Franca Cipollaro. Trafitture di tenerezza

Opera di Franca Cipollaro
Dal 14 Ottobre 2023 al 25 Ottobre 2023
Genova
Luogo: SATURA Palazzo Stella
Indirizzo: Piazza Stella 5/1
Orari: dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00
Curatori: Flavia Motolese
Telefono per informazioni: +39 010 2468284
E-Mail info: info@satura.it
Sito ufficiale: http://www.satura.it
S’inaugura sabato 14 ottobre alle ore 17:00, nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale “Trafitture di tenerezza” di Franca Cipollaro a cura di Flavia Motolese.
Il titolo della mostra, ispirato a quello dell'antologia di versi di Guido Ceronetti, introduce lo stato d'animo che sottende buona parte della produzione di Franca Cipollaro. Artista genovese, allieva di Libero Verzetti, esordisce negli anni ‘50 con un’intensa attività espositiva, in cui si avvicendano mostre nazionali e internazionali (Roma, Genova, Milano, Firenze, Parigi, Grenoble) e riconoscimenti come l’Ambrogino d'oro, la medaglia d'oro per l'Arte Sacra, il premio Biennale d'Arte di Venezia “Rialto”.
La sua pittura mostra una grande sensibilità emotiva e una propensione intimistica, in cui si manifesta una commossa gentilezza nei confronti dell'oggetto raffigurato. Le opere mettono in evidenza quanto l’immagine di Cipollaro sia determinata, oltre che dalle influenze della scuola pittorica ligure del primo Novecento, da una capace traduzione del vero in cui è significativo l’accordo tra contenuto e sentimento.
L’artista filtra la realtà attraverso l'immaginazione, dando alla composizione una valenza evocatrice che va al di là dell'aspetto esteriore delle cose: il suo mondo, carico di codici intimisti e visioni quotidiane, svela un’interiorità tesa a una profonda indagine
introspettiva ed esistenziale.
La sua colta ricerca compositiva e formale si concentra sulla figura umana e sui paesaggi, esprimendo sempre quella valenza emotiva di partecipazione e condivisione alle vicende universali dell’uomo e del mondo. In uno scenario come questo, emerge la riconquista del valore dell'immagine, filtrata attraverso un’atmosfera onirica e surreale.
Attraverso la semplificazione delle forme visibili e la loro immersione nel colore di marca espressionista, giunge a una pittura densa di contenuti emozionali, variazioni formali oscillanti tra la realtà e un personale diario visivo delle emozioni.
La qualità plastica dei colori, la luminosità e la consistenza corporea dell'ombra modulano una figurazione in cui l’elemento corporeo è ora evanescente ora imponente e maestoso.
Franca Cipollaro, nei suoi quadri, sottende un alone di poesia che sospende in una trasfigurazione atemporale, volutamente allegorica-simbolista, corpi che aspirano a farsi atmosfera, portando nell'opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo.
Il titolo della mostra, ispirato a quello dell'antologia di versi di Guido Ceronetti, introduce lo stato d'animo che sottende buona parte della produzione di Franca Cipollaro. Artista genovese, allieva di Libero Verzetti, esordisce negli anni ‘50 con un’intensa attività espositiva, in cui si avvicendano mostre nazionali e internazionali (Roma, Genova, Milano, Firenze, Parigi, Grenoble) e riconoscimenti come l’Ambrogino d'oro, la medaglia d'oro per l'Arte Sacra, il premio Biennale d'Arte di Venezia “Rialto”.
La sua pittura mostra una grande sensibilità emotiva e una propensione intimistica, in cui si manifesta una commossa gentilezza nei confronti dell'oggetto raffigurato. Le opere mettono in evidenza quanto l’immagine di Cipollaro sia determinata, oltre che dalle influenze della scuola pittorica ligure del primo Novecento, da una capace traduzione del vero in cui è significativo l’accordo tra contenuto e sentimento.
L’artista filtra la realtà attraverso l'immaginazione, dando alla composizione una valenza evocatrice che va al di là dell'aspetto esteriore delle cose: il suo mondo, carico di codici intimisti e visioni quotidiane, svela un’interiorità tesa a una profonda indagine
introspettiva ed esistenziale.
La sua colta ricerca compositiva e formale si concentra sulla figura umana e sui paesaggi, esprimendo sempre quella valenza emotiva di partecipazione e condivisione alle vicende universali dell’uomo e del mondo. In uno scenario come questo, emerge la riconquista del valore dell'immagine, filtrata attraverso un’atmosfera onirica e surreale.
Attraverso la semplificazione delle forme visibili e la loro immersione nel colore di marca espressionista, giunge a una pittura densa di contenuti emozionali, variazioni formali oscillanti tra la realtà e un personale diario visivo delle emozioni.
La qualità plastica dei colori, la luminosità e la consistenza corporea dell'ombra modulano una figurazione in cui l’elemento corporeo è ora evanescente ora imponente e maestoso.
Franca Cipollaro, nei suoi quadri, sottende un alone di poesia che sospende in una trasfigurazione atemporale, volutamente allegorica-simbolista, corpi che aspirano a farsi atmosfera, portando nell'opera la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo.
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