BORN IN MAC MAHON. GLI EROI DELLA PERIFERIA DI GIOVANNI TESTORI
Dal 07 Ottobre 2023 al 23 Marzo 2024
Novate Milanese | Milano
Luogo: Casa Testori
Indirizzo: Largo Angelo Testori 13
Curatori: Francesco Franchi e Matteo Riva
Sito ufficiale: http://www.casatestori.it
Si chiamano Dante Pessina, Arialda Repossi, Maria Brasca, Cornelio Binda, Rita Boniardi detta la Gilda: sono alcuni dei protagonisti de I segreti di Milano, la saga di un’intensa e vivida Milano narrata da Giovanni Testori tra il 1958 e il 1961. La loro epopea popolare si svolge in quella zona della città che ha come asse via Mac Mahon, la strada che dal centro si insinua nel cuore della periferia nord ovest, supera il Ponte della Ghisolfa, tra la Bovisa, Vialba e Roserio, e prosegue con un affondo anche sul Giambellino.
Born in Mac Mahon è il titolo della mostra che porterà questi personaggi, amatissimi, a rivivere nella reinterpretazione di un gruppo di 20 illustratori. Dal 7 ottobre installazioni, immagini, video e sonorità popoleranno le stanze di Casa Testori, dove ha abitato lo scrittore che, oltre 60 anni fa, questi personaggi ha immaginato e raccontato.
Agli illustratori è stato chiesto, attraverso la loro personale immaginazione e sensibilità, di connettere all’oggi personaggi che avevano dato vita a una straordinaria epica popolare, conservandone lo spirito e restituendone l’energia vitale. Nel percorso della mostra il pubblico realizzerà dei veri incontri, grazie ad allestimenti creativi e suggestivi messi a punto con i singoli artisti, così che la commedia umana di Testori tornerà come in scena, attraverso sequenze e situazioni che richiamano, stanza dopo stanza, gli atti teatrali. Il finale sarà un fuori programma: agli artisti Danilo Sciorilli e Alberto Montorfano è stato chiesto di affrontare due personaggi dell’ultima stagione creativa di Testori, per testimoniare come cambiò, in segno drammatico, la sua visione di Milano: sono Riboldi Gino di In exitu e Madame “La Flüte” de Gli Angeli dello sterminio.
Il progetto Born in Mac Mahon uscirà dai confini di Casa Testori, per vivere nei quartieri raccontati da Testori nei suoi romanzi, grazie agli studenti delle scuole superiori della cintura tra via Mac Mahon, il Ponte della Ghisolfa, Bovisa, quartieri della periferia nord ovest di Milano, con l’aggiunta si diceva del Giambellino. Le scuole coinvolte sono il liceo Bottoni, l’Alexis Carrell, il Marconi e il Boccioni, ma verranno coinvolte, con proposte a loro dedicate, il liceo Manzoni, il Beccaria e il Carducci. In questo percorso di conoscenza e restituzione, gli studenti verranno ospitati al Teatro Franco Parenti per incontrare Testori grazie alle parole di studiosi e attori, e infine avranno la possibilità di visitare la mostra a Casa Testori. Il progetto prevede inoltre che, partendo dalle parole di Testori, gli studenti lavorino con docenti di scrittura creativa e con gli stessi illustratori protagonisti della mostra Born in Mac Mahon per realizzare locandine che reinterpretino i luoghi testoriani del loro quartiere.
Infine, il dipartimento educativo di Casa Testori ha ideato per le scuole di ogni ordine e grado percorsi specialiall’interno della mostra per scoprire insieme cos’è un personaggio, come si costruisce, come si può raccontarlo e cosa lo rende indimenticabile. Saranno attività a supporto della didattica, con focus sull’insegnamento di italiano, storia dell’arte e educazione civica.
La mostra Born in Mac Mahon e il progetto con le scuole sono stati resi possibili grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa San Paolo.
Testori in prospettiva: introduzione al catalogo della mostra
Tra il 1958 e il 1961 Giovanni Testori aveva raccontato in cinque libri pubblicati da Feltrinelli, con meravigliose copertine disegnate da Albe Steiner, la commedia umana della “sua” Milano. “Sua” in quanto attraversata quotidianamente, indagata, vissuta e amata. È un pezzo ben specifico di città – lo spicchio Nord Ovest orientato verso Novate – con una tipologia ben definita, sia dal punto di vista antropologico che urbano, che attraverso la sua scrittura Testori riesce a trasformare in qualcosa di emblematico e di universale. Tanta è la vita che quelle pagine contengono, travalicando non solo la dimensione geografica, ma anche quella temporale.
