A Milano dal 18 settembre al 26 febbraio
Sueño Perro, un inedito Iñarritu da Fondazione Prada

Alejandro G. Iñarritu. Foto Marta Marinotti I Courtesy Fondazione Prada
Francesca Grego
18/09/2025
Milano - “Quanti film esistono dentro un film?”, si chiede Alejandro Gonzàles Iñarritu venticinque anni dopo l’uscita di Amores Perros, il lungometraggio vincitore di oltre 50 premi cinematografici che ha segnato il suo exploit come regista e la scoperta del cinema messicano da parte del pubblico internazionale. “Nel marzo del 2018 - racconta il cineasta - ho saputo che per venticinque anni oltre 300 chilometri di pellicola, tutto ciò che avevo lasciato sul pavimento della sala di montaggio di Amores Perros, erano stati custoditi negli archivi dell’Università Nazionale Autonoma del Messico. L’impatto di questa scoperta e la totale incapacità di immaginare la quantità di fotogrammi conservati in quelle scatole di latta hanno subito risvegliato la mia curiosità”.
Nasce così Sueño Perro: Instalaciòn Celuloide de Alejandro G. Inarritu, la nuova mostra multisensoriale che intreccia cinema e arti visive nella sede milanese di Fondazione Prada, prima di volare al LagoAlgo di Città del Messico e al LACMA di Los Angeles. Da oggi, giovedì 18 settembre, fino al prossimo 26 febbraio, le immagini inedite di Iñarritu vanno in scena negli spazi del Podium, assemblate dal regista per la prima volta in un mosaico onirico di pellicola e suono. A fare luce nell’oscurità di un percorso labirintico sono solo i proiettori analogici, omaggio alla passione di Iñarritu per la materialità del 35 mm che con la sua grana, lo sfarfallio e il calore risveglia in lui un senso di nostalgia.

Still from Amores Perros (2000) by Alejandro G. Iñárritu I Courtesy Rodrigo Prieto © Alta Vista Films
“Immergersi nella celluloide grezza e smembrarla è stata una sorta di impresa archeologica. Infinita ed esaltante”, rivela il regista: “Qui, i frammenti sono messi a nudo: nessuna storia a mascherarli, spogli e privi di forma, presentati in open gate. Brandelli riemersi del paesaggio sonoro di Città del Messico. L’innocenza di forme incompiute come in uno specchio. Questa installazione non è un omaggio, ma una resurrezione: un mosaico di cosa è stato, di cosa avrebbe potuto essere e di cosa non è mai stato. È come incontrare un vecchio amico che non abbiamo mai visto prima”.
Al piano superiore l’allestimento Mexico 2000: The Moment That Exploded dello scrittore e giornalista messicano Juan Villoro delinea il contesto della caotica e intensa Città del Messico all’inizio del nuovo millennio, dove Amores Perros è nato ed è ambientato. Una traccia audio, un’ampia raccolta di ritagli di giornali e fotografie documentaristiche di autori come Paolo Gasparini, Graciela Iturbide, Enrique Metinides, Pedro Meyer, illustrano le condizioni politiche, sociali ed economiche che hanno dato vita alle storie narrate nel film.
“Amores Perros si può collocare in un preciso momento storico”, spiega Villoro. “Nel 2000 il Messico stava attraversando una rara e attesa fase di speranza: dopo 71 anni al potere, il Partido Revolucionario Institucional aveva perso le elezioni presidenziali e il paese si preparava a scoprire una vera democrazia. Allo stesso tempo la realtà messicana si presentava come un panorama fatto di diseguaglianze, corruzione e violenza. Amores Perros non rifletteva la fine di un’era, ma l’inizio di un tracollo. Venticinque anni dopo, la sua rilevanza sociale è disturbante: ciò che accadeva allora accade ancora oggi. La sua esplosione è ancora in corso”.

Immagine della mostra “Sueño Perro: Instalación Celuloide de Alejandro G. Iñárritu”. Foto: DSL Studio – Delfino Sisto Legnani e Melania Dalle Grave / @delfino_sl @melaniadellegrave @dsl__studio I Courtesy Fondazione Prada
Sueño Perro segna il terzo capitolo della collaborazione di Fondazione Prada con Iñarritu, che in passato ha curato la rassegna Flesh, Mind and Spirit nelle sedi di Seul (2009) e Milano (2016), e ideato l’installazione sperimentale di realtà virtuale Carne y Arena a Milano (2017), inclusa nella selezione ufficiale del Festival di Cannes e premiata con un Oscar speciale dal Board of Governors of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
In occasione della mostra, il Cinema Godard di Fondazione Prada dedica una rassegna ai film di Iñarritu nella sua programmazione di settembre. Venerdì 19 il regista sarà protagonista di una masterclass moderata da Paolo Moretti e introdurrà al pubblico la proiezione di Amores Perros. Torneranno sul grande schermo anche 21 grammi (2003), Babel (2006), Birdman (2014), Biutiful (2010) e Revenant - Redivivo (2015).

