Per Natale a Palazzo Marino la prima opera firmata del maestro veneto
Da Ancona a Milano la Sacra Conversazione di Tiziano
Tiziano Vecellio, La Vergine con Bambino, San Francesco, San Biagio e il donatore Luigi Gozzi (Pala Gozzi), 1520, Particolare, Olio su tavola, 215 x 322 cm, Ancona, Pinacoteca Civica "Francesco Podesti"
Francesca Grego
30/10/2017
Milano - L’appuntamento natalizio di Palazzo Marino con la grande arte festeggia il suo decimo compleanno con un dono speciale per i visitatori. Dal prossimo 5 dicembre al 14 gennaio 2018 il pubblico potrà infatti ammirare gratuitamente il primo dipinto datato e firmato da Tiziano che sia giunto fino a noi.
Si tratta della Sacra Conversazione del 1520, una preziosa pala d’altare realizzata dal maestro cadorino per il mercante di Dubrovnik Luigi Gozzi e destinata alla chiesa di San Francesco ad Alto di Ancona, oggi conservata presso la Pinacoteca “Francesco Podesti” nel capoluogo marchigiano.
Senso del sacro e vibrante bellezza si fondono perfettamente nelle pennellate di un gigante del Rinascimento, dove tra le calde sfumature del cielo al tramonto una Madonna con Bambino appare ai Santi Francesco e Biagio, patrono di Dubrovnik, mentre quest’ultimo indica al committente inginocchiato la visione celeste.
Il dipinto assume un valore peculiare nel panorama del suo tempo. Rappresenta infatti una tappa decisiva dell’affermarsi di un nuovo modello di pala d’altare, che si stacca dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento, per ottenere un effetto di maggiore immediatezza e avvolgere lo sguardo del fedele, sulla scorta della Vergine delle Rocce di Leonardo.
Tiziano prende nettamente posizione a favore del rinnovamento del formato principe dell’arte sacra, aprendo l’opera alla dolcezza della natura.
Potrebbe certamente bastare, ma non finisce qui. L’allestimento di Palazzo Marino permetterà infatti ai visitatori di ammirare una chicca supplementare nascosta sul retro della tavola: una serie di disegni a matita ombreggiati a pennello realizzati sempre dal maestro veneto, tra cui lo schizzo della testa del Bambino, che svelano il modus operandi dell’autore.
In Sala Alessi a valorizzare al massimo la bellezza del dipinto sarà un impianto illuminotecnico studiato ad hoc, che miscelando luci calde e fredde favorirà una visione particolarmente brillante dei celebri colori del pittore cadorino.
Oltre alla grandezza dell’opera di Tiziano, a far cadere la scelta di quest’anno sulla Sacra Conversazione è stato il desiderio, da parte del Comune di Milano, di testimoniare la propria vicinanza ad Ancona, che ormai da molti mesi è attiva come centro di raccolta e riparo delle opere d’arte dei territori marchigiani colpiti dal terremoto.
La Pala Gozzi conferma dunque la sua vocazione di centro di alleanze e relazioni tra territori diversi, esemplificata dalle sue origini che trassero linfa dai rapporti tra tre grandi porti dell’Adriatico – Venezia, Ancona e Dubrovnik – sullo sfondo dell’espansionismo ottomano e delle turbolenze politiche della Penisola.
Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e promossa da Comune di Milano e Intesa Sanpaolo con il sostegno di Rinascente. L’iniziativa è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla Città di Ancona - Pinacoteca Civica "Francesco Podesti" in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala.
Leggi anche:
• Tiziano: ad Ancona due capolavori per la prima volta insieme
• Come un’allegoria: pittura e tessuto nelle trame di Giorgione
• A Bergamo l’intenso tramonto di Lorenzo Lotto
Si tratta della Sacra Conversazione del 1520, una preziosa pala d’altare realizzata dal maestro cadorino per il mercante di Dubrovnik Luigi Gozzi e destinata alla chiesa di San Francesco ad Alto di Ancona, oggi conservata presso la Pinacoteca “Francesco Podesti” nel capoluogo marchigiano.
Senso del sacro e vibrante bellezza si fondono perfettamente nelle pennellate di un gigante del Rinascimento, dove tra le calde sfumature del cielo al tramonto una Madonna con Bambino appare ai Santi Francesco e Biagio, patrono di Dubrovnik, mentre quest’ultimo indica al committente inginocchiato la visione celeste.
Il dipinto assume un valore peculiare nel panorama del suo tempo. Rappresenta infatti una tappa decisiva dell’affermarsi di un nuovo modello di pala d’altare, che si stacca dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento, per ottenere un effetto di maggiore immediatezza e avvolgere lo sguardo del fedele, sulla scorta della Vergine delle Rocce di Leonardo.
Tiziano prende nettamente posizione a favore del rinnovamento del formato principe dell’arte sacra, aprendo l’opera alla dolcezza della natura.
Potrebbe certamente bastare, ma non finisce qui. L’allestimento di Palazzo Marino permetterà infatti ai visitatori di ammirare una chicca supplementare nascosta sul retro della tavola: una serie di disegni a matita ombreggiati a pennello realizzati sempre dal maestro veneto, tra cui lo schizzo della testa del Bambino, che svelano il modus operandi dell’autore.
In Sala Alessi a valorizzare al massimo la bellezza del dipinto sarà un impianto illuminotecnico studiato ad hoc, che miscelando luci calde e fredde favorirà una visione particolarmente brillante dei celebri colori del pittore cadorino.
Oltre alla grandezza dell’opera di Tiziano, a far cadere la scelta di quest’anno sulla Sacra Conversazione è stato il desiderio, da parte del Comune di Milano, di testimoniare la propria vicinanza ad Ancona, che ormai da molti mesi è attiva come centro di raccolta e riparo delle opere d’arte dei territori marchigiani colpiti dal terremoto.
La Pala Gozzi conferma dunque la sua vocazione di centro di alleanze e relazioni tra territori diversi, esemplificata dalle sue origini che trassero linfa dai rapporti tra tre grandi porti dell’Adriatico – Venezia, Ancona e Dubrovnik – sullo sfondo dell’espansionismo ottomano e delle turbolenze politiche della Penisola.
Curata da Stefano Zuffi, la mostra è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e promossa da Comune di Milano e Intesa Sanpaolo con il sostegno di Rinascente. L’iniziativa è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla Città di Ancona - Pinacoteca Civica "Francesco Podesti" in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala.
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