Ceramica Déco. Il gusto di un’epoca

Francesco Nonni, Danzatrice, 1924, maiolica, collezione privata

 

Dal 18 Febbraio 2017 al 01 Ottobre 2017

Faenza | Ravenna

Luogo: MIC Museo Internazionale delle Ceramiche

Indirizzo: viale Baccarini 19

Curatori: Claudia Casali

Costo del biglietto: intero 8 euro, ridotto euro 5, studenti euro 3 (chi presenta il biglietto della mostra di Forlì ha diritto all’ingresso ridotto a 5 euro e viceversa)

Telefono per informazioni: +39 0546 697311

Sito ufficiale: http://www.micfaenza.org



Prosegue fino al 1° ottobre “Ceramiche Déco. Il gusto di un’epoca”, a cura di Claudia Casali, al MIC di Faenza.

Ogni martedì di luglio, alle 18.30, il Museo propone una visita guidata gratuita (inclusa nel prezzo di ingresso del biglietto) alla mostra, seguita da un aperitivo in giardino.

La mostra concentra la propria attenzione sulla produzione ceramica italiana e internazionale a partire proprio da quella faentina, che in quegli anni, fu fondamentale per lo sviluppo e l’affermazione del gusto Déco in Italia.  

Questo avvenne grazie a figure di spicco come Domenico Rambelli, Francesco Nonni, Pietro Melandri, Anselmo Bucci, Riccardo Gatti, Giovanni Guerrini, Ercole Drei aggiornati e invasi di fermento creativo grazie all’aggiornata “scena” stimolata dal Museo Internazionale delle Ceramiche e dalla Regia Scuola Ceramica fondati da Gaetano Ballardini rispettivamente nel 1908 e nel 1919.

Autori poliedrici che si occuparono anche di grafica, ebanisteria, intarsio, moda, e che furono protagonisti – come partecipanti e curatori - a tutte le tre Biennali Internazionali dedicate alle arti decorative (1923, 1925, 1927) organizzate da Guido Marangoni a Villa Reale di Monza, e poi alle triennali.

Nella mostra al MIC di Faenza un ruolo di rilievo è dato alla figura di Francesco Nonni di cui saranno esposte diverse opere alcune pressoché inedite. Per la prima volta sarà esposto al pubblico il “Corteo Orientale” del 1925 – il MIC  possiede una versione successiva del 1927 – che vinse la medaglia d’Argento all’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi, ( Parigi sancì la nascita ufficiale dell’ Art Dèco) e la “Danzatrice” (1924) opera totalmente inedita.

Le ceramiche in mostra, saranno affiancate anche da vetri, arredi e i metalli di Guerrini, dalle xilografie di Nonni, dagli arredi di Berdondini, dalle ceramiche di Melandri (di cui in mostra si espone un servizio da tavola inedito), dai magnifici esemplari realizzati presso la Regia Scuola sotto la direzione artistica e creativa di Domenico Rambelli e Anselmo Bucci.

Diversi i raffronti nazionali, con gli splendidi esemplari di Gio Ponti e Giovanni Gariboldi per la Richard Ginori, le manifatture Lenci e Rometti, ed internazionali con le ceramiche tedesche della Repubblica di Weimar, l’austriaca manifattura Wiener Werkstätte con nuovi stilemi introdotti da Michael Powolny, Otto Prutscher, Dagobert Peche, le belghe con le manifatture di Boch Frères e la Fabbrica Imperiale e Reale di Nimy e le danesi manifatture Bing e Gröndhal di Copenhaghen, i cui pezzi esposti a Monza furono donati dall’allora storico direttore Poul Simonsen al Museo faentino, a seguito della Biennale di Monza del 1927, per arricchire le collezioni internazionali. Apertura:  dal martedì alla domenica e festivi ore 10-19. Chiuso il lunedì e il 15 agosto

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