Roma: al Museo Ebraico i ritratti di Primo Levi
Survivor. Primo Levi nei ritratti di Larry Rivers, Museo Ebraico di Roma
08/05/2013
Roma - Sarà inaugurata domani al Museo Ebraico di Roma la mostra "Survivor. Primo Levi nei ritratti di Larry Rivers". Così per la prima volta saranno esposte al pubblico tre tele acquistate da Gianni Agnelli dedicate allo scrittore torinese e conservate dal 2002 presso la Pinacoteca Agnelli di Torino. A realizzarle fu un grande protagonista della pop art americana, il pittore Larry Rivers, scomparso nel 2002, che aveva conosciuto l’opera di Primo Levi attraverso la lettura de "I sommersi e i salvati". Le tematiche della Shoah non erano nuove per l'artista che le aveva approfondite già negli anni precedenti ma quel libro dovette essere come una folgorazione per lui. Così si fece consegnare alcune foto di Primo Levi e iniziò a lavorarci su, producendo alla fine dodici opere tutte legate alla figura dello scrittore che furono esposte nel 1988.
Fu in occasione dell'inaugurazione della mostra negli Stati Uniti, che Gianni Agnelli acquistò tre tele di grandi dimensioni da portare in Italia. Si tratta di Witness, Survivor e Periodic Table che, all'arrivo a Torino, furono esposte nella sede de "La Stampa", quotidiano per il quale Primo Levi aveva scritto a partire dal 1959, e poi a seguire con maggiore continuità dal 1968, una serie di saggi racconti ed elzeviri pubblicati nella terza pagina. I quadri furono collocati in una grande sala al piano terreno destinata alla riunioni più importanti e all'accoglienza dei visitatori illustri, che da allora è ricordata proprio come "Sala Primo Levi".
Nicoletta Speltra
Fu in occasione dell'inaugurazione della mostra negli Stati Uniti, che Gianni Agnelli acquistò tre tele di grandi dimensioni da portare in Italia. Si tratta di Witness, Survivor e Periodic Table che, all'arrivo a Torino, furono esposte nella sede de "La Stampa", quotidiano per il quale Primo Levi aveva scritto a partire dal 1959, e poi a seguire con maggiore continuità dal 1968, una serie di saggi racconti ed elzeviri pubblicati nella terza pagina. I quadri furono collocati in una grande sala al piano terreno destinata alla riunioni più importanti e all'accoglienza dei visitatori illustri, che da allora è ricordata proprio come "Sala Primo Levi".
Nicoletta Speltra
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