Vite imPazienti
foto di Vanni Natola |
Vite Impazienti
21/07/2008
Una grande mostra e altre manifestazioni collaterali sono in programma in Puglia per il ventennale della morte di Andrea Pazienza scomparso a soli trentadue anni nel giugno 1988. Una mostra di quadri, tavole, fumetti e disegni dell'artista, (Una estate. Sant Mna', spiagge contigue e le altre bellezze del Gargano), alcune esposizioni di foto, performances teatrali, grande musica, proiezioni, incontri e intitolazione di un tratto di Lungomare ad Andrea Pazienza, ideati con l'intento di restituire il genio e la complessità artistica di un protagonista della scena culturale degli anni '70/’80, unico per la sua versatilità e noto nel mondo per aver dato vita a memorabili personaggi del fumetto come Zanardi, Penthotal, Pertini, Pompeo, il Partigiano e tanti altri.
L'indimenticabile autore del manifesto del film di Fellini "La città delle donne", legato ai luoghi pugliesi per origini e "affinità elettive" e vissuto tra San Severo, Bologna, Roma e Montepulciano, verrà ricordato non soltanto per la quantità di opere che riuscì a realizzare ma anche per la volontà di confrontarsi con tutti i materiali e i generi espressivi. Quadri e locandine, disegni e vignette, fondali teatrali e manifesti cinematografici, bozzetti e costumi, copertine di dischi e disegni d'abiti, pubblicità e scrittura. Pier Vittorio Tondelli, scrisse di lui come "qualcuno che riuscì a rappresentare il destino, le astrazioni, la follia, la genialità, la miseria, la disperazione di una generazione che solo sbrigativamente, solo sommariamente chiameremo quella del '77". Per Achille Bonito Oliva, Pazienza fu uno dei più significativi tra gli artisti internazionali dell' "Arte Terminale" che "riportò sulle motivazioni del soggetto, lacerato tra lo sviluppo dell'industrializzazione e la crescita abnorme delle città, la sostanza morale della creazione artistica, con l'idea di ristabilire la naturalezza dell'uomo mediante il recupero del linguaggio dell'arte, in una poetica fortemente espressiva e segnata dall'azione".
Centrale la grande mostra Una estate... allestita a Palazzo della Bella e curata da Mariella e Michele Pazienza che inaugurerà il 19 luglio e proseguirà fino al 24 agosto: tavole originali delle storie che Andrea ha ambientato sul Gargano ( Il partigiano, Una estate, Figure storiche, Il perchè delle anatre), oltre a quadri, bozzetti, tanti disegni inediti e esposti per la prima volta. L'artista sarà inoltre ricordato attraverso sue bellissime foto scattate dal padre Enrico e dagli amici Vanni Natola e Gino Nardella.
I suggestivi scatti di Natola, agli inizi della sua prestigiosa carriera, ritraggono Andrea Pazienza tra gli anni 1971/74 nei luoghi a lui cari tra Vico del Gargano e San Menaio. Più che di immagini si tratta di un vero e proprio racconto dell'incontro di due amici e delle loro 'zingarate garganiche' . Andrea e Vanni: il genio del fumetto che ha reinventato l'arte delle 'nuvolette' e il giovane amico innamorato della fotografia, che di lì a qualche anno sarebbe diventato un grande professionista dell'immaginario fotografico". All'inaugurazione sarà presente l'autore.
