Corpus Naturae. Tomaso Binga e María Ángeles Vila Tortosa

Corpus Naturae. Tomaso Binga e María Ángeles Vila Tortosa, Mattatoio, Roma

 

Dal 13 Settembre 2024 al 13 Ottobre 2024

Roma

Luogo: Mattatoio

Indirizzo: Piazza O. Giustiniani 4

Curatori: Benedetta Carpi De Resmini

Enti promotori:

  • Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo

Sito ufficiale: http://www.mattatoioroma.it


La mostra Corpus Naturae, curata da Benedetta Carpi De Resmini, apre un dialogo intergenerazionale tra due straordinarie artiste: Bianca Pucciarelli Menna in arte Tomaso Binga (nata a Salerno nel 1931) e María Ángeles Vila Tortosa (nata a Valencia nel 1978). Un incontro tra due donne apparentemente distanti, portatrici attraverso il loro lavoro di un senso di esistenza diverso, che mette in discussione forme di dominio, gerarchia e appropriazione tipiche della modernità capitalista, patriarcale e antropocentrica. 

Il filo conduttore che lega le due artiste è il linguaggio delle piante e un legame profondo tra corpo e natura. María Ángeles Vila Tortosa esplora il mondo delle piante, attraverso stampe, riflettendo sulla loro significativa importanza nel quotidiano per la protezione e la cura domestica e per le connessioni viscerali e primordiali con il genere umano. 

Le opere di Tomaso Binga, realizzate dagli anni Settanta ad oggi, dimostrano come la natura sia intimamente connessa all'arte, alla sfera dell’umano, soprattutto al corpo delle donne, rivelando l’adesione epistemologica dell’autrice al suo genere femminile e sfidando pratiche secolari di assoggettamento. La mostra inviterà alla riflessione sulla nostra relazione con la Terra e il mondo vegetale, un richiamo alla visione biocentrica dell'universo. 

Questa mostra nasce dalla volontà di rivelare le molteplici connessioni anche inconsapevoli di queste artiste con gli studi dell'archeologa Marija Gimbutas (Vilnius 1921 - Los Angeles 1994), autrice di importanti studi intorno al sacro identificato con la natura e con il femminile, che ha contribuito a diffondere nel mondo contemporaneo la coscienza di come la Terra fosse anticamente venerata come Dea Madre Creatrice, evidenziando la necessità di una concezione ciclica dell'universo.

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