Da questa evidenza è nata l’idea di un progetto diffuso come “Born in Mac Mahon”: proiettare i protagonisti di quella epopea nella Milano di oggi, attraverso l’immaginazione e la creatività di 20 illustratori. Ognuno ha adottato un personaggio, facendogli fare un salto in avanti nel tempo; un salto nel presente ma in un certo senso anche nel futuro. La scintilla che ha reso possibile questo salto è la sintonia umana che si è immediatamente stabilita: ognuno dei creativi di oggi ha potuto scoprire in quei personaggi vibrazioni assolutamente contemporanee; sentimenti, malinconie, inquietudini che ci appartengono. Per questo la loro immaginazione si è messa in movimento con molta facilità e anche con molta felicità. “Born in Mac Mahon” è inoltre un progetto con una natura virale: la mostra nasce per travalicare i propri confini e attivare esperienze creative e diffuse, in particolare nelle scuole, nel segno di un passato prossimo che parla al nostro presente.
Per realizzare “Born in Mac Mahon” è stato fondamentale il ruolo di Francesco Franchi e Matteo Riva, due importanti art director che hanno condiviso con entusiasmo il progetto e ci hanno orientato in tante scelte, compresa quella di affidare a Paperstudio di Cecilia Bianchini e Giovanni Cavalleri l’immagine coordinata della mostra, compreso questo catalogo-manifesto che avete tra le mani.
Fondamentale anche il sostegno degli sponsor, che hanno colto la rilevanza non solo culturale ma anche sociale di Born in Mac Mahon, un percorso pensato non tanto per celebrare Testori a 100 dalla nascita, ma per raccogliere e rilanciare la passione umana che segna la sua avventura culturale.
Personaggi testoriani
• Cornelio Binda il pugile de Il Ponte della Ghisolfa
• Maria Brasca la protagonista de La Maria Brasca
• Rita Boniardi da La Gilda del Mac Mahon
• Rinaldo Cattaneo da La Nebbia al Giambellino
• Duilio Morini da Il Ponte della Ghisolfa
• Rina Oliva e Carlo Villa i fidanzati de Il Fabbricone
• Dante Pessina il protagonista de Il dio di Roserio
• Raffaele ed Enrica i cognati amanti da La Gilda del Mac Mahon
• Redenta Restelli l’anima de Il Fabbricone
• Arialda Repossi la protagonista de L’Arialda
• Gino Riboldi il protagonista di In exitu
• Madame La Flüte, de Gli Angeli dello sterminio
Born in Mac Mahon è il titolo della mostra che porterà questi personaggi, amatissimi, a rivivere nella reinterpretazione di un gruppo di 20 illustratori. Dal 7 ottobre installazioni, immagini, video e sonorità popoleranno le stanze di Casa Testori, dove ha abitato lo scrittore che, oltre 60 anni fa, questi personaggi ha immaginato e raccontato.
Agli illustratori è stato chiesto, attraverso la loro personale immaginazione e sensibilità, di connettere all’oggi personaggi che avevano dato vita a una straordinaria epica popolare, conservandone lo spirito e restituendone l’energia vitale. Nel percorso della mostra il pubblico realizzerà dei veri incontri, grazie ad allestimenti creativi e suggestivi messi a punto con i singoli artisti, così che la commedia umana di Testori tornerà come in scena, attraverso sequenze e situazioni che richiamano, stanza dopo stanza, gli atti teatrali. Il finale sarà un fuori programma: agli artisti Danilo Sciorilli e Alberto Montorfano è stato chiesto di affrontare due personaggi dell’ultima stagione creativa di Testori, per testimoniare come cambiò, in segno drammatico, la sua visione di Milano: sono Riboldi Gino di In exitu e Madame “La Flüte” de Gli Angeli dello sterminio.
