È probabile che la formazione dell’artista, nato a Venezia, sia avvenuta inizialmente nella città per poi terminare a Firenze nella bottega di Gentile da Fabriano, dove è documentato tra il 1422 e il 1423. Successivamente, fino al 1430,  lavorò a Roma con Pisanello per poi rientrare nel 1432 a Firenze, dove aprì una bottega indipendente: a questo periodo risalgono la famosa Madonna col Bambino nella Villa ai Tatti di Settignano e il Trittico Carnesecchi oggi a Londra. Nel 1437 lavorò a Perugia al servizio della famiglia Baglioni mentre nel 1439 ricevette la commissione sia per gli affreschi perduti nella chiesa fiorentina di Sant’Egidio sia per l’Adorazione dei Magi di Berlino. Il capolavoro dell’artista è la pala raffigurante la Madonna col Bambino e santi per la chiesa di Santa Lucia de’ Magnoli, oggi agli Uffizi, eseguita negli anni Quaranta e in cui compare il carattere distintivo del suo stile: la luce tersa e cristallina. Tra le opere tarde si ricordano gli affreschi della cappella Cavalcanti in Santa Croce. Vasari narra che il pittore morì assassinato da Andrea del Castagno: in realtà sopravvisse a quest’ultimo di ben quattro anni.