Sueño Perro: Instalaciòn Celuloide de Alejandro G. Inarritu I Courtesy Fondazione Prada
Nasce così Sueño Perro: Instalaciòn Celuloide de Alejandro G. Inarritu, la nuova mostra multisensoriale che intreccia cinema e arti visive nella sede milanese di Fondazione Prada, prima di volare al LagoAlgo di Città del Messico e al LACMA di Los Angeles. Da oggi, giovedì 18 settembre, fino al prossimo 26 febbraio, le immagini inedite di Iñarritu vanno in scena negli spazi del Podium, assemblate dal regista per la prima volta in un mosaico onirico di pellicola e suono. A fare luce nell’oscurità di un percorso labirintico sono solo i proiettori analogici, omaggio alla passione di Iñarritu per la materialità del 35 mm che con la sua grana, lo sfarfallio e il calore risveglia in lui un senso di nostalgia.

Still from Amores Perros (2000) by Alejandro G. Iñárritu I Courtesy Rodrigo Prieto © Alta Vista Films
“Immergersi nella celluloide grezza e smembrarla è stata una sorta di impresa archeologica. Infinita ed esaltante”, rivela il regista: “Qui, i frammenti sono messi a nudo: nessuna storia a mascherarli, spogli e privi di forma, presentati in open gate. Brandelli riemersi del paesaggio sonoro di Città del Messico. L’innocenza di forme incompiute come in uno specchio. Questa installazione non è un omaggio, ma una resurrezione: un mosaico di cosa è stato, di cosa avrebbe potuto essere e di cosa non è mai stato. È come incontrare un vecchio amico che non abbiamo mai visto prima”.
Al piano superiore l’allestimento Mexico 2000: The Moment That Exploded dello scrittore e giornalista messicano Juan Villoro delinea il contesto della caotica e intensa Città del Messico all’inizio del nuovo millennio, dove Amores Perros è nato ed è ambientato. Una traccia audio, un’ampia raccolta di ritagli di giornali e fotografie documentaristiche di autori come Paolo Gasparini, Graciela Iturbide, Enrique Metinides, Pedro Meyer, illustrano le condizioni politiche, sociali ed economiche che hanno dato vita alle storie narrate nel film.
“Amores Perros si può collocare in un preciso momento storico”, spiega Villoro. “Nel 2000 il Messico stava attraversando una rara e attesa fase di speranza: dopo 71 anni al potere, il Partido Revolucionario Institucional aveva perso le elezioni presidenziali e il paese si preparava a scoprire una vera democrazia. Allo stesso tempo la realtà messicana si presentava come un panorama fatto di diseguaglianze, corruzione e violenza. Amores Perros non rifletteva la fine di un’era, ma l’inizio di un tracollo. Venticinque anni dopo, la sua rilevanza sociale è disturbante: ciò che accadeva allora accade ancora oggi. La sua esplosione è ancora in corso”.

Immagine della mostra “Sueño Perro: Instalación Celuloide de Alejandro G. Iñárritu”. Foto: DSL Studio – Delfino Sisto Legnani e Melania Dalle Grave / @delfino_sl @melaniadellegrave @dsl__studio I Courtesy Fondazione Prada
Sueño Perro segna il terzo capitolo della collaborazione di Fondazione Prada con Iñarritu, che in passato ha curato la rassegna Flesh, Mind and Spirit nelle sedi di Seul (2009) e Milano (2016), e ideato l’installazione sperimentale di realtà virtuale Carne y Arena a Milano (2017), inclusa nella selezione ufficiale del Festival di Cannes e premiata con un Oscar speciale dal Board of Governors of the Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
In occasione della mostra, il Cinema Godard di Fondazione Prada dedica una rassegna ai film di Iñarritu nella sua programmazione di settembre. Venerdì 19 il regista sarà protagonista di una masterclass moderata da Paolo Moretti e introdurrà al pubblico la proiezione di Amores Perros. Torneranno sul grande schermo anche 21 grammi (2003), Babel (2006), Birdman (2014), Biutiful (2010) e Revenant - Redivivo (2015).

Sueño Perro: Instalaciòn Celuloide de Alejandro G. Inarritu I Courtesy Fondazione Prada
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