Le foto di Gino Nardella, grande amico della giovinezza di Andrea P, costituirono materia d'esame per la prova di Tecniche della Fotografia che Nardella e Pazienza tennero il 9 giugno del '75 presso il DAMS di Bologna, al quale erano iscritti entrambi. Gli interessi che le foto paiono suscitare ancora oggi sono fondamentalmente due: com'era Peschici, che in trent'anni è cambiata non poco; e Pazienza Andrea, genio in erba, poco prima che diventasse Andrea Pazienza, genio riconosciuto dell'arte figurativa, celebrato oltre i confini nazionali. All'inaugurazione, Gino Nardella introdurrà la mostra con una performance di teatro-cabaret.
vite imPazienti
19 luglio - 24 agosto
Vico del Gargano e San Menaio (FG)
ideazione e direzione artistica Michele Francesco Afferrante e Filippo Mauceri
con la direzione artistica per la parte iconografica di Mariella e Michele Pazienza
www.fuoriporta.info
infoline 333-4269496 - 0884-994666
L'indimenticabile autore del manifesto del film di Fellini "La città delle donne", legato ai luoghi pugliesi per origini e "affinità elettive" e vissuto tra San Severo, Bologna, Roma e Montepulciano, verrà ricordato non soltanto per la quantità di opere che riuscì a realizzare ma anche per la volontà di confrontarsi con tutti i materiali e i generi espressivi. Quadri e locandine, disegni e vignette, fondali teatrali e manifesti cinematografici, bozzetti e costumi, copertine di dischi e disegni d'abiti, pubblicità e scrittura. Pier Vittorio Tondelli, scrisse di lui come "qualcuno che riuscì a rappresentare il destino, le astrazioni, la follia, la genialità, la miseria, la disperazione di una generazione che solo sbrigativamente, solo sommariamente chiameremo quella del '77". Per Achille Bonito Oliva, Pazienza fu uno dei più significativi tra gli artisti internazionali dell' "Arte Terminale" che "riportò sulle motivazioni del soggetto, lacerato tra lo sviluppo dell'industrializzazione e la crescita abnorme delle città, la sostanza morale della creazione artistica, con l'idea di ristabilire la naturalezza dell'uomo mediante il recupero del linguaggio dell'arte, in una poetica fortemente espressiva e segnata dall'azione".
Centrale la grande mostra Una estate... allestita a Palazzo della Bella e curata da Mariella e Michele Pazienza che inaugurerà il 19 luglio e proseguirà fino al 24 agosto: tavole originali delle storie che Andrea ha ambientato sul Gargano ( Il partigiano, Una estate, Figure storiche, Il perchè delle anatre), oltre a quadri, bozzetti, tanti disegni inediti e esposti per la prima volta. L'artista sarà inoltre ricordato attraverso sue bellissime foto scattate dal padre Enrico e dagli amici Vanni Natola e Gino Nardella.
I suggestivi scatti di Natola, agli inizi della sua prestigiosa carriera, ritraggono Andrea Pazienza tra gli anni 1971/74 nei luoghi a lui cari tra Vico del Gargano e San Menaio. Più che di immagini si tratta di un vero e proprio racconto dell'incontro di due amici e delle loro 'zingarate garganiche' . Andrea e Vanni: il genio del fumetto che ha reinventato l'arte delle 'nuvolette' e il giovane amico innamorato della fotografia, che di lì a qualche anno sarebbe diventato un grande professionista dell'immaginario fotografico". All'inaugurazione sarà presente l'autore.
Le foto di Gino Nardella, grande amico della giovinezza di Andrea P, costituirono materia d'esame per la prova di Tecniche della Fotografia che Nardella e Pazienza tennero il 9 giugno del '75 presso il DAMS di Bologna, al quale erano iscritti entrambi. Gli interessi che le foto paiono suscitare ancora oggi sono fondamentalmente due: com'era Peschici, che in trent'anni è cambiata non poco; e Pazienza Andrea, genio in erba, poco prima che diventasse Andrea Pazienza, genio riconosciuto dell'arte figurativa, celebrato oltre i confini nazionali. All'inaugurazione, Gino Nardella introdurrà la mostra con una performance di teatro-cabaret.
vite imPazienti
19 luglio - 24 agosto
Vico del Gargano e San Menaio (FG)
ideazione e direzione artistica Michele Francesco Afferrante e Filippo Mauceri
con la direzione artistica per la parte iconografica di Mariella e Michele Pazienza
www.fuoriporta.info
infoline 333-4269496 - 0884-994666
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