Restaurato il più antico dipinto del maestro toscano
Siena: una grande mostra per Ambrogio Lorenzetti
Museo di Arte Sacra, San Casciano Val di Pesa |
Ambrogio Lorenzetti, Madonna col Bambino, 1319
Francesca Grego
18/10/2017
Siena - Torna a splendere nei suoi colori brillanti la Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti, in assoluto la più antica opera conosciuta del maestro senese. Drappeggi sinuosi sottolineano ancora l’atteggiamento di affettuosa intimità materna della Vergine, mentre il prezioso trono intarsiato e l’oro che circonda le figure donano alla scena un’aura di sacralità.
Dal 22 ottobre la preziosa tavola sarà il fulcro di un progetto espositivo dedicato al pittore toscano, noto al grande pubblico per il ciclo di affreschi Allegorie ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo, che adorna la sala principale di Palazzo Pubblico a Siena.
L’intervento di restauro, realizzato in soli quattro mesi, ha ridato luce e vigore a un dipinto fortemente danneggiato dal tempo.
“Ci siamo preoccupati di ripristinare alcune delle principali caratteristiche dell’opera, in primis lo spiccato cromatismo” spiega la dottoressa Maria Pia Zaccheddu della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Firenze e delle Provincie di Prato e Pistoia: “la veste compositiva, che ha reminiscenze orientali, evoca tratti naturalistici e richiama la ieraticità di Arnolfo di Cambio. Le ridipinture ottocentesche del manto blu della Madonna sono state conservate perché il colore originale a base di azzurrite era ancora presente solo in pochi lacerti, mentre le ridipinture rosse che definivano l’abito della Vergine sono state rimosse in quanto non pertinenti alla tavolozza trecentesca”.
Il lavoro è stato condotto in diverse fasi, dalla disinfestazione a un leggero intervento sul tavolato, fino alla rimozione di colle e vernici ereditate da interventi precedenti e all’integrazione cromatica.
Un importante contributo alle operazioni è venuto dalle analisi a cura dell’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR, che hanno consentito di distinguere materiali originali e aggiunte accumulatesi nel corso dei secoli senza l’ausilio di prelievi invasivi.
Restituita all’antica bellezza, la Madonna col Bambino è pronta per la mostra che dal prossimo 22 ottobre al 21 gennaio 2018 celebrerà l’astro di Ambrogio Lorenzetti presso la chiesa di Santa Maria della Scala, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del MIBACT e della Regione Toscana.
Il progetto, che si avvale di prestiti dal Louvre, dalla National Gallery, dallo Stadel Museum di Francoforte e dalla Yale University Art Gallery, oltre che dagli Uffizi e dai Musei Vaticani, ricostituirà per tre mesi l’unità dell’opera del pittore trecentesco nella città dove nacque e lavorò.
Intorno alla tavola appena restaurata, si disporranno inoltre i mirabili affreschi staccati dalle pareti delle chiese cittadine di San Francesco e Sant’Agostino, nonché della Cappella di San Galgano a Montesiepi.
Insieme alle espressioni di una raffinata sensibilità artistica, il pubblico potrà scoprire la prima rappresentazione di una tempesta nella storia dell’arte occidentale, con tanto di “grandine folta in su ‘e palvesi”, come scrisse all’epoca l’artista e pittore Lorenzo Ghiberti.
Un’occasione per conoscere l’arte di Lorenzetti in tutta la sua varietà, alla luce delle più recenti ricerche e delle acquisizioni emerse durante le attività di restauro, che hanno conferito nuova profondità a una figura fondamentale del Trecento toscano e dell’intera Penisola.
La mostra e l’intervento sulla Madonna col Bambino sono l’esito di un processo in più tappe avviato nel 2015 con il progetto “Dentro il Restauro”, realizzato con il contributo del MIBACT per Siena Capitale Italiana della Cultura 2015, volto ad approfondire la conoscenza della figura dell’artista, a favorire la conservazione delle sue opere e l’avvicinamento di un pubblico sempre più vasto alla sua arte.
Leggi anche:
Dentro il Restauro: Siena cantieri aperti per le opere di Ambrogio Lorenzetti
Dal 22 ottobre la preziosa tavola sarà il fulcro di un progetto espositivo dedicato al pittore toscano, noto al grande pubblico per il ciclo di affreschi Allegorie ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo, che adorna la sala principale di Palazzo Pubblico a Siena.
L’intervento di restauro, realizzato in soli quattro mesi, ha ridato luce e vigore a un dipinto fortemente danneggiato dal tempo.
“Ci siamo preoccupati di ripristinare alcune delle principali caratteristiche dell’opera, in primis lo spiccato cromatismo” spiega la dottoressa Maria Pia Zaccheddu della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Firenze e delle Provincie di Prato e Pistoia: “la veste compositiva, che ha reminiscenze orientali, evoca tratti naturalistici e richiama la ieraticità di Arnolfo di Cambio. Le ridipinture ottocentesche del manto blu della Madonna sono state conservate perché il colore originale a base di azzurrite era ancora presente solo in pochi lacerti, mentre le ridipinture rosse che definivano l’abito della Vergine sono state rimosse in quanto non pertinenti alla tavolozza trecentesca”.
Il lavoro è stato condotto in diverse fasi, dalla disinfestazione a un leggero intervento sul tavolato, fino alla rimozione di colle e vernici ereditate da interventi precedenti e all’integrazione cromatica.
Un importante contributo alle operazioni è venuto dalle analisi a cura dell’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR, che hanno consentito di distinguere materiali originali e aggiunte accumulatesi nel corso dei secoli senza l’ausilio di prelievi invasivi.
Restituita all’antica bellezza, la Madonna col Bambino è pronta per la mostra che dal prossimo 22 ottobre al 21 gennaio 2018 celebrerà l’astro di Ambrogio Lorenzetti presso la chiesa di Santa Maria della Scala, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del MIBACT e della Regione Toscana.
Il progetto, che si avvale di prestiti dal Louvre, dalla National Gallery, dallo Stadel Museum di Francoforte e dalla Yale University Art Gallery, oltre che dagli Uffizi e dai Musei Vaticani, ricostituirà per tre mesi l’unità dell’opera del pittore trecentesco nella città dove nacque e lavorò.
Intorno alla tavola appena restaurata, si disporranno inoltre i mirabili affreschi staccati dalle pareti delle chiese cittadine di San Francesco e Sant’Agostino, nonché della Cappella di San Galgano a Montesiepi.
Insieme alle espressioni di una raffinata sensibilità artistica, il pubblico potrà scoprire la prima rappresentazione di una tempesta nella storia dell’arte occidentale, con tanto di “grandine folta in su ‘e palvesi”, come scrisse all’epoca l’artista e pittore Lorenzo Ghiberti.
Un’occasione per conoscere l’arte di Lorenzetti in tutta la sua varietà, alla luce delle più recenti ricerche e delle acquisizioni emerse durante le attività di restauro, che hanno conferito nuova profondità a una figura fondamentale del Trecento toscano e dell’intera Penisola.
La mostra e l’intervento sulla Madonna col Bambino sono l’esito di un processo in più tappe avviato nel 2015 con il progetto “Dentro il Restauro”, realizzato con il contributo del MIBACT per Siena Capitale Italiana della Cultura 2015, volto ad approfondire la conoscenza della figura dell’artista, a favorire la conservazione delle sue opere e l’avvicinamento di un pubblico sempre più vasto alla sua arte.
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