Franco Nuti - Lello Torchia. La grammatica dell'esistenza

Franco Nuti - Lello Torchia. La grammatica dell'esistenza
Dal 15 Luglio 2017 al 15 Ottobre 2017
Arpino | Frosinone
Luogo: Fondazione Umberto Mastroianni - Castello di Ladislao
Indirizzo: P.zza Caduti dell’Aria
Orari: martedì - venerdì 9,30/12,30; sabato - domenica 9,30/12,30 -16,00/19,00
Curatori: Loredana Rea
Enti promotori:
- Procincia di Frosinone
- Comune di Frosinone
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0776 848 105
E-Mail info: info@fondazionemastroianni.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionemastroianni.it
Comunicato Stampa:
Nel Castello di Ladislao, sede della Fondazione Umberto Mastroianni, Loredana Rea, direttore artistico dell'istituzione arpinate, apre le porte alla mostra “La grammatica dell’esistenza”, un articolato percorso espositivo creato dagli artisti Franco Nuti e Lello Torchia per gli spazi dedicati alle mostre temporanee e alla collezione permanente.
Ironico e spiazzante è il dialogo che intessono tra loro e la presenza incombente della plasticità di Mastroianni, a cucire dimensioni immaginative diverse, in una lucidità formale che sostanzia la narrazione fatta per enigmatici frammenti.
Osservate in controluce, come cartine al tornasole, le opere lasciano emergere l’immagine di una dimensione di vita caotica e problematica nella sua sbandierata globalità, in cui tradizioni antiche coesistono con nuovi linguaggi mediatici, mentre realtà e immaginazione si fondono a suggerire una nuova grammatica dell’esistenza.
Nel Castello di Ladislao, sede della Fondazione Umberto Mastroianni, Loredana Rea, direttore artistico dell'istituzione arpinate, apre le porte alla mostra “La grammatica dell’esistenza”, un articolato percorso espositivo creato dagli artisti Franco Nuti e Lello Torchia per gli spazi dedicati alle mostre temporanee e alla collezione permanente.
Ironico e spiazzante è il dialogo che intessono tra loro e la presenza incombente della plasticità di Mastroianni, a cucire dimensioni immaginative diverse, in una lucidità formale che sostanzia la narrazione fatta per enigmatici frammenti.
Osservate in controluce, come cartine al tornasole, le opere lasciano emergere l’immagine di una dimensione di vita caotica e problematica nella sua sbandierata globalità, in cui tradizioni antiche coesistono con nuovi linguaggi mediatici, mentre realtà e immaginazione si fondono a suggerire una nuova grammatica dell’esistenza.
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