Lentamente muore chi non capovolge il tavolo quando è infelice sul lavoro
I volti di chi ha trasformato la propria passione in un lavoro negli scatti del fotografo Danilo Garcia Di Meo.
Il racconto fotografico si snoda, quindi, attraverso le storie di vita di chi, parafrasando Martha Medeiros, è felice sul lavoro, o ha rischiato la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, ed ha vinto la scommessa. Sono storie di persone che, con l’impegno quotidiano, ponendosi degli obiettivi e inseguendo dei sogni, sono riuscite a trovare la propria strada e a vivere di ciò che sempre hanno desiderato fare, trasformando, poi, in impegno verso la comunità ciò che li fa sentire appagati e realizzati.
Il racconto fotografico si snoda, quindi, attraverso le storie di vita di chi, parafrasando Martha Medeiros, è felice sul lavoro, o ha rischiato la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, ed ha vinto la scommessa. Sono storie di persone che, con l’impegno quotidiano, ponendosi degli obiettivi e inseguendo dei sogni, sono riuscite a trovare la propria strada e a vivere di ciò che sempre hanno desiderato fare, trasformando, poi, in impegno verso la comunità ciò che li fa sentire appagati e realizzati.
FOTO
Storie felici di mestieri e desideri nelle foto di Danilo Garcia Di Meo
Daniel nasce a Caracas, in Venezuela, e da giovanissimo comincia ad avvicinarsi alla Body Modification, incuriosito dalle foto che ritraggono donne provenienti dall’India e dall’Africa. Arriva in Italia, inizia a lavorare come Body Piercer professionista e fa un duro apprendistato perché, fino alla fine degli anni ’90, la cultura del piercing in Italia viaggia ancora sotto un profilo “underground”. Photo: Danilo Garcia Di Meo
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