Superfici d'autore 2024. Omaggio a Gio Ponti
Dal 13 Settembre 2024 al 06 Ottobre 2024
Faenza | Ravenna
Luogo: MIC Faenza
Indirizzo: Viale Baccarini 19
Telefono per informazioni: +39 0546 697311
E-Mail info: info@micfaenza.org
Sito ufficiale: http://www.micfaenza.org
Dal 14 settembre al 6 ottobre 2024 al MIC di Faenza torna Superfici d’Autore con un omaggio a Gio Ponti.
Il MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, in corrispondenza con due delle più importanti fiere dedicate alla ceramica in Italia (Cersaie a Bologna e Tecna a Rimini), mette in mostra i lavori di cinque importanti aziende ceramiche che presentano superfici disegnate da designer di importanza internazionale.
L’edizione 2024 è speciale perché si sviluppa come un’appendice dalla fortunata mostra “Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967”- in corso al MIC Faenza fino al 13 ottobre - e porta in mostra alcune superfici disegnate dallo stesso Gio Ponti insieme a lavori idealmente influenzati dall’eredità del grande architetto italiano.
Ceramica Bardelli riscopre dal proprio archivio una serie di progetti disegnati proprio da Gio Ponti negli anni Venti e Cinquanta: la Collezione “La casa degli efebi”, una decorazione per oggetti ceramici, riproposta nelle superfici; la serie “Le donne sui fiori” un insieme di figure femminili distese tra i fiori su uno sfondo di colore intenso; quella de “La conversazione classica”, la decorazione d’ispirazione classica che fu realizzata su vasi ornamentali, urne e piccoli soprammobili; la serie “Costumi” che si compone di 24 soggetti diversi selezionati fra i bozzetti disegnati da Gio Ponti; infine “Centolettere” una selezione delle lettere che l'architetto-designer-pittore Gio Ponti ha realizzato negli anni '50.
La Ceramica Francesco De Maio espone tre sue esclusive collezioni, “Blu Ponti”, “Puntini” e “Carpet”, testimoniando l'eccellenza e l'innovazione nel settore della ceramica decorata a mano. Le opere esposte incarnano l'eleganza e la maestria artigianale che contraddistinguono da sempre la Francesco De Maio. Un'occasione per scoprire e apprezzare il talento dei Maestri Decoratori e dei prestigiosi Designer, da Gio Ponti ad Alessandro Mendini, a Giuliano Andrea dell’Uva, che hanno dato vita a opere straordinarie.
LEA Ceramiche mette in mostra la ricerca innovativa di “Pigmenti”, nata dalla collaborazione con Ferruccio Laviani, e delle capsule “Segni su Pigmenti”, ad essa collegata e a firma dello stesso Laviani. Mentre la prima interpreta la funzione primigenia della ceramica - materia pura al servizio del colore – in 12 diverse varianti cromatiche dai toni contemporanei, “Segni su Pigmenti” declina la palette in senso decorativo, sovrapponendovi linee imperfette e gocce pennellate che diventano texture dal rilievo materico.
Marazzi, riscopre “Triennale, design Gio Ponti – Alberto Rosselli”. Nel 1960, Marazzi affida al prestigioso studio Ponti Fornaroli Rosselli la progettazione di una nuova piastrella in ceramica. Gio Ponti, con il contributo di Alberto Rosselli, concepisce un pezzo di design che non ha nulla a che vedere con la tradizionale piastrella quadrata o rettangolare. Semplice, elegante e “quattro volte curva”, “Triennale” – il nome è ispirato alla XII Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali a Milano in cui viene presentata – somiglia al tassello di un puzzle per bambini e diventa subito un’icona del design italiano, ancora oggi in produzione.
Mutina presenta le nuove collezioni “Adagio” e “Osso&Bottone” interamente firmate dal francese Ronan Bouroullec viste in anteprima alla Milano Design Week 2024. Le sagome di “Osso & Bottone” danno vita a un suggestivo gioco di pieni e vuoti. Il risultato è una vibrazione ottica in grado di confondere le geometrie originali e di aprire un dialogo tra la collezione e il mondo naturale su cui si affaccia. “Adagio ” è un progetto costituito da una serie di moduli in ceramica pensati per essere assemblati e generare scenografiche sculture da parete. La struttura reticolare ricorda la trama di un tessuto, la cui tridimensionalità è resa evidente dalla sovrapposizione degli elementi.
