A Firenze la prima mostra monografica dedicata all'artista veronese
Se c’è un artista del Rinascimento maturo che merita la qualifica di “universale”, quello è Jacopo Ligozzi, al quale vien finalmente dedicata una mostra monografica che ne presenta – oltre alle splendide e icastiche tavole naturalistiche, per le quali è maggiormente noto – l’attività di pittore, di illustratore e di fornitore di modelli per arti decorative. Creativo dalle molte vene, il veronese ebbe a Firenze, nell’arco dei suoi ben cinquant’anni di soggiorno, ruoli che nessun altro aveva avuto prima di lui alla corte dei Medici, e che nessun altro avrebbe avuto dopo.
La mostra intende illustrare per la prima volta in modo organico l’arco di attività del pittore, mettendo in evidenza i diversi ambiti nei quali si trovò ad operare e la sua poliedrica e versatile fisionomia all’interno del panorama fiorentino.
La mostra intende illustrare per la prima volta in modo organico l’arco di attività del pittore, mettendo in evidenza i diversi ambiti nei quali si trovò ad operare e la sua poliedrica e versatile fisionomia all’interno del panorama fiorentino.
FOTO
Jacopo Ligozzi, artista universale
Manifattura granducale (Giovan Battista Sassi e Jacopo Flach su modello di Jacopo Ligozzi e Bernardino Poccetti). Piano di tavolo con vasi di fiori, uccelli, tralci d’uva e spighe, 1603-1610. Mosaico di pietre dure. Firenze, Galleria Palatina
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