Rinascimento in mostra

Rinascimento in mostra
 

26/02/2004

Dopo la tappa giapponese, presso il National Museum of Western Art di Tokyo, approda a Roma la mostra “Rinascimento. Capolavori dai musei italiani”. Si tratta di un’esposizione sulla civiltà artistica del Rinascimento concepita per presentare, in una città a duemila chilometri di distanza, l’origine e lo sviluppo di quel momento culturale che ha dato all’Italia il primato europeo. L’assunto da cui muove il progetto espositivo è la genesi fiorentina del rinnovamento culturale di inizio Quattrocento e il rapido diffondersi nei vari centri italiani (Venezia, Urbino, Mantova, Ferrara) delle “scoperte” prospettiche e naturalistiche toscane. Dalle opere di Brunelleschi, Masaccio e Donatello, “padri fondatori” del Rinascimento rispettivamente in architettura, pittura e scultura si passa così, nei funzionali spazi delle Scuderie del Quirinale, a quelle dei loro contemporanei Andrea del Castagno, Beato Angelico, Luca della Robbia e dei seguaci di metà e fine secolo. Alla Firenze di Lorenzo de’ Medici (già celebrata lo scorso anno con la mostra su Botticelli) è assegnato il ruolo di massimo centro dell’avanguardia artistica del tempo, luogo nel quale l’arte incontra il mecenatismo di un’élite alto-borghese colta e spregiudicata, ambiziosa e ricca. Leonardo, Michelangelo e Raffaello sono gli artisti che, con le loro opere, segnano il passaggio alla fase matura del Rinascimento, introducendo nel contempo “a quella corrente eccentrica e intellettualistica che, nata a Firenze fra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento e presto declinata in tutte le lingue figurative d’Italia e d’Europa, è nota agli studi come Manierismo” (dal catalogo). Spetta ancora a pittori e scultori fiorentini, Andrea del Sarto e Pontormo, poi Bronzino, Cellini, Vasari, riconsegnare alla capitale medicea il primato delle arti tra la metà e la fine del XVI secolo. Questa volta sono le autorità granducali a promuovere la cultura figurativa come strumento di propaganda politica e di prestigio internazionale, patrocinando l’apertura dell’Accademia del Disegno (1563) e degli Uffizi (1581), fondamentali istituzioni (l’accademia e il museo) destinate a governare d’ora in poi in Europa e nel mondo il mercato e il mecenatismo e – con quelli – l’attività di pittori, scultori e architetti. A margine della vasariana esaltazione dell’arte nata sotto il segno di Masaccio e Michelangelo, il curatore della mostra presenta le opere fiorite negli altri centri italiani, più a lungo legati, nell’arte e nel costume, alla tradizione del “gotico internazionale”. L’attività di Pisanello a Milano e a Verona, precede l’interpretazione e la rielaborazione dei modelli padovani di Donatello sia da parte degli eccentrici ferraresi Cosmè Tura ed Ercole de’ Roberti sia del genio mantovano Andrea Mantenga. Piero della Francesca e Antonello da Messina, attivi fuori dei confini fiorentini, propugnano la visione secondo prospettiva e la lenticolarità fiamminga. Bramante a Milano piega la prospettiva agli esiti scenografici e illusionistici del “quadraturismo”. E’ infine a Venezia, nella persona di Giovanni Bellini, che si realizza l’incontro tra la poesia del colore e la visione secondo prospettiva. All’inizio del nuovo secolo la città lagunare si pone come alternativa a Firenze nella promozione di una pratica pittorica fondata sulla sufficienza dei valori cromatici e luministici: le opere di Giorgione, di Tiziano, più tardi quelle di Paolo Veronese e di Tintoretto, esaltano il rapporto privilegiato dell’occhio con il Vero, trascurando il sostrato concettuale e favorendo un approccio “libero” alla tela (conquista che gli artisti seicenteschi apprezzeranno oltremodo). Suggestionati dal colore di Venezia ma anche dalle invenzioni formali di Firenze e di Roma sono infine i maestri delle città emiliane: Correggio, Dosso Dossi, Parmigianino, Lelio Orsi e Niccolò dell’Abate. Rinascimento. Capolavori dai musei italiani Scuderie Papali al Quirinale, Roma Orario: tutti i giorni 10-20; venerdì-sabato 10-23 Biglietto d’ingresso: intero £ 16000; ridotto £ 10000 Informazioni: tel. 06-39967500 e 06-696271 Sito internet: www.rinascimento-scuderiepapali.it