Fino al 5 marzo al Palais Galliera
Frida Kahlo icona di stile. A Parigi un viaggio oltre le apparenze
Frida Kahlo | Toni Frissell, US Vogue, 1937
Samantha De Martin
20/09/2022
Mondo - Che cos’è che accomuna Frida Kahlo a stilisti come Alexander McQueen, Jean Paul Gaultier, Karl Lagerfeld, Maria Grazia Chiuri per Dior?
Oltre a essere stata un’icona per la pittura del Novecento, l’artista messicana è stata fonte di ispirazione per l’haute couture con i suoi abiti non convenzionali, i capi tradizionali messicani, uno stile ibrido unico che intrecciava elementi da diverse regioni ed epoche, identificandosi con le donne e con la cultura matriarcale di Tehuantepec, adottando le loro camicette ricamate, le gonne lunghe, le acconciature elaborate e i rebozos (scialli intrecciati) in un'interpretazione tanto affascinante quanto personale di mexcanidad.
Fino al 5 marzo Palais Galliera celebra Frida Kahlo invitando i visitatori a esplorare il lato privato della vita dell'artista, per capire come abbia costruito la sua identità attraverso il suo modo di presentarsi e rappresentarsi. Per la prima volta in Francia, e in stretta collaborazione con il Museo Frida Kahlo, la mostra dal titolo Frida Kahlo, au-delà des apparences esorta ad allontanarsi dai luoghi comuni, lasciandosi guidare dagli oltre 200 oggetti provenienti della Casa Azul, dove Frida è nata e cresciuta, tra indumenti, accessori, lettere, cosmetici, medicinali e ausili ortopedici.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
I suoi genitori costruirono la casa nel 1904 per decorarla in stile europeo, in voga all'epoca. Frida Kahlo e il marito Diego Rivera la ristrutturarono negli anni Trenta, ridipingendone le pareti di un blu brillante e ornandola di oggetti che riflettevano il loro attaccamento alla tradizione messicana, alle sculture preispaniche, ai dipinti votivi. Così Casa Azul divenne un centro culturale attirando personalità di spicco dal Messico e non solo.
Quando, nel 1954, Frida morì i suoi effetti personali furono letteralmente posti sotto sigillo da Rivera, per essere scoperti solo 50 anni più tardi, nel 2004. Il pubblico potrà sfogliare in mostra questa preziosa collezione che include abiti tradizionali Tehuana, collane precolombiane che Frida collezionava e corsetti dipinti a mano, ma anche protesi, filmati e fotografie dell'artista, a comporre una narrazione visiva della sua vita straordinaria.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
D’altra parte dopo il grave incidente all'età di 18 anni, Frida usò il suo aspetto come mezzo per esprimere dubbi e sentimenti. L’abbigliamento tradizionale voleva essere una dichiarazione della sua identità messicana, ma anche un modo per far fronte al suo stato. La mostra segue il percorso attraverso cui Frida ha coltivato la sua immagine, un’immagine che assurge a manifesto diventando espressione della sua eredità culturale, ma anche esempio di convivenza con la disabilità.
Nel plasmare l'immagine del suo corpo disabile, Frida Kahlo ha forse svolto un ruolo pionieristico, costruendo un vocabolario visivo con il quale ha espresso la sua sofferenza fisica ed emotiva, descrivendo al tempo stesso la propria capacità di creare significato, gioia, arte, bellezza.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
Il percorso, biografico e tematico al tempo stesso, segue Frida durante il suo breve soggiorno a Parigi, esamina il suo rapporto con il gruppo surrealista. Il pubblico è invitato a seguire l’artista a "Gringolandia" - come Frida chiamava gli Stati Uniti, dove accompagnò il marito Diego Rivera quando fu incaricato di dipingere murales a San Francisco, New York e Detroit - e poi a Parigi. Il breve soggiorno nella capitale francese coincise con la malattia. A prendersi cura di lei furono Marcel Duchamp e la sua compagna Mary Reynolds. Eppure a Parigi Kahlo si divertiva a trascorrere del tempo con Dora Maar, Jacqueline Lamba e Alice Rahon, esplorando la città, i mercatini delle pulci e le sue tendenze modaiole.
