L'utopia della citta'
L'utopia della citta', Mediamuseum, Pescara
Dal 29 Maggio 2012 al 12 Giugno 2012
Pescara
Luogo: Mediamuseum
Indirizzo: piazza Alessandrini 34
Orari: tutti i giorni feriali 10.30/ 12.30 - 17-19
Curatori: Vitaliano Angelini
Telefono per informazioni: +39 085 4517898
E-Mail info: info@premiflaiano.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionetiboni.it
Diversi possono essere i modi per rappresentare o rivisitare una città ideale: fisico, metafisico, sublimato, intellettuale, razionale, trascendente, disvelato, imaginario. Percorso del pensiero, mondo dell’apparenza, città dell’utopia, forma del desiderio.
La citta’ ideale e’ il nostro bisogno di mito.
“L’utopia della città” è il titolo della mostra organizzata dall’associazione “Urbino-Arte, arte, cultura e conoscenza” in collaborazione con il Mediamuseum di Pescara; l’esposizione oltre agli urbinati propone anche artisti fabrianesi, pescaresi , eugubini e ginevrini i quali, in questa occasione si sono cimentati su un tema che, come ha scritto nella premessa alla mostra Vitaliano Angelini, presidente dell’associazione U.A., non vuol essere solo una rivisitazione di esempi rinascimentali di città ideale, ma si pone come anche quale riflessione sul concetto stesso di città.
È possibile difatti affermare -dice Angelini- con certezza che oggi assistiamo ad un rinato interesse, da parte della civiltà contemporanea e degli architetti moderni, nei confronti della città intesa come spazio intelligente e flessibile. L’ interesse per la città e il suo sviluppo, poi, lo si deve anche all’idea di centralità della città che già nel Quattrocento aveva acquistato il ruolo di perimetro e crocevia dell’agire storico dell’uomo.
La proposta della mostra, però, intende essere anche la comunicazione di un percorso con cui gli artisti hanno visualizzato quel bisogno di mito che loro e tutti noi ci portiamo dentro.
Gli autori presenti: Vitaliano Angelini, Omero Renato Angerame, Tiziana Bargagnati, Nello Bocci, Anne Brechbul,Leopoldo Ceccarelli, Giorgio Focarini, Giuliano Garattoni, Davide Leoni,Vilma Baiocco, Clodoveo Masciarelli, Bruno Paglialonga, Mauro Patarchi, Nino Pieri, Claudio Schiavoni, Giulio Serafini, Otello Sisti, Gianfranco Zazzeroni, Franco Zingaretti, con le loro opere – il cui formato di cm. 50 x 160, rigorosamente uguale per tutti, che evoca, in forma ridotta, quello delle più note tavole di Urbino, Berlino e Baltimora- di là della citazione colta, vogliono richiamare l’attenzione del visitatore sul rinato interesse della civiltà contemporanea verso la città intesa , oggi, come spazio intelligente e flessibile.
La mostra al Mediamuseum rimarrà aperta dal 29 maggio al 12 giugno 2012 e, nella varietà delle sue proposte, stimolando a prestare particolare attenzione allo sviluppo urbano contemporaneo è molto gradevole e intelligente.
E’ significativo il viaggio che questa mostra sta compiendo ed accattivanti sono i concetti che essa testimonia in relazione agli spazi, tutti quelli che la civiltà contemporanea abita: tematiche di assoluta e sentita priorità sociale.
Altrettanto significativo è l’intervento della creatività degli artisti che hanno interpretato il tema evolvendo “L’Utopia della città” secondo la sensibilità di ciascuno.
Non sorprende che un tema tecnicistico ed assolutamente scientifico per certi versi, sia spunto di tanta potenza cromatica e creativa, poiché tale evoluzione testimonia l’auspicio, o il prepotente suggerimento, che le città siano “vive”.
La parola Utopia rimanda a progetti e a valori che hanno il fascino del divenire; visioni di spazi che speriamo non siano irraggiungibili, ma che ottimisticamente ci aiutino a migliorare le nostre città, ad umanizzarle, renderle perfette, armoniose e profondamente amate.
