L’Avatar architettonico. Estetica, biomimesi e stati d’animo

© Ph. Musacchio Ianniello | MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma

 

Dal 21 Aprile 2018 al 21 Aprile 2018

Roma

Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Indirizzo: via Guido reni 4/a

Orari: 11.30

Curatori: Maria Vittoria Capitanucci

Costo del biglietto: € 5, gratuito per i possessori di card myMAXXI. L’acquisto del biglietto dà diritto a un ingresso ridotto al museo di 8 € entro una settimana dall’emissione fino ad esaurimento posti

Telefono per informazioni: +39 06.320.19.54

E-Mail info: info@fondazionemaxxi.it

Sito ufficiale: http://www.maxxi.art/



Sabato 21 aprile, alle 11.30 si tiene il quarto e penultimo appuntamento con LE STORIE DELL’ARCHITETTURA, ciclo di incontri a cura di Maria Vittoria Capitanucci, tenuti da esperti di diversi ambiti, per far comprendere al pubblico come il progetto architettonico contemporaneo sia connesso con altre discipline e, anche grazie a questo, influisca sulle trasformazioni urbane e sul paesaggio del nostro tempo.
Protagonista dell’incontro dal titolo L’AVATAR ARCHITETTONICO. Estetica, biomimesi e stati d’animo è Isabella Pasqualini, ricercatrice, docente e architetto, che racconta il rapporto tra architettura e scienza.
 
Fin dall’antichità il corpo umano è considerato il referente principale per la concezione dello spazio architettonico. Per studiare l’impatto e l’evoluzione della relazione tra il corpo umano e i suoi stati d’animo evocati dallo spazio architettonico, le epoche passate si servirono della capanna primordiale come modello di riflessione, interrogandosi anche sul concetto di mimesi, cioè dell’imitazione della natura allo scopo di influenzare la percezione. 
Oggi la neuroscienza cognitiva e la tecnologia moderna, per esempio la realtà virtuale immersiva, ci permettono di trasporre la capanna primordiale al laboratorio e di testare l’influenza degli interni architettonici sulla sensazione e sull’emozione.
 
Isabella Pasqualini è ricercatrice e architetto. Il suo lavoro è dedicato all’esplorazione della relazione tra corpo e spazio utilizzando le tecnologie multimediali immersive ed interattive, con un interesse specifico nell’aspetto multisensoriale dell’ambiente. Oggi è ricercatrice invitata al Centro di Neuroprostetica e membro docente del LéaV all’École Nationale Supérieure de Versailles.


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