendo la propria “finestra sul mondo” e ponendosi in dialogo con le storie che animano le opere esposte. Lo scopo è quello di stimolare una riflessione in grado di continuare a creare ponti e generare scambi, al fine di avviare un processo empatico tale da percepire le sensazioni e le esperienze provate dall’artista - e i suoi interlocutori - come se fossero state vissute in prima persona.
Vernissage 22 Maggio 2021 dalle 17.00 alle 20.00
Gli artisti coinvolti sono: Agata Treccani, Colectivo Suspeito (João Dias-Oliveira, Nuno Mota e Rossana Ribeiro), Doris Schamp & Michael Gruber, Collettivo AE (Luisella Zambon, Giancarlo Chirico e Gianluca Marasca) Pax Paloscia, omino71, Karin Fink (in collaborazione con la comunità “Anthroponauts”), Marianne Schmid, Vera Vera e Ylenia Modolo.
Per questo primo progetto espositivo si è scelto di porre in dialogo opere che esplorano il proprio rapporto con lo spettatore, in particolare sottolineando come questo sia mutato in tempi di pandemia. I lavori selezionati affrontano il cambiamento tentando di trovare risposte a un’esigenza collettiva di autorinnovamento, e lo fanno servendosi delle tecnologie più recenti, dal podcast all’interfaccia digitale, e ancora da Instagram ai codici QR. Gli artisti assumono così un ruolo socialmente impegnato nella lotta all’emergenza sanitaria, riscoprendosi capaci di far fronte a quel senso di solitudine causato dal distanziamento sociale, e in grado di compensare un bisogno crescente di connettività.
Building Bridges vuole dunque sollecitare il visitatore proponendo un percorso intimo e in stretto rapporto con il processo creativo degli artisti. La mostra racconta aspetti differenti di questo anno segnato dalla pandemia e invita lo spettatore a fare altrettanto, condividendo la propria “finestra sul mondo” e ponendosi in dialogo con le storie che animano le opere esposte. Lo scopo è quello di stimolare una riflessione in grado di continuare a creare ponti e generare scambi, al fine di avviare un processo empatico tale da percepire le sensazioni e le esperienze provate dall’artista - e i suoi interlocutori - come se fossero state vissute in prima persona.
Vernissage 22 Maggio 2021 dalle 17.00 alle 20.00
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omino71 ·
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agata treccani ·
colectivo suspeito joão dias oliveira ·
nuno mota e rossana ribeiro ·
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ylenia modolo
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