E’ un augurio questo, che Pescara accogliendo queste opere, sulla scia della visione degli artisti evolva in un progetto di creatività e spirito solidale verso un crocevia di architetture e strade meravigliosamente “vive”. “L’Utopia della città”, allora, non è casuale.
La citta’ ideale e’ il nostro bisogno di mito.
“L’utopia della città” è il titolo della mostra organizzata dall’associazione “Urbino-Arte, arte, cultura e conoscenza” in collaborazione con il Mediamuseum di Pescara; l’esposizione oltre agli urbinati propone anche artisti fabrianesi, pescaresi , eugubini e ginevrini i quali, in questa occasione si sono cimentati su un tema che, come ha scritto nella premessa alla mostra Vitaliano Angelini, presidente dell’associazione U.A., non vuol essere solo una rivisitazione di esempi rinascimentali di città ideale, ma si pone come anche quale riflessione sul concetto stesso di città.
È possibile difatti affermare -dice Angelini- con certezza che oggi assistiamo ad un rinato interesse, da parte della civiltà contemporanea e degli architetti moderni, nei confronti della città intesa come spazio intelligente e flessibile. L’ interesse per la città e il suo sviluppo, poi, lo si deve anche all’idea di centralità della città che già nel Quattrocento aveva acquistato il ruolo di perimetro e crocevia dell’agire storico dell’uomo.
La proposta della mostra, però, intende essere anche la comunicazione di un percorso con cui gli artisti hanno visualizzato quel bisogno di mito che loro e tutti noi ci portiamo dentro.
Gli autori presenti: Vitaliano Angelini, Omero Renato Angerame, Tiziana Bargagnati, Nello Bocci, Anne Brechbul,Leopoldo Ceccarelli, Giorgio Focarini, Giuliano Garattoni, Davide Leoni,Vilma Baiocco, Clodoveo Masciarelli, Bruno Paglialonga, Mauro Patarchi, Nino Pieri, Claudio Schiavoni, Giulio Serafini, Otello Sisti, Gianfranco Zazzeroni, Franco Zingaretti, con le loro opere – il cui formato di cm. 50 x 160, rigorosamente uguale per tutti, che evoca, in forma ridotta, quello delle più note tavole di Urbino, Berlino e Baltimora- di là della citazione colta, vogliono richiamare l’attenzione del visitatore sul rinato interesse della civiltà contemporanea verso la città intesa , oggi, come spazio intelligente e flessibile.
La mostra al Mediamuseum rimarrà aperta dal 29 maggio al 12 giugno 2012 e, nella varietà delle sue proposte, stimolando a prestare particolare attenzione allo sviluppo urbano contemporaneo è molto gradevole e intelligente.
E’ significativo il viaggio che questa mostra sta compiendo ed accattivanti sono i concetti che essa testimonia in relazione agli spazi, tutti quelli che la civiltà contemporanea abita: tematiche di assoluta e sentita priorità sociale.
Altrettanto significativo è l’intervento della creatività degli artisti che hanno interpretato il tema evolvendo “L’Utopia della città” secondo la sensibilità di ciascuno.
Non sorprende che un tema tecnicistico ed assolutamente scientifico per certi versi, sia spunto di tanta potenza cromatica e creativa, poiché tale evoluzione testimonia l’auspicio, o il prepotente suggerimento, che le città siano “vive”.
La parola Utopia rimanda a progetti e a valori che hanno il fascino del divenire; visioni di spazi che speriamo non siano irraggiungibili, ma che ottimisticamente ci aiutino a migliorare le nostre città, ad umanizzarle, renderle perfette, armoniose e profondamente amate.
E’ un augurio questo, che Pescara accogliendo queste opere, sulla scia della visione degli artisti evolva in un progetto di creatività e spirito solidale verso un crocevia di architetture e strade meravigliosamente “vive”. “L’Utopia della città”, allora, non è casuale.
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