Il progetto Born in Mac Mahon uscirà dai confini di Casa Testori, per vivere nei quartieri raccontati da Testori nei suoi romanzi, grazie agli studenti delle scuole superiori della cintura tra via Mac Mahon, il Ponte della Ghisolfa, Bovisa, quartieri della periferia nord ovest di Milano, con l’aggiunta si diceva del Giambellino. Le scuole coinvolte sono il liceo Bottoni, l’Alexis Carrell, il Marconi e il Boccioni, ma verranno coinvolte, con proposte a loro dedicate, il liceo Manzoni, il Beccaria e il Carducci. In questo percorso di conoscenza e restituzione, gli studenti verranno ospitati al Teatro Franco Parenti per incontrare Testori grazie alle parole di studiosi e attori, e infine avranno la possibilità di visitare la mostra a Casa Testori. Il progetto prevede inoltre che, partendo dalle parole di Testori, gli studenti lavorino con docenti di scrittura creativa e con gli stessi illustratori protagonisti della mostra Born in Mac Mahon per realizzare locandine che reinterpretino i luoghi testoriani del loro quartiere.
Infine, il dipartimento educativo di Casa Testori ha ideato per le scuole di ogni ordine e grado percorsi specialiall’interno della mostra per scoprire insieme cos’è un personaggio, come si costruisce, come si può raccontarlo e cosa lo rende indimenticabile. Saranno attività a supporto della didattica, con focus sull’insegnamento di italiano, storia dell’arte e educazione civica.
La mostra Born in Mac Mahon e il progetto con le scuole sono stati resi possibili grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa San Paolo.
Testori in prospettiva: introduzione al catalogo della mostra
Tra il 1958 e il 1961 Giovanni Testori aveva raccontato in cinque libri pubblicati da Feltrinelli, con meravigliose copertine disegnate da Albe Steiner, la commedia umana della “sua” Milano. “Sua” in quanto attraversata quotidianamente, indagata, vissuta e amata. È un pezzo ben specifico di città – lo spicchio Nord Ovest orientato verso Novate – con una tipologia ben definita, sia dal punto di vista antropologico che urbano, che attraverso la sua scrittura Testori riesce a trasformare in qualcosa di emblematico e di universale. Tanta è la vita che quelle pagine contengono, travalicando non solo la dimensione geografica, ma anche quella temporale.
Da questa evidenza è nata l’idea di un progetto diffuso come “Born in Mac Mahon”: proiettare i protagonisti di quella epopea nella Milano di oggi, attraverso l’immaginazione e la creatività di 20 illustratori. Ognuno ha adottato un personaggio, facendogli fare un salto in avanti nel tempo; un salto nel presente ma in un certo senso anche nel futuro. La scintilla che ha reso possibile questo salto è la sintonia umana che si è immediatamente stabilita: ognuno dei creativi di oggi ha potuto scoprire in quei personaggi vibrazioni assolutamente contemporanee; sentimenti, malinconie, inquietudini che ci appartengono. Per questo la loro immaginazione si è messa in movimento con molta facilità e anche con molta felicità. “Born in Mac Mahon” è inoltre un progetto con una natura virale: la mostra nasce per travalicare i propri confini e attivare esperienze creative e diffuse, in particolare nelle scuole, nel segno di un passato prossimo che parla al nostro presente.
Per realizzare “Born in Mac Mahon” è stato fondamentale il ruolo di Francesco Franchi e Matteo Riva, due importanti art director che hanno condiviso con entusiasmo il progetto e ci hanno orientato in tante scelte, compresa quella di affidare a Paperstudio di Cecilia Bianchini e Giovanni Cavalleri l’immagine coordinata della mostra, compreso questo catalogo-manifesto che avete tra le mani.
Fondamentale anche il sostegno degli sponsor, che hanno colto la rilevanza non solo culturale ma anche sociale di Born in Mac Mahon, un percorso pensato non tanto per celebrare Testori a 100 dalla nascita, ma per raccogliere e rilanciare la passione umana che segna la sua avventura culturale.
Personaggi testoriani
• Cornelio Binda il pugile de Il Ponte della Ghisolfa
• Maria Brasca la protagonista de La Maria Brasca
• Rita Boniardi da La Gilda del Mac Mahon
• Rinaldo Cattaneo da La Nebbia al Giambellino
• Duilio Morini da Il Ponte della Ghisolfa
• Rina Oliva e Carlo Villa i fidanzati de Il Fabbricone
• Dante Pessina il protagonista de Il dio di Roserio
• Raffaele ed Enrica i cognati amanti da La Gilda del Mac Mahon
• Redenta Restelli l’anima de Il Fabbricone
• Arialda Repossi la protagonista de L’Arialda
• Gino Riboldi il protagonista di In exitu
• Madame La Flüte, de Gli Angeli dello sterminio
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