Parente di Antonio e Piero del Pollaiolo, è la personalità più importante nel panorama architettonico fiorentino dopo Brunelleschi, da cui prende le mosse la sua opera. Dopo un lungo soggiorno a Roma (1475-83) ottenne prestigiose commissioni: fu capomastro di Palazzo Strozzi (1494-97) dove realizzò il cortile e il cornicione mentre a Palazzo Vecchio si occupò del Salone dei Cinquecento e della scala di accesso (1495-97). L’intervento più significativo è il rifacimento della Chiesa di San Salvatore in Monte (1499-1504). Fu anche scelto per progettare la facciata della basilica di Santa Croce, mai realizzata a causa delle liti tra i frati e i committenti, la famiglia Quaratesi. A Firenze gli sono attribuiti anche palazzo Guadagni (1503-06), il palazzetto Horne e il vestibolo della sagrestia di Santo Spirito, eseguiti in parte su progetto del Sangallo (1492-94). Il soprannome, secondo Vasari, derivava dalle descrizioni meticolose delle rovine di Roma su cui l’artista amava dilungarsi dopo il ritorno a Firenze. Fu sepolto nella chiesa di Sant'Ambrogio.
Biografia
COMMENTI:
Tiziano Vecellio