Le avanguardie del '900 negli occhi di un grande collezionista: lo raccontano le opere del LaM di Lille, in un percorso ricco di capolavori.
Francesca Grego
formato sconosciuto
Dopo i tesori della Mellon Collection dal Virginia Museum of Fine Art, gli impressionisti del Brooklyn Museum, i capolavori su carta del Musée di Grenoble e gli strepitosi dipinti della Ordrupgaard Collection di Copenaghen, Palazzo Zabarella si prepara ad aprire le porte a un’altra grande collezione. Grazie a un accordo con il LaM - Lille Métropole Musée d'art moderne, d'art contemporain et d'art brut, dal 16 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026 lo spazio espositivo padovano ospiterà 65 opere appartenute all’industriale Roger Dutilleul (1873-1956), grande collezionista di arte moderna e primo francese a interessarsi al Cubismo, proprietario di capolavori di Cézanne, Picasso, Léger, Derain, Vlaminck, Modigliani.
Era il 1905 quando Dutilleul iniziò ad acquistare opere d’arte: mecenate e collezionista sincero e appassionato, talvolta controcorrente, avrebbe messo insieme una delle raccolte d’arte moderna più importanti d’Europa. Una significativa selezione di questo patrimonio, ulteriormente ampliato dai suoi eredi, fu donato alla città di Lille, costituendo il primo nucleo del LaM.
I visitatori di Modigliani Picasso e le voci della modernità dal museo LaM potranno guardare allo sviluppo dell’arte moderna attraverso gli occhi del collezionista francese: un’occasione per ammirare opere iconiche delle avanguardie del Novecento, accanto a creazioni di autori meno conosciuti in Italia che attrassero l’attenzione di un mecenate ricercato. Tra i 30 artisti rappresentati lungo il percorso, ampio spazio è dedicato al Cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque, ma anche a Fernand Léger - presente con ben sei opere - che Dutilleul sostenne a lungo e con notevole partecipazione.
Joan Mirò, Alexander Calder, Youla Chapoval, Bernard Buffet, il pittore astratto di origine russa André Lanskoy - del quale Dutilleul fu mecenate per oltre 15 anni - animeranno l’itinerario a cura di Jeanne-Bathilde Lacourt. Ma il posto d’onore è riservato ad Amedeo Modigliani, presente con un gruppo di sei dipinti, tra cui Moïse Kisling, Ragazzo dai capelli rossi, Nudo seduto con camicia e Maternità, realizzati in momenti diversi della carriera dell’artista e oggi testimoni della ricchezza della sua opera, nonché del solido rapporto di Modì con Dutilleul.