Atmosfere del Novecento volti e paesaggi
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Virgilio Guidi, Donna dalla cintura rossa, olio su compensato (1929)
Dal 29 Agosto 2014 al 15 Settembre 2014
Ravenna
Luogo: Palazzo De André
Indirizzo: viale Europa 1
Orari: tutti i giorni 19.30-23.30
Curatori: Silvana Costa
Enti promotori:
- Regione Emilia-Romagna
- Provincia di Ravenna
- Comune di Ravenna
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 335 8151821
E-Mail info: info@ilcerbero.it
Sito ufficiale: http://www.comune.ra.it
“Atmosfere del Novecento volti e paesaggi” è la mostra che inaugura a Ravenna negli spazi del Pala De André di Ravenna venerdì 29 agosto alle 19, a cura di Silvana Costa.
Oltre 100 opere a partire dagli anni 20 fino agli anni 70 descrivono un passato attraverso immagini legate al quotidiano.
La mostra raccoglie una trentina di disegni, una decina di sculture e oltre 60 dipinti. Il vasto corpus vuole condurre il pubblico nell’arte del Novecento attraverso paesaggi e volti sconosciuti, per cogliere l’abilità pittorica e descrittiva di ogni singolo autore protagonista dello scorso secolo, per conoscere l’identità di certe opere, la morbidezza di certi segni, che pur rifacendosi ai movimenti pittorici del Novecento, sono soprattutto frutto del vissuto e della personalità dell’artista, della sua ricerca intimista.
Un percorso articolato che espone grandi artisti del Novecento italiano: dai paesaggi di Giacomo Balla degli anni Cinquanta, alla carrellata di ritratti di Corrado Cagli realizzati negli anni Quaranta e negli anni Sessanta accanto a Massimo Campigli e Felice Carena mentre di Carlo Carrà sono in mostra i paesaggi realizzati negli anni Trenta e negli anni Cinquanta. E ancora Felice Casorati, Claudio Clerici e Giorgio De Chirico esplorato attraverso quadri di notevole intensità e simbologie per lui ricorrenti degli anni ’50 oltra a un disegno del ’29. In mostra anche un nucleo di opere di Filippo De Pisis degli anni Trenta e Quaranta, un piccolo ciclo che si conclude con un olio su tela del 1950. E ancora gli stupendi paesaggi di Raffaele De Grada e i disegni di Pericle Fazzini. Un corpus numeroso di opere indagano l’opera di Virgilio Guidi accanto a quella di Ottone Rosai. Di questi in mostra magnifici paesaggi, ritratti, nature morte. Accanto i ritratti realizzati negli anni Cinquanta da Renato Guttuso e Mino Maccari, disegni e sculture di Arturo Martini tra cui i“Ferri”realizzati negli anni Cinquanta. Poi Mirko, Savinio, Gregorio Sciltian, Severini, i paesaggi di Ardengo Soffici e Arturo Tosi, Emilio Vedova e Renzo Vespignani. Inoltre i disegni e gli inchiostri di Mario Sironi, una decina di opere dal 1914 agli anni Cinquanta.
Oltre 100 opere a partire dagli anni 20 fino agli anni 70 descrivono un passato attraverso immagini legate al quotidiano.
La mostra raccoglie una trentina di disegni, una decina di sculture e oltre 60 dipinti. Il vasto corpus vuole condurre il pubblico nell’arte del Novecento attraverso paesaggi e volti sconosciuti, per cogliere l’abilità pittorica e descrittiva di ogni singolo autore protagonista dello scorso secolo, per conoscere l’identità di certe opere, la morbidezza di certi segni, che pur rifacendosi ai movimenti pittorici del Novecento, sono soprattutto frutto del vissuto e della personalità dell’artista, della sua ricerca intimista.
Un percorso articolato che espone grandi artisti del Novecento italiano: dai paesaggi di Giacomo Balla degli anni Cinquanta, alla carrellata di ritratti di Corrado Cagli realizzati negli anni Quaranta e negli anni Sessanta accanto a Massimo Campigli e Felice Carena mentre di Carlo Carrà sono in mostra i paesaggi realizzati negli anni Trenta e negli anni Cinquanta. E ancora Felice Casorati, Claudio Clerici e Giorgio De Chirico esplorato attraverso quadri di notevole intensità e simbologie per lui ricorrenti degli anni ’50 oltra a un disegno del ’29. In mostra anche un nucleo di opere di Filippo De Pisis degli anni Trenta e Quaranta, un piccolo ciclo che si conclude con un olio su tela del 1950. E ancora gli stupendi paesaggi di Raffaele De Grada e i disegni di Pericle Fazzini. Un corpus numeroso di opere indagano l’opera di Virgilio Guidi accanto a quella di Ottone Rosai. Di questi in mostra magnifici paesaggi, ritratti, nature morte. Accanto i ritratti realizzati negli anni Cinquanta da Renato Guttuso e Mino Maccari, disegni e sculture di Arturo Martini tra cui i“Ferri”realizzati negli anni Cinquanta. Poi Mirko, Savinio, Gregorio Sciltian, Severini, i paesaggi di Ardengo Soffici e Arturo Tosi, Emilio Vedova e Renzo Vespignani. Inoltre i disegni e gli inchiostri di Mario Sironi, una decina di opere dal 1914 agli anni Cinquanta.
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