La settima e ultima sezione della mostra al Palais Galliera presenterà infine una Frida Kahlo icona culturale di fama mondiale, musa ispiratrice di stilisti come Jean Paul Gaultier, Yohji Yamamoto, Alexander McQueen.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
Oltre a essere stata un’icona per la pittura del Novecento, l’artista messicana è stata fonte di ispirazione per l’haute couture con i suoi abiti non convenzionali, i capi tradizionali messicani, uno stile ibrido unico che intrecciava elementi da diverse regioni ed epoche, identificandosi con le donne e con la cultura matriarcale di Tehuantepec, adottando le loro camicette ricamate, le gonne lunghe, le acconciature elaborate e i rebozos (scialli intrecciati) in un'interpretazione tanto affascinante quanto personale di mexcanidad.
Fino al 5 marzo Palais Galliera celebra Frida Kahlo invitando i visitatori a esplorare il lato privato della vita dell'artista, per capire come abbia costruito la sua identità attraverso il suo modo di presentarsi e rappresentarsi. Per la prima volta in Francia, e in stretta collaborazione con il Museo Frida Kahlo, la mostra dal titolo Frida Kahlo, au-delà des apparences esorta ad allontanarsi dai luoghi comuni, lasciandosi guidare dagli oltre 200 oggetti provenienti della Casa Azul, dove Frida è nata e cresciuta, tra indumenti, accessori, lettere, cosmetici, medicinali e ausili ortopedici.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
I suoi genitori costruirono la casa nel 1904 per decorarla in stile europeo, in voga all'epoca. Frida Kahlo e il marito Diego Rivera la ristrutturarono negli anni Trenta, ridipingendone le pareti di un blu brillante e ornandola di oggetti che riflettevano il loro attaccamento alla tradizione messicana, alle sculture preispaniche, ai dipinti votivi. Così Casa Azul divenne un centro culturale attirando personalità di spicco dal Messico e non solo.
Quando, nel 1954, Frida morì i suoi effetti personali furono letteralmente posti sotto sigillo da Rivera, per essere scoperti solo 50 anni più tardi, nel 2004. Il pubblico potrà sfogliare in mostra questa preziosa collezione che include abiti tradizionali Tehuana, collane precolombiane che Frida collezionava e corsetti dipinti a mano, ma anche protesi, filmati e fotografie dell'artista, a comporre una narrazione visiva della sua vita straordinaria.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
D’altra parte dopo il grave incidente all'età di 18 anni, Frida usò il suo aspetto come mezzo per esprimere dubbi e sentimenti. L’abbigliamento tradizionale voleva essere una dichiarazione della sua identità messicana, ma anche un modo per far fronte al suo stato. La mostra segue il percorso attraverso cui Frida ha coltivato la sua immagine, un’immagine che assurge a manifesto diventando espressione della sua eredità culturale, ma anche esempio di convivenza con la disabilità.
Nel plasmare l'immagine del suo corpo disabile, Frida Kahlo ha forse svolto un ruolo pionieristico, costruendo un vocabolario visivo con il quale ha espresso la sua sofferenza fisica ed emotiva, descrivendo al tempo stesso la propria capacità di creare significato, gioia, arte, bellezza.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
Il percorso, biografico e tematico al tempo stesso, segue Frida durante il suo breve soggiorno a Parigi, esamina il suo rapporto con il gruppo surrealista. Il pubblico è invitato a seguire l’artista a "Gringolandia" - come Frida chiamava gli Stati Uniti, dove accompagnò il marito Diego Rivera quando fu incaricato di dipingere murales a San Francisco, New York e Detroit - e poi a Parigi. Il breve soggiorno nella capitale francese coincise con la malattia. A prendersi cura di lei furono Marcel Duchamp e la sua compagna Mary Reynolds. Eppure a Parigi Kahlo si divertiva a trascorrere del tempo con Dora Maar, Jacqueline Lamba e Alice Rahon, esplorando la città, i mercatini delle pulci e le sue tendenze modaiole.
La settima e ultima sezione della mostra al Palais Galliera presenterà infine una Frida Kahlo icona culturale di fama mondiale, musa ispiratrice di stilisti come Jean Paul Gaultier, Yohji Yamamoto, Alexander McQueen.
Frida Kahlo, au-delà des apparences, Allestimento | Foto: © Laurent Julliand
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