Le metamorfosi del viaggiatore. Stati mentali, onirici e reali del partire - e del tornare -
Le metamorfosi del viaggiatore. Stati mentali, onirici e reali del partire - e del tornare -, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
Dal 19 Ottobre 2012 al 02 Dicembre 2012
Milano
Luogo: Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Indirizzo: corso Magenta, 59
Enti promotori:
- Fondazione Gruppo Credito Valtellinese
Telefono per informazioni: +39 02 48008015
E-Mail info: info@studioesseci.net
Sito ufficiale: http://www.creval.it
Ha avuto un gran successo il Concorso, alla sua prima edizione, promosso dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e dall’Associazione Illustratori sul tema del viaggiare.
Indetto nel dicembre 2011, il Concorso si rivolgeva agli illustratori, fumettisti e artisti, italiani e stranieri. Il tema prescelto era quello del viaggio come rappresentazione visiva disegnata dell’esperienza personale e vissuta del partire e del tornare: dalla preparazione al viaggio di partenza a quella del ritorno, dai saluti delle persone che lasci ai volti delle persone che incontri, dallo straniamento alla conoscenza di nuovi luoghi. Ma anche viaggi onirici e immaginati, percorsi interiori e itinerari fantastici.
La giuria del Concorso, presieduta da Stefano Faravelli, famoso carnettista, ha selezionato 112 autori, le cui opere saranno esposte, dal 19 ottobre al 2 dicembre, in una mostra allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di corso Magenta, a Milano.
Per la mostra (e il catalogo, edito da Carthusia, con introduzione di Walter Forchesato) sono state individuate 123 opere singole, 18 carnet de voyage e 9 fumetti.
Ospite d’onore della mostra sarà proprio Stefano Faravelli, nella sua veste di carnettista. Sarà dedicata a lui la Sezione Speciale della Mostra.
“Stefano è il solo artista – afferma di lui Guido Ceronetti - in grado di dipingere con un capello presumibilmente corto, oppure un pelo di coniglio strappato in modo indolore...“.
Stefano Faravelli (1959), pittore, filosofo e orientalista, trae ispirazione dalle sue letture preferite - atlanti, enciclopedie e manuali di zoologia - e dai lunghi viaggi in Africa, e nel vicino, medio ed estremo Oriente.
Faravelli ha ricevuto un premio speciale alla Biennale du Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand, e ha risvegliato anche in Italia l'interesse per queste opere, frutto di immediatezza e riflessione, nelle quali si compendiano - con strumenti semplici e sensibili come l'acquerello e la calligrafia - il talento, lo studio e la passione. I suoi carnet di viaggio raccontano Mali, Cina, India ed Egitto (pubblicati da EDT), e Giappone (De Agostini).
Nel corso della mostra, sono previsti sia incontri e laboratori con gli illustratori, tra cui naturalmente gli artisti ospiti. L’intento di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, responsabili per le scelte espositive delle Gallerie del Gruppo Credito Valtellinese stanno anche mettendo a punto un programma, particolarmente articolato, di proposte per le scuole e le famiglie: incontri, visite, laboratori con illustratori, una vera e propria “fucina” che vuole avvicinare alla mostra e al tema dell’illustrazione i pubblici più diversi. Le Gallerie sono un luogo importante di incontro tra arte e ragazzi, luoghi dove la famiglia e/o la classe possono trascorrere momenti formativi di crescita dove non si viene giudicati ma dove si è protagonisti in una relazione che dà spazio alla fantasia, all’immaginazione e alle domande. A volte anche in un salutare colloquio muto e interiore.
Indetto nel dicembre 2011, il Concorso si rivolgeva agli illustratori, fumettisti e artisti, italiani e stranieri. Il tema prescelto era quello del viaggio come rappresentazione visiva disegnata dell’esperienza personale e vissuta del partire e del tornare: dalla preparazione al viaggio di partenza a quella del ritorno, dai saluti delle persone che lasci ai volti delle persone che incontri, dallo straniamento alla conoscenza di nuovi luoghi. Ma anche viaggi onirici e immaginati, percorsi interiori e itinerari fantastici.
La giuria del Concorso, presieduta da Stefano Faravelli, famoso carnettista, ha selezionato 112 autori, le cui opere saranno esposte, dal 19 ottobre al 2 dicembre, in una mostra allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di corso Magenta, a Milano.
Per la mostra (e il catalogo, edito da Carthusia, con introduzione di Walter Forchesato) sono state individuate 123 opere singole, 18 carnet de voyage e 9 fumetti.
Ospite d’onore della mostra sarà proprio Stefano Faravelli, nella sua veste di carnettista. Sarà dedicata a lui la Sezione Speciale della Mostra.
“Stefano è il solo artista – afferma di lui Guido Ceronetti - in grado di dipingere con un capello presumibilmente corto, oppure un pelo di coniglio strappato in modo indolore...“.
Stefano Faravelli (1959), pittore, filosofo e orientalista, trae ispirazione dalle sue letture preferite - atlanti, enciclopedie e manuali di zoologia - e dai lunghi viaggi in Africa, e nel vicino, medio ed estremo Oriente.
Faravelli ha ricevuto un premio speciale alla Biennale du Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand, e ha risvegliato anche in Italia l'interesse per queste opere, frutto di immediatezza e riflessione, nelle quali si compendiano - con strumenti semplici e sensibili come l'acquerello e la calligrafia - il talento, lo studio e la passione. I suoi carnet di viaggio raccontano Mali, Cina, India ed Egitto (pubblicati da EDT), e Giappone (De Agostini).
Nel corso della mostra, sono previsti sia incontri e laboratori con gli illustratori, tra cui naturalmente gli artisti ospiti. L’intento di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, responsabili per le scelte espositive delle Gallerie del Gruppo Credito Valtellinese stanno anche mettendo a punto un programma, particolarmente articolato, di proposte per le scuole e le famiglie: incontri, visite, laboratori con illustratori, una vera e propria “fucina” che vuole avvicinare alla mostra e al tema dell’illustrazione i pubblici più diversi. Le Gallerie sono un luogo importante di incontro tra arte e ragazzi, luoghi dove la famiglia e/o la classe possono trascorrere momenti formativi di crescita dove non si viene giudicati ma dove si è protagonisti in una relazione che dà spazio alla fantasia, all’immaginazione e alle domande. A volte anche in un salutare colloquio muto e interiore.
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