Cola dell’Amatrice fra Pinturicchio e Raffaello
Dal 17 Marzo 2018 al 15 Luglio 2018
Ascoli Piceno
Luogo: Pinacoteca Civica | Sala Cola dell'Amatrice
Indirizzo: Piazza Arringo
Enti promotori:
- Regione Marche
- Comune di Ascoli Piceno
- MiBACT
- Musei Civici di Ascoli Piceno
- Università degli Studi di Camerino
- Artifex International
- Anci Marche
- BIM
- Piceno Gas Vendita
Costo del biglietto: Intero 10 € | Ridotto 6 € | Visite guidate 4 €
Telefono per prevendita: +39 0736 298213
Telefono per informazioni: +39 0736 298232
E-Mail info: musei.civici@comune.ascolipiceno. it
Sito ufficiale: http://www.ascolimusei.it
In mostra i capolavori di un grande maestro del Rinascimento e di altri artisti che lo hanno affiancato tra Marche, Lazio, Umbria ed Abruzzo, come Perugino, Raffaello, Antoniazzo Romano e Luca Signorelli.
Un percorso espositivo per valorizzare l’arte dell’Italia Centrale tra ‘400 e ‘500 e scoprire, nella città di Ascoli Piceno, “i luoghi di Cola”, pittore ed architetto protagonista del Cinquecento ascolano.
INAUGURAZIONE SABATO 17 MARZO ORE 17
ORARI:
Pinacoteca 10-19
Sala Cola 11-13/15-19
La biglietteria chiude alle 18.30
Il 17 di marzo si apre ad Ascoli Piceno la mostra Cola dell’Amatrice da Pinturicchio a Raffaello, la terza delle manifestazioni del progetto Mostrare le Marche, un programma di importanti rassegne d’arte nato per volontà della Regione allo scopo di valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale regionale nel biennio 2017/2018.
In questo imperdibile tour alla ricerca della bellezza entra in gioco Ascoli Piceno, una delle città più belle d’Italia, la quale possiede un considerevole patrimonio storico, artistico e architettonico, motivo per cui, da sempre, è stata meta di grandi artisti e fucina d’arte. Così accade che nel 1508 per eseguire il Polittico di Piagge giunge ad Ascoli Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice. Cola, che ad Ascoli trova la sua seconda casa, è fra i grandi artisti che con le loro opere hanno reso particolarmente ricca l’offerta culturale della Regione. Oggi, la Regione e la città di Ascoli celebrano la sua arte a partire dall’immenso patrimonio pittorico che il Filotesio ha lasciato in città nei suoi quarant’anni di permanenza.
E’ una mostra imperdibile quella proposta dai curatori Stefano Papetti e Luca Pezzuto, che guarda alla produzione dell’artista in tutto il territorio, porta ad Ascoli per la prima volta documenti importanti di Cola dell’Amatrice, riunisce oltre sessanta opere provenienti da sedi prestigiose che tutte insieme donano una visione esaustiva del valore dell’artista. Ma la rassegna di Ascoli non si ferma alla creazione di un importante percorso espositivo e conoscitivo dell’artista e del contesto, in vista della mostra ben dieci tavole sono state oggetto di importanti indagini diagnostiche e, fra queste, sei sono state restaurate. Dunque, con la mostra si è creato uno corpus di studi sulle tecniche utilizzate da Cola con risultati importanti sotto l’aspetto scientifico e della conoscenza del maestro di Amatrice. Non meno importante appare il percorso di Cola che nella mostra si ricompone, da Amatrice, città del Filotesio, a luoghi emblematici come l’Abbazia di Farfa lungo la Salaria, ai passaggi tra Roma e gli Appennini, a l’Aquila, Perugia, Siena, Urbino. Attraverso l’arte di Cola c’è lo scorcio importante di ciò che l’artista ha vissuto e studiato, per questo in mostra troviamo accanto alle sue opere Raffaello, il Pinturicchio, il Perugino, il Crivelli, Luca Signorelli, e ancora Pietro Vannini, Filippino Lippi ma anche, per la prima volta, il Taccuino di disegni di Cola dell’Amatrice, fra cui spiccano i suoi studi su Luca Pacioli, su Leonardo, le sue riflessioni sulla Stanza della Segnatura e dunque su Raffaello.
La mostra è promossa dalla Regione Marche, ed è realizzata grazie anche al contributo del Comune di Ascoli Piceno, Musei Civici di Ascoli Piceno, Anci Marche, BIM, Piceno Gas Vendita e in collaborazione con il MIBACT, Università degli Studi di Camerino, segreteria organizzativa di Artifex International.
