Conferenza Nazionale AICI. Italia è cultura
Dal 25 Settembre 2014 al 26 Settembre 2014
Torino
Luogo: Università degli Studi di Torino - Campus Luigi Einaudi
Indirizzo: Lungo Dora Siena 100
Curatori: Aici – Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane
Telefono per informazioni: +39 06 6879953
E-Mail info: supporto@aici.it
Sito ufficiale: http://www.aici.it
“Italia è cultura” questo è il titolo significativo -quasi una sfida- della Conferenza nazionale dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, (AICI) che raccoglie più di cento tra istituzioni e associazioni culturali del nostro paese e che si svolgerà a Torino, nei giorni del 25-26 settembre p.v. L’annuncio viene dato dal presidente dall’AICI, Valdo Spini. L’università di Torino, con il Rettore Gianmaria Ajani collabora e ospita l’iniziativa.
Perché Torino e perché il 25 e 26 settembre? Risponde Valdo Spini: “Perché proprio il giorno prima, il 24, a Torino si svolge il vertice dei ministri della cultura dell’Unione Europea. Un vertice, che si svolge nel semestre di presidenza italiana e sarà quindi presieduto del ministro Dario Franceschini. Noi vogliamo rilanciare il ruolo delle istituzioni culturali italiane nel contesto di una ripresa dell’Europa, che certo deve essere politica, economica e sociale, ma non può non avere innanzitutto una radice culturale”, sottolinea ancora il presidente dell’AICI. Del resto uno dei workshop è dedicato al programma europeo “Horizon 2020”.
Chi parteciperà? “Il programma–aggiunge Spini- è molto ricco. E’ naturale che i nostri interlocutori saranno il MinistroDario Franceschini nonché Piero Fassino nella sua duplice qualità di Sindaco di Torino e presidente dell’Anci,Sergio Chiamparino come Presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza delle Regioni, i parlamentari nazionali Flavia Nardelli e Walter Tocci, la presidente della Commissione Cultura del parlamento Europeo Silvia Costa. Ci sarà l’ambasciatore Andrea Meloni direttore generale del Sistema paese del Ministero degli Affari Esteri e Giovanna Boda del MIUR Significativa la personale partecipazione di Franco Marini nella sua veste di presidente del Comitato Storico - scientifico degli anniversari di interesse nazionale.(Prima guerra Mondiale e Resistenza). Il Direttore de La Stampa, Mario Calabresi, presiederà la Tavola Rotonda.
Nutrita la partecipazione degli esponenti delle fondazioni e degli istituti culturali aderenti all’AICI. Hanno confermato il loro intervento il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e il Presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti. Molto presenti le fondazioni che più curano l’eredità storico-politica del paese come la Sturzo, con Giuseppe Sangiorgi, la Gramsci con Sergio Scamuzzi, la Basso con Giancarlo Monina e così la Gobetti, la Donat Cattin, la Ugo Spirito, la Luigi Einaudi, la Feltrinelli, la Filippo Burzio, la Micheletti e così via. Partecipano anche Fondazioni di Cultura religiosa come la Fondazione Giovanni XXIII con Alberto Melloni e lo stesso Archivio Storico della Tavola valdese. Presenti istituzioni come la ICOM –Italia (International Council of Museums) con il suo presidente Daniele Jalla.
L’obiettivo? Conclude Spini: “Lanciare un segnale forte della presenza delle fondazioni e degli Istituti culturali italiani e del loro ruolo, sia nella valorizzazione della memoria, mettendo a disposizione i nostri patrimoni attraverso il digitale, che nello sviluppo della ricerca e della nostra produzione culturale attualizzando l’identità culturale dell’Italia per la nostra ripresa in ambito europeo ed internazionale.”
Perché Torino e perché il 25 e 26 settembre? Risponde Valdo Spini: “Perché proprio il giorno prima, il 24, a Torino si svolge il vertice dei ministri della cultura dell’Unione Europea. Un vertice, che si svolge nel semestre di presidenza italiana e sarà quindi presieduto del ministro Dario Franceschini. Noi vogliamo rilanciare il ruolo delle istituzioni culturali italiane nel contesto di una ripresa dell’Europa, che certo deve essere politica, economica e sociale, ma non può non avere innanzitutto una radice culturale”, sottolinea ancora il presidente dell’AICI. Del resto uno dei workshop è dedicato al programma europeo “Horizon 2020”.
Chi parteciperà? “Il programma–aggiunge Spini- è molto ricco. E’ naturale che i nostri interlocutori saranno il MinistroDario Franceschini nonché Piero Fassino nella sua duplice qualità di Sindaco di Torino e presidente dell’Anci,Sergio Chiamparino come Presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza delle Regioni, i parlamentari nazionali Flavia Nardelli e Walter Tocci, la presidente della Commissione Cultura del parlamento Europeo Silvia Costa. Ci sarà l’ambasciatore Andrea Meloni direttore generale del Sistema paese del Ministero degli Affari Esteri e Giovanna Boda del MIUR Significativa la personale partecipazione di Franco Marini nella sua veste di presidente del Comitato Storico - scientifico degli anniversari di interesse nazionale.(Prima guerra Mondiale e Resistenza). Il Direttore de La Stampa, Mario Calabresi, presiederà la Tavola Rotonda.
Nutrita la partecipazione degli esponenti delle fondazioni e degli istituti culturali aderenti all’AICI. Hanno confermato il loro intervento il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e il Presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti. Molto presenti le fondazioni che più curano l’eredità storico-politica del paese come la Sturzo, con Giuseppe Sangiorgi, la Gramsci con Sergio Scamuzzi, la Basso con Giancarlo Monina e così la Gobetti, la Donat Cattin, la Ugo Spirito, la Luigi Einaudi, la Feltrinelli, la Filippo Burzio, la Micheletti e così via. Partecipano anche Fondazioni di Cultura religiosa come la Fondazione Giovanni XXIII con Alberto Melloni e lo stesso Archivio Storico della Tavola valdese. Presenti istituzioni come la ICOM –Italia (International Council of Museums) con il suo presidente Daniele Jalla.
L’obiettivo? Conclude Spini: “Lanciare un segnale forte della presenza delle fondazioni e degli Istituti culturali italiani e del loro ruolo, sia nella valorizzazione della memoria, mettendo a disposizione i nostri patrimoni attraverso il digitale, che nello sviluppo della ricerca e della nostra produzione culturale attualizzando l’identità culturale dell’Italia per la nostra ripresa in ambito europeo ed internazionale.”
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