Dall'inizio del Novecento a oggi, numerosi artisti hanno collaborato con Campari interpretando la comunicazione del marchio nello stile di ogni epoca. Alle porte di Milano, un museo-galleria racconta un pezzo di storia della pubblicità in Italia.
Il primo poster risale al 1890 ma è all’inizio del Novecento che Davide Campari, capisce l’importanza della comunicazione pubblicitaria per la crescita dell’azienda. Nel corso della Belle Époque si avviano le collaborazioni con Marcello Dudovich che ritrae donne e ufficiali dell’alta società alle prese con l’aperitivo, e altri padri del cartellonismo pubblicitario come Adolf Holenstein, Leonetto Cappiello ed Enrico Sacchetti. Negli anni ’20 è celebre la produzione di poster a cura di Marcello Nizzoli. Negli anni ’40 proseguono le collaborazioni con Carlo Fisanotti, e poi con Nino Nanni e Franz Marangolo.
Nel 1964 Bruno Munari inventa il poster “Declinazione grafica del nome Campari”, concepito in occasione dell’inaugurazione della prima linea della metropolitana milanese per l’affissione nelle stazioni, ideato per poter essere letto dai vagoni in corsa.
FOTO
I poster che hanno fatto la storia dell'aperitivo
Fortunato Depero, Distrattamente mise il Bitter Campri in testa, 1928, Galleria Campari, Sesto San Giovanni (MI)
COMMENTI
VEDI ANCHE











