Il genio del Rinascimento tutto in un museo
Nasce Leonardo da Vinci Experience
Leonardo da Vinci Experience |
Sala delle macchine del volo e dell'Ultima Cena
Francesca Grego
16/02/2017
Roma - Avreste mai immaginato di poter ammirare in un solo luogo i principali capolavori di Leonardo, insieme ai codici e alle sue numerosissime invenzioni? Nel nuovo museo Leonardo da Vinci Experience questo è possibile. A due passi dalla Basilica di San Pietro, e dunque in ideale collegamento con i “colleghi” Raffaello e Michelangelo, l’opera del genio vinciano è riunita nel segno della tecnologia, mentre è già scattato il conto alla rovescia per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte dell’artista.
Un itinerario multimediale distribuito su oltre 500 metri quadri affianca a oltre 50 macchine e marchingegni le riproduzioni fedeli a grandezza naturale dei dipinti più celebri, dall’Ultima Cena alla Gioconda, realizzate con la tecnica della pictografia e poi dipinte a mano, con i materiali usati nel Rinascimento, dalla Bottega Artigiana Tifernate, partner del Louvre e del British Museum.
Fra pittura, meccanica, ologrammi e proiezioni, il percorso espositivo si articola in cinque sale, ciascuna corrispondente a un’area tematica. Si parte dalle macchine del volo, dove si trovano il primo prototipo di deltaplano e la “vite aerea”, antenata dell’elicottero, per proseguire con le macchine da guerra, i cui progetti sono contenuti nel Codice Atlantico e nel Codice Arundel. Oltre alla bombarda e a una temibile “mitragliatrice a ventaglio”, qui è possibile ammirare l’ingegnosa Camera degli Specchi: una cabina dotata di otto pareti riflettenti per visualizzare un oggetto nella sua totalità senza girarci intorno.
Nella Sala della Prospettiva compaiono alcune profetiche intuizioni di Leonardo in fatto di ottica e musica, come il prospettografo, il proiettore e il flauto doppio, mentre la Sala dei Principi raccoglie numerose invenzioni legate alla vita quotidiana: dalla molla al progetto per la bicicletta, ritrovato solo nel 1966 fra due pagine incollate del Codice Atlantico; dalla “scavatrice da trincea”, ideata per realizzare un canale fra il fiume Arno e il mare, al crick o “martinetto”, fino al salvagente e al “guanto palmato”, precursore delle moderne pinne.
Ed eccoci alla Sala della Pittura, dove 23 icone dell’arte mondiale riunite insieme fanno un certo effetto: la Gioconda, la Dama con l’Ermellino, l’Annunciazione, il Musico, le due versioni della Vergine delle Rocce sono qui ad attendervi. All’uscita vi sentirete talmente carichi da organizzare subito un viaggio fra i musei di mezza Europa… per scoprire le differenze.
Un itinerario multimediale distribuito su oltre 500 metri quadri affianca a oltre 50 macchine e marchingegni le riproduzioni fedeli a grandezza naturale dei dipinti più celebri, dall’Ultima Cena alla Gioconda, realizzate con la tecnica della pictografia e poi dipinte a mano, con i materiali usati nel Rinascimento, dalla Bottega Artigiana Tifernate, partner del Louvre e del British Museum.
Fra pittura, meccanica, ologrammi e proiezioni, il percorso espositivo si articola in cinque sale, ciascuna corrispondente a un’area tematica. Si parte dalle macchine del volo, dove si trovano il primo prototipo di deltaplano e la “vite aerea”, antenata dell’elicottero, per proseguire con le macchine da guerra, i cui progetti sono contenuti nel Codice Atlantico e nel Codice Arundel. Oltre alla bombarda e a una temibile “mitragliatrice a ventaglio”, qui è possibile ammirare l’ingegnosa Camera degli Specchi: una cabina dotata di otto pareti riflettenti per visualizzare un oggetto nella sua totalità senza girarci intorno.
Nella Sala della Prospettiva compaiono alcune profetiche intuizioni di Leonardo in fatto di ottica e musica, come il prospettografo, il proiettore e il flauto doppio, mentre la Sala dei Principi raccoglie numerose invenzioni legate alla vita quotidiana: dalla molla al progetto per la bicicletta, ritrovato solo nel 1966 fra due pagine incollate del Codice Atlantico; dalla “scavatrice da trincea”, ideata per realizzare un canale fra il fiume Arno e il mare, al crick o “martinetto”, fino al salvagente e al “guanto palmato”, precursore delle moderne pinne.
Ed eccoci alla Sala della Pittura, dove 23 icone dell’arte mondiale riunite insieme fanno un certo effetto: la Gioconda, la Dama con l’Ermellino, l’Annunciazione, il Musico, le due versioni della Vergine delle Rocce sono qui ad attendervi. All’uscita vi sentirete talmente carichi da organizzare subito un viaggio fra i musei di mezza Europa… per scoprire le differenze.
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