Il focus dedicato a Ana Maria de Jesus Ribeiro è il terzo appuntamento dedicato a Garibaldi da Fondazione Brescia Musei
Nel luglio del 1849, all’indomani della caduta della Repubblica Romana, Anita Garibaldi si metteva al seguito di Giuseppe Garibaldi nella difficile ritirata verso Venezia. Stremata dal viaggio, trovava accoglienza a Cetona (Siena), le cui donne confezionarono per lei un abito di seta a nome dell’intera comunità femminile.
L’abito accompagnò Anita fino a San Marino, dove il 31 luglio la donna, pronta a ripartire, lo scambiò nella bottega della merciaia Teresa Simoncini con un indumento più semplice e più adatto alla fuga.
Rimasta a San Marino, la veste divenne presto oggetto di venerazione patriottica, iniziando un lungo “pellegrinaggio” espositivo, simile a una reliquia laica, simbolo del ruolo centrale della donna nel mito risorgimentale italiano.
L'abito di Anita GaribaldiFino al 15 febbraio l’abito sarà esposto a Brescia presso il Museo del Risorgimento “Leonessa d’Italia” nell’ambito di una mostra organizzata da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia, in collaborazione con i Musei di Stato della Repubblica di San Marino e con il patrocinio del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino.
Il focus dedicato a Ana Maria de Jesus Ribeiro, appunto Anita Garibaldi, terzo appuntamento che Fondazione Brescia Musei dedica alla figura di Giuseppe Garibaldi, chiude la stagione espositiva 2025.
La mostra è anche l’occasione per presentare il progetto
“Anita Garibaldi – avatar narrante”, espressione della sperimentazione continua di Fondazione Brescia Musei dedicata alla valorizzazione del patrimonio attraverso strumenti di innovazione digitale e narrazione culturale. La ricerca storica e curatoriale passa dunque attraverso linguaggi contemporanei, in linea con lo stile dell’allestimento della sede museale con un progetto premiato nella categoria “Exhibiton design” del Red Dot Award 2023 e curato dallo studio Limiteazero, capace di offrire un’esperienza di conoscenza accessibile e partecipata. Questa installazione temporanea di mediazione aumentata vede l’abito in seta nera di Anita Garibaldi dialogare con il dipinto “Anita morente” di Pietro Bouvier. L’avatar, accessibile attraverso un Qrcode, diviene la voce di questa narrazione tra storia e immagine, permettendo al pubblico di entrare in relazione diretta con il racconto storico.
“È un grande orgoglio per Fondazione Brescia Musei - spiega la presidente Francesca Bazoli - concludere un anno dedicato così intensamente dal nostro Museo del Risorgimento "Leonessa d'Italia" alla figura di Giuseppe Garibaldi, indagato attraverso molteplici prospettive e analizzandone il ruolo storico e la fortuna nelle arti visive, con l’esposizione di un oggetto così simbolico ed evocativo. L’abito di Anita Garibaldi, straordinario manufatto di cultura materiale, richiama i valori del coraggio di questa figura femminile così partecipe dei destini nazionali e intensamente dedita alla comunità”.
Un luogo dove la realtà virtuale incontra la storia Riaperto nel 2023 dopo vent’anni di chiusura, il Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, accolto nel Grande Miglio del Castello, è un luogo in cui la memoria dialoga con il presente attraverso anche un allestimento innovativo e immersivo. Frutto di un lungo lavoro storiografico e progettuale, il nuovo percorso espositivo racconta il Risorgimento come fenomeno “europeo” e di stringente attualità. Cimeli, sculture, quadri e “reliquie” dialogano con una ricca collezione digitale che integra una narrazione che arriva fino ad oggi. L’allestimento si articola in otto sezioni ed è interamente narrato in italiano e in inglese.
Riscoprire la storia per valorizzare il presente La mostra dedicata ad Anita Garibaldi si inserisce nel nuovo approccio museale intrapreso dal Leonessa d’Italia, Museo dove la riscoperta della storia si fa strumento essenziale per custodire la memoria, valorizzare il patrimonio culturale, analizzare il presente e sviluppare il senso critico. Il progetto Risorgimento VR Experience, vincitore del Bando InnovaCultura - che ha l’obiettivo di contribuire alla crescita e all’innovazione del settore culturale e creativo e degli istituti e luoghi della cultura lombardi - ha visto la realizzazione di quattro esperienze di Virtual Reality fruibili rivolte soprattutto a un pubblico giovane. Le esperienze del Museo sono fruibili da tutti - anche dagli utenti sordi per la presenza di contenuti in LIS - grazie a uno specifico software di gestione dei contenuti. I partecipanti potranno vivere un viaggio emozionale nel tempo, tuffandosi nel contesto storico del Risorgimento e rivivendo le storie di eroi ed eventi che hanno plasmato l'Italia moderna. A ripercorrerli saranno gli stessi protagonisti delle vicende risorgimentali che guidano i visitatori attraverso uno storytelling immersivo ricco di aneddoti e dettagli storici accurati. La narrazione è affidata al character realizzato ad hoc per il progetto da Elisabetta Dami, scrittrice di libri per ragazzi, ideatrice di Geronimo Stilton. Il ruolo di narratrice è affidato a Leonessa Lea, un personaggio di fantasia antropomorfo, omaggio a Brescia, e che guida i ragazzi alla scoperta di alcuni valori del Risorgimento. Le esperienze in VR offrono ai visitatori l’opportunità di conoscere materiali d'archivio e reperti non accessibili al pubblico.
La Leonessa racconta VR experience al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia Il progetto Risorgimento VR Experience si inserisce perfettamente nella trama narrativa del Museo incentrata su tre pilastri: i reperti storici, le opere d’arte che hanno contribuito a formare l’immaginario sull’epopea risorgimentale, e la collezione digitale. Con questo progetto immersivo - sviluppato anche grazie al know-how di Way S.r.l. e Beside, il Museo del Risorgimento può contare su una nuova tecnologia di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale della città, rivolgendosi a un pubblico adulto, ma anche a scuole e turisti. A completamento del progetto è stato realizzato anche un breve fumetto inedito, disegnato ad hoc dall’illustratrice Silvia Bigolin e curato da Fondazione Brescia Musei nella stesura dei contenuti, che verrà distribuito agli insegnanti e messo a disposizione del pubblico come strumento divulgativo.
La Leonessa racconta VR experience al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia
Un museo moderno Il nuovo impianto museologico del Museo del Risorgimento è la testimonianza emblematica di come si possa raccontare il Risorgimento in chiave contemporanea. Nell’ultima sezione del percorso museale, intitolata “Eredità”, si indaga il fenomeno di utilizzo della storia, e del Risorgimento in particolare, come strumento di legittimazione politica e ideologica. L’approdo ideale del percorso è rappresentato da due oggetti: la medaglia d’argento al valor militare per la Resistenza conferita alla città di Brescia e la copia anastatica della nostra Carta costituzionale, espressione dei valori fondanti dell’identità cittadina e nazionale. Il Museo diventa così uno spazio formativo, dove la narrazione storica non si limita alla trasmissione di nozioni, ma diventa un luogo in cui la memoria si fa strumento attivo di comprensione del presente.