La mostra di Ascoli Piceno è occasione unica per conoscere da vicino Cola dell’Amatrice, maestro dell’arte italiana del ‘500, la cui opera, ancora poco nota, segna un contributo significativo all’arte rinascimentale italiana.
Vedi anche:
• Il Quattrocento a Fermo. Tradizione e avanguardie da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli
• FOTO: I pittori della Fortezza del Girfalco
• Milleduecento. Civiltà figurativa tra Umbria e Marche al tramonto del Romanico
Un percorso espositivo per valorizzare l’arte dell’Italia Centrale tra ‘400 e ‘500 e scoprire, nella città di Ascoli Piceno, “i luoghi di Cola”, pittore ed architetto protagonista del Cinquecento ascolano.
INAUGURAZIONE SABATO 17 MARZO ORE 17
ORARI:
Pinacoteca 10-19
Sala Cola 11-13/15-19
La biglietteria chiude alle 18.30
Il 17 di marzo si apre ad Ascoli Piceno la mostra Cola dell’Amatrice da Pinturicchio a Raffaello, la terza delle manifestazioni del progetto Mostrare le Marche, un programma di importanti rassegne d’arte nato per volontà della Regione allo scopo di valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale regionale nel biennio 2017/2018.
In questo imperdibile tour alla ricerca della bellezza entra in gioco Ascoli Piceno, una delle città più belle d’Italia, la quale possiede un considerevole patrimonio storico, artistico e architettonico, motivo per cui, da sempre, è stata meta di grandi artisti e fucina d’arte. Così accade che nel 1508 per eseguire il Polittico di Piagge giunge ad Ascoli Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice. Cola, che ad Ascoli trova la sua seconda casa, è fra i grandi artisti che con le loro opere hanno reso particolarmente ricca l’offerta culturale della Regione. Oggi, la Regione e la città di Ascoli celebrano la sua arte a partire dall’immenso patrimonio pittorico che il Filotesio ha lasciato in città nei suoi quarant’anni di permanenza.
E’ una mostra imperdibile quella proposta dai curatori Stefano Papetti e Luca Pezzuto, che guarda alla produzione dell’artista in tutto il territorio, porta ad Ascoli per la prima volta documenti importanti di Cola dell’Amatrice, riunisce oltre sessanta opere provenienti da sedi prestigiose che tutte insieme donano una visione esaustiva del valore dell’artista. Ma la rassegna di Ascoli non si ferma alla creazione di un importante percorso espositivo e conoscitivo dell’artista e del contesto, in vista della mostra ben dieci tavole sono state oggetto di importanti indagini diagnostiche e, fra queste, sei sono state restaurate. Dunque, con la mostra si è creato uno corpus di studi sulle tecniche utilizzate da Cola con risultati importanti sotto l’aspetto scientifico e della conoscenza del maestro di Amatrice. Non meno importante appare il percorso di Cola che nella mostra si ricompone, da Amatrice, città del Filotesio, a luoghi emblematici come l’Abbazia di Farfa lungo la Salaria, ai passaggi tra Roma e gli Appennini, a l’Aquila, Perugia, Siena, Urbino. Attraverso l’arte di Cola c’è lo scorcio importante di ciò che l’artista ha vissuto e studiato, per questo in mostra troviamo accanto alle sue opere Raffaello, il Pinturicchio, il Perugino, il Crivelli, Luca Signorelli, e ancora Pietro Vannini, Filippino Lippi ma anche, per la prima volta, il Taccuino di disegni di Cola dell’Amatrice, fra cui spiccano i suoi studi su Luca Pacioli, su Leonardo, le sue riflessioni sulla Stanza della Segnatura e dunque su Raffaello.
La mostra è promossa dalla Regione Marche, ed è realizzata grazie anche al contributo del Comune di Ascoli Piceno, Musei Civici di Ascoli Piceno, Anci Marche, BIM, Piceno Gas Vendita e in collaborazione con il MIBACT, Università degli Studi di Camerino, segreteria organizzativa di Artifex International.
La mostra di Ascoli Piceno è occasione unica per conoscere da vicino Cola dell’Amatrice, maestro dell’arte italiana del ‘500, la cui opera, ancora poco nota, segna un contributo significativo all’arte rinascimentale italiana.
Vedi anche:
• Il Quattrocento a Fermo. Tradizione e avanguardie da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli
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