La mostra è resa possibile grazie al sostegno di Cersaie, Sacmi e Tecna.
Con il patrocinio della Direzione Generale Educazione, Ricerca ed Istituti Culturali, Regione Emilia Romagna, Comune di Faenza, Unione dei Comuni della Romagna Faentina
Il MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, in corrispondenza con due delle più importanti fiere dedicate alla ceramica in Italia (Cersaie a Bologna e Tecna a Rimini), mette in mostra i lavori di cinque importanti aziende ceramiche che presentano superfici disegnate da designer di importanza internazionale.
L’edizione 2024 è speciale perché si sviluppa come un’appendice dalla fortunata mostra “Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967”- in corso al MIC Faenza fino al 13 ottobre - e porta in mostra alcune superfici disegnate dallo stesso Gio Ponti insieme a lavori idealmente influenzati dall’eredità del grande architetto italiano.
Ceramica Bardelli riscopre dal proprio archivio una serie di progetti disegnati proprio da Gio Ponti negli anni Venti e Cinquanta: la Collezione “La casa degli efebi”, una decorazione per oggetti ceramici, riproposta nelle superfici; la serie “Le donne sui fiori” un insieme di figure femminili distese tra i fiori su uno sfondo di colore intenso; quella de “La conversazione classica”, la decorazione d’ispirazione classica che fu realizzata su vasi ornamentali, urne e piccoli soprammobili; la serie “Costumi” che si compone di 24 soggetti diversi selezionati fra i bozzetti disegnati da Gio Ponti; infine “Centolettere” una selezione delle lettere che l'architetto-designer-pittore Gio Ponti ha realizzato negli anni '50.
La Ceramica Francesco De Maio espone tre sue esclusive collezioni, “Blu Ponti”, “Puntini” e “Carpet”, testimoniando l'eccellenza e l'innovazione nel settore della ceramica decorata a mano. Le opere esposte incarnano l'eleganza e la maestria artigianale che contraddistinguono da sempre la Francesco De Maio. Un'occasione per scoprire e apprezzare il talento dei Maestri Decoratori e dei prestigiosi Designer, da Gio Ponti ad Alessandro Mendini, a Giuliano Andrea dell’Uva, che hanno dato vita a opere straordinarie.
LEA Ceramiche mette in mostra la ricerca innovativa di “Pigmenti”, nata dalla collaborazione con Ferruccio Laviani, e delle capsule “Segni su Pigmenti”, ad essa collegata e a firma dello stesso Laviani. Mentre la prima interpreta la funzione primigenia della ceramica - materia pura al servizio del colore – in 12 diverse varianti cromatiche dai toni contemporanei, “Segni su Pigmenti” declina la palette in senso decorativo, sovrapponendovi linee imperfette e gocce pennellate che diventano texture dal rilievo materico.
Marazzi, riscopre “Triennale, design Gio Ponti – Alberto Rosselli”. Nel 1960, Marazzi affida al prestigioso studio Ponti Fornaroli Rosselli la progettazione di una nuova piastrella in ceramica. Gio Ponti, con il contributo di Alberto Rosselli, concepisce un pezzo di design che non ha nulla a che vedere con la tradizionale piastrella quadrata o rettangolare. Semplice, elegante e “quattro volte curva”, “Triennale” – il nome è ispirato alla XII Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali a Milano in cui viene presentata – somiglia al tassello di un puzzle per bambini e diventa subito un’icona del design italiano, ancora oggi in produzione.
Mutina presenta le nuove collezioni “Adagio” e “Osso&Bottone” interamente firmate dal francese Ronan Bouroullec viste in anteprima alla Milano Design Week 2024. Le sagome di “Osso & Bottone” danno vita a un suggestivo gioco di pieni e vuoti. Il risultato è una vibrazione ottica in grado di confondere le geometrie originali e di aprire un dialogo tra la collezione e il mondo naturale su cui si affaccia. “Adagio ” è un progetto costituito da una serie di moduli in ceramica pensati per essere assemblati e generare scenografiche sculture da parete. La struttura reticolare ricorda la trama di un tessuto, la cui tridimensionalità è resa evidente dalla sovrapposizione degli elementi.
La mostra è resa possibile grazie al sostegno di Cersaie, Sacmi e Tecna.
Con il patrocinio della Direzione Generale Educazione, Ricerca ed Istituti Culturali, Regione Emilia Romagna, Comune di Faenza, Unione dei Comuni della Romagna Faentina
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