A Palazzo Fava dal 18 maggio all'11 gennaio 2021

Apre al pubblico la mostra sul Polittico Griffoni, il capolavoro tornato a Bologna dopo tre secoli

Francesco del Cossa e Ercole de' Roberti, Polittico Griffoni, 1472-1474, Particolare
 

Samantha De Martin

18/05/2020

La prima mostra ad inaugurare dopo il lockdown è in realtà un ritorno a casa, dopo tre secoli di attesa. Avremmo dovuto ammirarlo già lo scorso 11 marzo a Palazzo Fava, ma l’emergenza provocata dal coronavirus ha fatto sì che il Polittico Griffoni dovesse ancora attendere.
Lo si potrà guardare, in tutto il suo splendore, a partire da oggi, lunedì 18 maggio, a Palazzo Fava - Palazzo delle Esposizioni di Bologna grazie al percorso La Riscoperta di un Capolavoro, la grande esposizione che riporta in città, a 500 anni dalla loro realizzazione e a 300 dalla dispersione, le tavole realizzate dai ferraresi Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.

Con la maestosa pala d’altare realizzata tra il 1470 e il 1472 per l’omonima Cappella nella Basilica di San Petronio, i due Maestri diedero infatti avvio al loro straordinario sodalizio artistico.
Grazie alla fiducia dei prestatori, nove musei internazionali proprietari delle singole tavole - si è in attesa che la National Gallery formalizzi l’allungamento del periodo del prestito - la mostra sarà quasi sicuramente prorogata e si potrà visitare fino all'11 gennaio 2021.


Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Francesco del Cossa, Crocifissione, Tempera su tavola, Washington, National Gallery of Art

“Riuscire a inaugurare oggi questa mostra è per noi un vero trionfo - ha commentato durante la conferenza stampa, in diretta su Zoom, Fabio Roversi-Monaco, presidente di Genus Bononiae. Musei nella città -. Questa esposizione è frutto di uno sforzo organizzativo straordinario, durato oltre due anni. A renderla possibile è soprattutto il forte coinvolgimento con cui alcuni dei più importanti musei del mondo hanno aderito all’iniziativa, persuasi dall’autorevolezza dell’operazione. L’intento che ci ha guidati è stato quello di offrire una dimensione prevalentemente culturale a un evento in grado di raccontare un passato lontano, collegando i riferimenti della città e della sua storia a una scena nazionale e internazionale più ampia. Abbiamo cercato di utilizzare strumenti di comunicazione innovativi che ci aiutassero ad acquisire anche una cospicua presenza di giovani. Attendiamo le ultime due opere attese, quelle del Louvre, che la chiusura delle frontiere causa pandemia ha trattenuto a Parigi”.

Il Polittico e Bologna
La pala d'altare dedicata a San Vincenzo Ferrer fu concepita per la Cappella di famiglia di Floriano Griffoni all'interno della Basilica di San Petronio a Bologna. A realizzarla, tra il 1470 e il 1472, furono il ferrarese Francesco del Cossa e il più giovane Ercole de’ Roberti, accanto al Maestro d’ascia Agostino de Marchi da Crema che lavorò alla cornice.

Intorno al 1725 il nuovo proprietario della Cappella, Pompeo Aldrovandi, fece smantellare la pala, facendola ritagliare accuratamente e destinandone le singole porzioni figurate a “quadri di stanza” della residenza di campagna della famiglia a Mirabello, nei pressi di Ferrara.

Nell’Ottocento i dipinti entrarono nel giro del mercato antiquario e del collezionismo giungendo infine ai nove musei - dalla National Gallery di Londra al Louvre, dalla National Gallery of Art di Washington alla Collezione Vittorio Cini di Venezia - che oggi ne sono proprietari.


Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Francesco del Cossa, Santa Lucia, Tempera su tavola, Washington, National Gallery of Art

“La riapertura di oggi - ha commentato Mauro Natale, curatore della mostra - suscita una grande emozione e insieme una grande soddisfazione. Questa mostra, che non ho ancora avuto modo di vedere, vuole rappresentare soprattutto un itinerario culturale che ha trasmesso al mondo la cultura figurativa nata a Ferrara e a Bologna intorno alla seconda metà del Quattrocento. Il vuoto figurativo lasciato da questo capolavoro, smembrato e disperso, ha condizionato a lungo la comprensione del ruolo che Bologna ha avuto sul piano artistico in uno dei momenti più fecondi e delicati della storia del paese”.

Un percorso in due sezioni con una ricostruzione scenografica
La mostra si compone di due sezioni. Il Piano Nobile di Palazzo Fava accoglie il percorso Il Polittico Griffoni rinasce a Bologna a cura di Mauro Natale in collaborazione con Cecilia Cavalca. Oltre a mostrare la Basilica di San Petronio, il luogo per il quale l'opera fu concepita, e gli studi che dall’Ottocento diedero fama al capolavoro, le sale del Piano Nobile accolgono le sedici tavole originali ed oggi superstiti provenienti dai musei prestatori. Tra queste le due tavole della Pinacoteca di Brera, oggetto di un restauro supportato da Intesa Sanpaolo.


Di grande impatto è la ricostruzione scenografica del Polittico, una vera e propria rimaterializzione della pala d’altare, effettuata ad alta risoluzione attraverso la ricostruzione in 3D, che mostra ai visitatori come doveva apparire l'opera ai bolognesi di fine Quattrocento. Si tratta di una perfetta riproduzione dell’originale realizzata da Factum Foundation di Adam Lowe.


Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Francesco del Cossa, Angelo Annunciante, Gazzada, Collezione Cagnola

Il secondo piano è invece dedicato alla sezione La Materialità dell’Aura: Nuove Tecnologie per la Tutela a cura di Adam Lowe, Guendalina Damone e del team della Fondazione. Video, immagini e dimostrazioni con gli strumenti di scannerizzazione 3D progettati dalla stessa Fondazione mostrano l’operato di Factum e il grande contributo apportato dalle tecnologie digitali alla tutela e alla condivisione del patrimonio culturale.

L’avventura del Polittico e il documentario firmato Sky
A partire da lunedì 1° giugno sarà visibile on demand su Sky il documentario La Riscoperta di un capolavoro – Il Polittico Griffoni, una produzione 3D Produzioni in esclusiva per Sky Arte, girato nelle settimane precedenti il lockdown e andato in onda su Sky Arte lo scorso 30 aprile.
Si tratta dell’interessante racconto per immagini di un’opera dispersa per il mondo, ma anche delle persone e delle vicende che ne hanno segnato il destino e il ritorno a casa, con interviste a curatori e studiosi.

  Vai alla Gallery:
Il Polittico Griffoni, un capolavoro riscoperto
A Bologna l'evento imperdibile della ricomposizione del polittico che tre secoli fa andò smembrato e che per la prima volta viene presentato al pubblico nella sua integrità.


Le modalità di accesso alla mostra
Il percorso espositivo si potrà visitare da oggi, lunedì 18 maggio, dalle 15 alle 22. A partire dal 19 maggio la mostra sarà invece aperta da lunedì a domenica dalle 9 alle 22 (con accesso fino a un’ora prima della chiusura).
Già nelle scorse settimane Palazzo Fava aveva reso note tutte le misure di sicurezza richieste per l’accesso in sicurezza dei visitatori, come disposto dalle normative di contenimento del contagio.
Il protocollo prevede, tra le altre cose, l’allungamento dell’orario di apertura e il contingentamento degli ingressi.

Alla mostra si potrà accedere solo su prenotazione, che potrà essere effettuata on line sul sito di Genus Bononiae, o prenotando telefonicamente allo 051 1993 6343 (dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 16) oppure scrivendo a esposizioni@genusbononiae.it.
Per accedere in mostra è obbligatorio l’utilizzo delle mascherine, mentre il tempo di visita sarà di un’ora.


Polittico Griffoni, 1472-1473 circa, Ercole de Roberti, Santa Apollonia, Parigi, Musée du Louvre

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