Reperti inediti in mostra per il centenario
Una festa longobarda per il Museo Archeologico di Fiesole

Calici longobardi in vetro, VII sec. a.C
E. Bramati
15/04/2014
Firenze - Il Museo Civico Archeologico di Fiesole celebra i suoi primi cento anni, e si prepara a festeggiare con tante novità.
In occasione della mostra "Fiesole e il Longobardi", che aprirà ufficialmente al pubblico dal 16 aprile 2014, saranno riuniti per la prima volta in un nuovo allestimento tutti i reperti longobardi rinvenuti sul territorio, molti dei quali inediti.
Fino al 31 ottobre i visitatori potranno ammirare una vasta raccolta di crocette, fibule, ornamenti, aghi crinali, raffinati manufatti in vetro soffiato, gioielli e vasi, ma soprattutto armi.
L'itinerario della mostra, curato dal Conservatore dei Musei di Fiesole, Marco De Marco, e da Giuseppina Carlotta Cianferoni, per la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, presenta una sessantina di reperti databili fra gli ultimi decenni del VI e tutto il VII secolo, rinvenuti in contesti di sepolture a partire dall’Ottocento.
Saranno inoltre esposte le ricostruzioni di quattro tombe della necropoli dell'Area Garibaldi, destinate rispettivamente ad un guerriero, ad una nobildonna, ad un maestro d'ascia e ad una bambina. Sarà così possibile ritornare su una questione tutt'ora dibattuta, che contrappone l'origine barbara di questa civiltà alla sua romanizzazione.
Fra le prossime iniziative è attesa anche l’inaugurazione dei nuovi pannelli tattili per ipovedenti, destinati all’Area Archeologica e alle sale del Museo.
In occasione della mostra "Fiesole e il Longobardi", che aprirà ufficialmente al pubblico dal 16 aprile 2014, saranno riuniti per la prima volta in un nuovo allestimento tutti i reperti longobardi rinvenuti sul territorio, molti dei quali inediti.
Fino al 31 ottobre i visitatori potranno ammirare una vasta raccolta di crocette, fibule, ornamenti, aghi crinali, raffinati manufatti in vetro soffiato, gioielli e vasi, ma soprattutto armi.
L'itinerario della mostra, curato dal Conservatore dei Musei di Fiesole, Marco De Marco, e da Giuseppina Carlotta Cianferoni, per la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, presenta una sessantina di reperti databili fra gli ultimi decenni del VI e tutto il VII secolo, rinvenuti in contesti di sepolture a partire dall’Ottocento.
Saranno inoltre esposte le ricostruzioni di quattro tombe della necropoli dell'Area Garibaldi, destinate rispettivamente ad un guerriero, ad una nobildonna, ad un maestro d'ascia e ad una bambina. Sarà così possibile ritornare su una questione tutt'ora dibattuta, che contrappone l'origine barbara di questa civiltà alla sua romanizzazione.
Fra le prossime iniziative è attesa anche l’inaugurazione dei nuovi pannelli tattili per ipovedenti, destinati all’Area Archeologica e alle sale del Museo.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 3 febbraio al via i percorsi didattici ogni domenica e lunedì
Apre al pubblico la Schola praeconum, la sede dei banditori pubblici della Roma imperiale
-
Roma | Fino al 27 luglio al Museo Storico della Fanteria
Dai Chupa Chups ai profumi, un insolito Dalí in mostra a Roma
-
Roma | Al Parco del Colosseo fino al 23 aprile
Sulla via delle spezie. I tesori d’Arabia in mostra a Roma
-
Roma | Fino al 28 febbraio al Palazzo della Cancelleria
Giordania: alba del Cristianesimo. A Roma 90 reperti per un viaggio tra storia e fede
-
Venezia | Un anno all’insegna di mostre e valorizzazione
El Greco e Casanova nel 2025 dei Musei Civici di Venezia
-
Roma | A Roma dal 13 febbraio all’11 maggio
In volo con Brancusi alle Uccelliere Farnesiane