Cosa visitare in città

Madonna col Bambino e Santi di Sebastiano Ceccarini
 

22/05/2002

Chiunque giunga a Mondavio ha un'occasione davvero rara di poter gettare uno sguardo sulle usanze e sulle tradizioni delle corti rinascimentali. Visitando il Museo di Rievocazione si ha l'impressione di fare un viaggio nel tempo e di rivivere l'atmosfera quotidiana all'interno delle stanze di un castello. Mobili, oggetti e statue in cera ricostruiscono in maniera fedele scene di vita rinascimentale. Nella sala da pranzo è simulato un banchetto alla fine di una battuta di caccia: il Duca siede a tavola con la corte. La sale del forno, la stalla e il deposito delle munizioni riproducono altrettanti scorci particolari. La sala della tortura invece rievoca gli aspetti più tetri della giustizia dell'epoca. Accanto al Museo l' Armeria della Rocca espone un'ampia raccolta di armi bianche come spade, pugnali, alabarde e diverse armature. Il Museo Civico allestito presso il chiostro francescano, conserva alcuni dipinti del 1600 e del 1700, un Tabernacolo Ligneo appartenente alla ex Chiesa dei Cappuccini, numerose statue e ceramiche. La biblioteca del Museo raccoglie numerosi volumi antichi appartenenti all'ex convento dei Cappuccini. In Piazza Matteotti è possibile ammirare ciò che resta dell'antico conventi di frati francescani edificato nel corso del XIII secolo. Modificato nel corso dei secoli, l'edificio si presenta oggi con l'aspetto che gli è stato attribuito nel corso del Settecento. La Chiesa di San Francesco invece si presenta maestosa. La facciata è di cotto rosso antico, mentre il campanile si distingue per la forma affusolata. Resti della Chiesa risalente al 1500 si possono ammirare all'interno della sagrestia. All'interno dell'edificio sono conservate le reliquie di Lucio martire ed è inoltre possibile ammirare un Crocifisso in legno e l'Immacolata Concezione, opera del pittore Giuliano Presutti eseguita nel 1535. Sempre a Mondavio i visitatori possono ammirare la Chiesa dei SS. Pietro e Paterniano, edificio risalente al 1444 e ristrutturato in epoca successiva per mano dell'archietto Bartolomeo Genga. Nel '700 la chiesa venne elevata a Insigne Collegiata e per l'occasione fu sottoposta a lavori di ingrandimento.