“Oltre l’Impressionismo”, la mostra evento del 2023
Da Van Gogh a Picasso, gli inventori del moderno insieme alla National Gallery
Paul Cézanne, Bathers (Les Grandes Baigneuses), about 1894 – 1905. Oil on canvas, 127.2 × 196.1 cm © National Gallery, London
Francesca Grego
24/05/2022
Mondo - Un lungo viaggio attraverso l’Europa alla scoperta di una stagione artistica rivoluzionaria: si presenta così la grande mostra annunciata dalla National Gallery per il 2023, che porterà a Londra capolavori provenienti da musei e collezioni private di mezzo mondo. I grandi maestri attivi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento racconteranno l’alba dell’era moderna attraverso le loro opere più innovative, evidenziando come queste invenzioni abbiano cambiato per sempre il corso della storia. Vedremo insieme Van Gogh e Matisse, Cézanne e Picasso, Kandinskij e Mondrian, e poi Degas, Gauguin, Klimt, Rodin, Munch, in un percorso scandito da oltre 100 pietre miliari dell’arte.
Fulcri del progetto curato da MaryAnne Stevens e Christopher Riopelle con Julien Domercq saranno due temi molto cari alle avanguardie: la rottura con la rappresentazione naturalistica della realtà e la ricerca di linguaggi di dirompente novità basati sul valore intrinseco di linea, colore, trame e superfici. A rendere l’allestimento ancora più interessante sarà il confronto tra le città artisticamente più vivaci dell’epoca: da Parigi, il cui ruolo di leader resterà indiscutibile fino alla Seconda Guerra Mondiale, ci sposteremo a Vienna, Barcellona, Berlino, Bruxelles per apprezzare talenti e peculiarità fioriti nei diversi paesi europei.
Paul Gauguin, Vision of the Sermon (Jacob Wrestling with the Angel), 1888. Oil on canvas, 72.20 x 91.00 cm © National Galleries of Scotland, Edinburgh
In programma dal 25 marzo al 13 agosto 2023, After Impressionism includerà molte delle più importanti opere d’arte realizzate tra il 1886 e il 1914, partendo dalle inquietudini solitarie di Gauguin e di Van Gogh fino ad arrivare all’Espressionismo, al Cubismo e all’Astrazione. Tra i capolavori più attesi figurano la Danza di Derain (collezione privata), le Danzatrici nel foyer di Degas (Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen), le Grandi Bagnanti di Cézanne (National Gallery), il Letto di morte di Munch (KODE Bergen Art Museum), la Visione dopo il sermone di Gauguin (National Galleries of Scotland), Nana, nudo femminile di Lovis Corinth (Saint Louis Art Museum), ai quali si affiancheranno prestiti straordinari in arrivo dal MoMa, dal Musée d'Orsay, dalla Tate, dall’Institute of Art di Chicago, dal Musée Rodin di Parigi, Museu Nacional d'Arte de Catalunya e dal Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford, in Connecticut.
Georges Seurat, The Channel of Gravelines, Grand Fort-Philippe, 1890. Oil on canvas, 65 × 81 cm © The National Gallery, London
Fulcri del progetto curato da MaryAnne Stevens e Christopher Riopelle con Julien Domercq saranno due temi molto cari alle avanguardie: la rottura con la rappresentazione naturalistica della realtà e la ricerca di linguaggi di dirompente novità basati sul valore intrinseco di linea, colore, trame e superfici. A rendere l’allestimento ancora più interessante sarà il confronto tra le città artisticamente più vivaci dell’epoca: da Parigi, il cui ruolo di leader resterà indiscutibile fino alla Seconda Guerra Mondiale, ci sposteremo a Vienna, Barcellona, Berlino, Bruxelles per apprezzare talenti e peculiarità fioriti nei diversi paesi europei.
Paul Gauguin, Vision of the Sermon (Jacob Wrestling with the Angel), 1888. Oil on canvas, 72.20 x 91.00 cm © National Galleries of Scotland, Edinburgh
In programma dal 25 marzo al 13 agosto 2023, After Impressionism includerà molte delle più importanti opere d’arte realizzate tra il 1886 e il 1914, partendo dalle inquietudini solitarie di Gauguin e di Van Gogh fino ad arrivare all’Espressionismo, al Cubismo e all’Astrazione. Tra i capolavori più attesi figurano la Danza di Derain (collezione privata), le Danzatrici nel foyer di Degas (Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen), le Grandi Bagnanti di Cézanne (National Gallery), il Letto di morte di Munch (KODE Bergen Art Museum), la Visione dopo il sermone di Gauguin (National Galleries of Scotland), Nana, nudo femminile di Lovis Corinth (Saint Louis Art Museum), ai quali si affiancheranno prestiti straordinari in arrivo dal MoMa, dal Musée d'Orsay, dalla Tate, dall’Institute of Art di Chicago, dal Musée Rodin di Parigi, Museu Nacional d'Arte de Catalunya e dal Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford, in Connecticut.
Georges Seurat, The Channel of Gravelines, Grand Fort-Philippe, 1890. Oil on canvas, 65 × 81 cm © The National Gallery, London
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