Le Muse del Quadraro

Andrea Romagnoli, Cyclop II, 2017, tecnica mista su carta

 

Dal 16 Dicembre 2017 al 07 Gennaio 2018

Roma

Luogo: Casa Vuota

Indirizzo: via Maia 12

Orari: su appuntamento

Curatori: Francesco Paolo Del Re

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 392.8918793

E-Mail info: vuotacasa@gmail.com



Plutone e Proserpina seduti in salotto, Cassandra pensosa, i muscoli di Ercole tesi nella lotta, un Marte bambino, Edipo scandaloso e Narciso floreale, Prometeo portatore di luce e un Adone silvano, la triplice Ecate, il filo di Arianna che arriva alle stelle, il cuore alieno dell’Idra di Lerna, Icaro alla finestra, Tantalo legato davanti al frigorifero, il ratto delle Sabine, una Nike alata fatta di capelli, un Sireno cinerino, Pan cornuto e le visioni del Ciclope accecato.

Tra tradimenti e omaggi, ironia e originali riletture contemporanee, il mito classico rivive a Casa Vuota. Lo spazio espositivo domestico al secondo piano di un condominio in via Maia 12, in zona Quadraro a Roma, apre infatti le sue porte dal 15 dicembre al 7 gennaio per una mostra collettiva che proprio al mito si richiama. La mostra si intitola “Le muse del Quadraro”, è curata da Francesco Paolo Del Re e raccoglie interventi di diciotto artisti, tra pittura, disegno, scultura e fotografia: Justin Bradshaw, Giulio Catelli, Franco Cenci, Tiziana Cera Rosco, Pierluca Cetera, Sabino de Nichilo, Giulia Del Papa, Stefania Fabrizi, Giovanni Gaggia, Massimo Livadiotti, Pierpaolo Miccolis, Riccardo Monachesi, Gonzalo Orquín, Gianluca Panareo, Francesca Romana Pinzari, Andrea Romagnoli, Massimo Ruiu, Beppe Stasi.
 
La mostra si inaugura venerdì 15 dicembre a partire dalle ore 18:30, in un dialogo ideale con la ricerca della studiosa di poesia Bianca Sorrentino, autrice dei libri “Sempre verso Itaca. Itinerari tra mito e riletture contemporanee” e “Mito classico e poeti del ‘900” pubblicati da Stilo Editrice, ed è inserita nel programma delle “Notti del Mito”, una manifestazione nazionale di poesia promossa dalla Samuele Editore dal 12 al 17 dicembre.
All’interno delle “Notti del Mito”, l’arte contemporanea incontra la poesia e “Le muse del Quadraro” ospitano, domenica 17 dicembre alle 18, una serie di letture di Luigia Sorrentino, Simone Di Biasio, Claudio Damiani, Sonia Gentili, Rachel Slade, Bianca Sorrentino e Francesco Paolo Del Re.
 
Roma, Città Eterna, non è solo Colosseo o Fori Imperiali, cartoline per turisti distratti – scrive Francesco Paolo Del Re – ma si conferma eterna in ogni piega. Anche le borgate sorte nel Novecento ai bordi delle grandi vie consolari, tra i palazzoni popolari, serbano rovine, suggestivi toponimi, reminiscenze di un passato che non ci abbandona. E gli echi del mito classico permeano, a Roma più che altrove, la nostra quotidianità. Proprio dalla convinzione che il passato non è mai passato davvero e che le muse ancora ispirano e incantano il nostro presente un po’ scordevole nasce questa mostra giocosa. Le muse del Quadraro non sono però maiuscole. Non sono auliche. Vivono, sì, di citazioni e ripensamenti della tradizione grecoromana, ma sono muse sbarazzine, muse contemporanee. E così, liberati dal peso della tradizione antica e rinvigoriti da suggestioni novecentesche e contemporanee, le figure, i personaggi, le storie, le metamorfosi, le fatiche, gli attributi, i travagli e i perigli delle narrazioni mitiche si ritrovano tra le mura stupefatte di un piccolo appartamento borghese e, intrecciando un fitto dialogo di gusto postmoderno, provano a squarciare il velo del presente per indovinare, in filigrana, l’aruspicina di futuro più felice, radicato nell’antico mai scordato che ci sostanzia”.
 
Le “Notti del Mito” sono una proposta della Samuele Editore dedicate al mito inteso come occasione di confronto, paragone con l’antico e come presa di coscienza delle nuove rivisitazioni, delle nuove creazioni, delle nuove scritture e riscritture. Per sei giorni editori, autori, promotori culturali, artisti e insegnanti di diversi istituti scolastici parlano, leggono, si confrontano con dibattiti e conferenze, propongono mostre su un tema tra i più affascinanti e contemporanei possibili. Perché in fondo il mito già aveva spiegato tutto della natura umana, della storia, anche quello che nonostante i secoli trascorsi non abbiamo ancora capito, che ancora poniamo come interrogativo.

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