Glyptothek (Gliptoteca) di Monaco
La Gliptoteca di Monaco è un tempio della scultura greca e romana, e percorrere le sue sale significa attraversare il tempo e lo spazio fino alle origini dell'arte figurativa occidentale.
Un lungo viaggio scandito dalle quattro sezioni storiche che suddividono la collezione del museo (epoca arcaica, classica, ellenistica e romana) e narrato da innumerevoli protagonisti marmorei, come le figure arcaiche provenienti dal Tempio di Atena Afaia a Egina del V secolo a.C., o il giovane figlio di Re Filippo di Macedonia, noto come l'Alessandro Rondanini e scolpito da Eufranore nel 338 a.C. a seguito della Battaglia di Cheronea, fino alle divinità e agli imperatori dell'epoca romana, tra cui il celeberrimo Fauno Barberini, ritrovato nei fossati di Castel Sant'Angelo attorno al 1624 e datato al 220 a.C.
Un lungo viaggio scandito dalle quattro sezioni storiche che suddividono la collezione del museo (epoca arcaica, classica, ellenistica e romana) e narrato da innumerevoli protagonisti marmorei, come le figure arcaiche provenienti dal Tempio di Atena Afaia a Egina del V secolo a.C., o il giovane figlio di Re Filippo di Macedonia, noto come l'Alessandro Rondanini e scolpito da Eufranore nel 338 a.C. a seguito della Battaglia di Cheronea, fino alle divinità e agli imperatori dell'epoca romana, tra cui il celeberrimo Fauno Barberini, ritrovato nei fossati di Castel Sant'Angelo attorno al 1624 e datato al 220 a.C.
FOTO
I capolavori scultorei della Glyptothek
Il cosiddetto Alexander Rondanini (Alessandro Rondanini), Antica copia di un originale appertenente a un gruppo scultoreo di Eufranore: Re Filippo di Macedonia sul suo carro portato da 4 cavalli; suo figlio Alessandro, che conduce il carro, tenendo le redini con entrambe le mani, La realizzazione del gruppo seguì la Battaglia di Cheronea, 338 a.C. | Foto: Giorgia Bombino per © ARTE.it 2017
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